Capitolo IX

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Aprii leggermente gli occhi, ero ancora steso sul mio letto, nudo, reduce della serata più bella della mia vita, ma qualcosa mancava, sentivo che qualcosa non era al suo posto. Mi misi a sedere sulla superficie morbida del materasso, con la coperta che mi copriva dal bacino in giù, guardai in giro, con lo sguardo cercavo Andrea, ma non lo trovavo. Mia sorella fece irruzione in camera mia, cantando a squarciagola 'Rumore' dei Ros*.
"Sofia!" Gridai "Possibile che devi sempre entrare in camera mia senza bussare?!" Mi guardò, e mi si sedette a fianco, non doveva vedere che ero nudo, avrebbe capito tutto. Mi facevano male le gambe, come se avessi corso una maratona. "Cosa mi nascondi?" Chiese inclinando leggermente la testa " Assolutamente nulla" dissi io guardando altrove "Pensi di prendermi per il culo?" Disse levandosi uno dei due auricolari "Ho visto Andrea uscire da qui, ieri sera" la guardai negli occhi "Non dirmi che..." annuì un po' spavento.
Mi fissò, uno sguardo vuoto, di chi non aveva più parole per descrivere il dolore che provava, fece per alzarsi, ma una forza a me superiore fece muovere il mio braccio verso il polso di Sofia "Non andartene" sussurrai "Almeno, non anche tu" mi guardò "Lo so che ora mi odi, Sofia, lo so che non ne vuoi più sapere di me, ma ti prego resta" fu tutto quello che riuscì a dire.
"Non ti odio, Giovanni, solo voglio aiutarti, ma sembra che ti piaccia essere usato per le sue voglie, e mi fa" Sofia esitò a terminare la frase, forse per paura "male, semplicemente mi fa male, sei mio fratello, e come tu vuoi il meglio per me io voglio il meglio per te. Indipendentemente da tutto, tu sei mio fratello, non potrei odiarti a gal punto da non volerne più sapere di te" finì liberandosi dalla mia presa, per poi abbracciarmi come non aveva mai fatto.
{Da Andrea}
Il ragazzo si tolse la giacca e la buttò sulla sedia. Cristina si avvicinò "Andrea, dov'eri stato? Da Giovanni? Ancora?!" Andrea la fissò e,senza paura fece un cenno di approvazione con il capo, Cristina sospirò e, stufa di parlare, se ne andò in un'altra stanza, borbottando parole apparentemente insensate, insignificanti. Al contrario, quelle parole infime erano insulti, frasi sensate mirate alla distruzione emotiva di Andrea.


HEEEEY...
Godetevi il capitolo e non rompete il cazzo se non aggiorno.

* SofyPotterAllen AMAMI LANCIAFIAMME.

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