Natale presente, passato e futuro

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Ron chiuse con furia la porta della camera del dormitorio, ne aveva abbastanza, non ne poteva più, tutti ce l'avevano con lui...
"Basta Ronald! Per una volta per tutte cresci!" La voce di Hermione gli rimbombava nella testa, forse aveva ragione lei....doveva crescere.
Come avrebbe voluto essere come Harry...beh forse non lo avrebbe dovuto pensare, lui era molto più fortunato dell'amico: aveva una famiglia e non aveva dovuto combattere qualcosa di molto più grande di lui...però nella guerra contro Voldemort aveva aiutato pure lui! Ma certamente Harry si prendeva tutto il merito...insomma lui era il grande Harry Potter!
Hermione era intelligente e brillante.
Ginny era bravissima nel Quiddich e, dopo Hogwarts, sarebbe entrata a far parte delle Holyhead Harpies.
Harry era famoso e acclamato da tutti.
E lui? Lui chi era? Era solo conosciuto come la spalla del salvatore del mondo magico, nulla di più...non era proprio nulla...
Era il 23 Dicembre, un giorno prima della vigilia di Natale, e lui aveva litigato con i suoi amici, era molto lontano dalla sua famiglia e, la cosa più frustante di tutte, era solo.
Ma non voleva cambiare idea. Erano loro che si sbagliavano erano loro che dovevano chiedergli scusa. Non il contrario.
Con questo pensiero per la testa Ron si addormentò.

"Brutto dormiglione! Sveglia! Ho del lavoro da fare!" Una voce non ben identificata lo svegliò.
"Sirius?!" Chiese sbalordito Ron squadrando la figura accanto a lui, non era il Sirius Black di quel tempo, era molto più vecchio era il fantasma di Sirius del suo tempo...ma aspettate un attimo...un fantasma?!
"Ahhhhh!" Urlò Ron riparandosi con un cuscino.
"Ma perché tutti hanno sempre questa reazione! Mica sono un fantasma!" Lo sgardo di Sirius il fantasma si spense non appena guardò i suoi piedi fluttuare nel nulla.
"Oh...vabbè si è capito! Io sono lo spirito del Natale passato presente e futuro!E bla bla bla.... per la cronaca faccio questo lavoro soltanto perché mi pagano bene." Sirius sembrava recitare a memoria il suo piccolo discorsetto, Ronald immaginò quante volte lo aveva dovuto ripetere.
"Passato presente e futuro?! Non dovrebbero essercene tre di fantasmi?" Chiese poi, la sua esperienza in film babbani era più o meno pari a quella in pozioni cioè scarsissima,ma sapeva molto bene che gli "spiriti del Natale" di solito erano tre e non uno solo.
"Oh Dio non può permettersi di pagare tre dipendenti! C'è la crisi anche la su lo sai? E poi che te ne fai di altri due spiriti del Natale se si può avere me che sono lo spirito del Natale più bello e fascinoso di tutti!" Disse Sirius spostandosi i capelli in modo da farli svolazzare un pò in aria.
"Oh ok... e quindi cosa fai di preciso?" Ma il fantasma non gli rispose, gli prese il braccio e Ron sentì uno strappo all'ombelico, la stessa sensazione di quando ci si smaterializza.
"Questo è il Natale passato! Il primo Natale che hai passato con Harry....."spiegò Sirius.
Harry e il Ron del passato giocavano agli scacchi dei maghi e sembravano divertirsi tanto, a Ron venne un groppo in gola...quanto avrebbe voluto ritornare indietro nel tempo...quando l'unica preoccupazione erano i compiti...
Sirius il fantasma intercettò il disagio del rosso e, con un'altro strappo all'ombelico, lo riportò nel dormitorio.
"Perché mi hai riportato qui?" Chiese Ron un po' spaesato.
"Perché ho capito che stai già cominciando a capire il perché della mia splendida visita"
"Oh no! No! Io non gli chiederò scusa! Ne ad Harry ne quantomeno a Hermione! Non se ne parla!"
"Vediamo se dirai lo stesso dopo aver visto ciò che accadrà questo Natale se tu non sarai con loro.." detto ciò il fantasma, con l'ennesimo strappo all'ombelico, gli fece vedere il Natale presente.
Erano tutti molto abbattuti, anche i Malandrini che in sostanza con tutto quello non c'entravano niente.
Hermione sbuffava e si risistemava sul divano con un libro in mano della quale aveva ormai letto la prima pagina milioni di volte, Harry si rigirava la bacchetta fra le mani non sapendo che fare: era il suo primo Natale con i suoi genitori eppure lui non era felice, Ginny era appisolata accanto ad Harry e non sembrava facesse sogni tranquilli.
"Non sono felici perché tu non ci sei caro mio!" Disse Sirius appoggiandosi alla spalla di Ron ,scordandosi però di essere un fantasma, e subito dopo attraversarlo.
"Voglio ritornare nel mio dormitorio!" Disse Ron deciso, ora si sentiva in colpa e il groppo in gola era molto più grosso.
"Come desidera lei signore!"In un pop si ritrovarono di nuovo nel dormitorio.
"Rimane solo il futuro! Se pronto Ronnino?!" Chiese Sirius scherzoso.
"Si e non mi chiamare Ronnino!" Esclamò Ron acido.
Terzo strappo terzo Natale.....potevano essere passati quattro anni non di più;Ginny teneva in braccio un piccolo fagotto rosa, Harry giocava con un bambino di suppergiù quattro anni (Ron pensò fosse James) ed un altro bimbo gli stava in braccio poteva essere poco più piccolo di James,Hermione era seduta sul divano, non sembrava affatto felice, Ron notò della mancanza della fede sulla mano sinistra e capì, capì tutto quello che non aveva capito prima: lui amava Hermione e lei in quel futuro provvisorio l'aveva aspettato, non si era sposata. Gli mancava Harry, il suo migliore amico che gli aveva reso la vita,si più complicata, ma molto meno noiosa. Gli mancava anche Ginny, la sua sorellina, che ormai tanto piccola non era più. Ron capì, capì che non poteva vivere senza i suoi amici.
"Riportami indietro Sirius. Ho capito che cosa devo fare." Sirius lo riportò dove quell'avventura era iniziata.
"Beh il mio lavoro qui è finito!" Senza far replicare Ron il fantasma si dissolse nel nulla è il rosso si precipitò in sala comune accorgendosi che era già mattina.

