MADISON'S POV
Guardai imbabolata Calum con il suo solito sorriso dolce e si aspettava che io gli andassi incontro.
Ero come bloccata. Luke mi aveva obbligato di stare con lui, essendo molto protettivo, non volevo "tradirlo" con Calum.
Pensai subito che avrebbe trovato un'accompagnatrice alla festa, dopotutto ero solo la sua migliore amica, perchè dovrei andarci io con lui?
I miei complessi mentali furono interrotti quando notai Calum guardarmi cercado di capire cosa stessi pensando."...Ehm..Allora..?" mi chiese ancora in piedi con un semplice smoking nero
"Si insomma...ok" dissi ancora un po' titubante che da un momento all'altro si presentasse il mio migliore amico
Calum mi aprí la portiera dei sedili posteriori comportandosi come un vero e proprio cavalliere.
Sbuffai per i suoi modi troppo cordiali e mi sedetti vedendo che mi chiuse la portiera.
Quest'ultimo entró nella sua macchina e la accese dirigendosi verso casa sua.Il viaggio era a dir poco imbarazzante..Sembrava di vivere un de ja vú...Nessuno osó parlare ma chi ruppe il silenzio fu la suoneria del mio cellulare avvertendomi di un nuovo messaggio da parte di Luke.
Ecco ció