"Scusate!" Urlò, Harry, Hermione e Ginny stavano per passare attraverso  il quadro della signora Grassa e, alla voce di Ron,si girarono di scatto.
"Vedo che ti sei svegliato bello addormentato!" Scherzò Harry, l'aveva perdonato, dopo tutto quello che gli aveva detto, lo aveva perdonato....senza aspettare Ron corse incontro al suo migliore amico e lo abbracciò, dopo essersi staccato da Harry fissò intensamente Hermione, ma fu per poco perché una massa di capelli rossi lo travolse appieno.
"Oh Ronald sei così stupido!" Esclamò Ginny ridendo.
"Lo so non c'è bisogno che tu me lo ricordi sorella! Ora ci potreste lasciare soli un momento?" Harry e  Ginny uscirono dalla sala comune ridacchiando forse avevano capito le sue intenzioni.
"Ho capito tutto.." iniziò il rosso dopo un interminabile silenzio.
"Cosa?" Chiese lei scombussolata.
"Che mi piaci e tanto anche..." detto ciò la baciò , un bacio che sembrò durare un'eternità.
Dopo essersi staccati scoppiarono a ridere, una risata di chi dopo tanto tempo aveva capito di amare l'altro più di qualunque cosa....

Finalmenteee! Ci ho impiegato una settimana a scrivere questo Speciale Natale! Spero vi sia piaciuto mi sono spremuta il cervello a forza di far uscire delle idee😂😂
Comunque non vado matta per La Romione però pensavo che era la cosa giusta da fare dopo 19 capitoli di litigi fra Ron e Hermione!
Detto ciò vi auguro buon Natale! 🎁🎄💫 al prossimo capitolo!
Roberta

Non è mai troppo tardi (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora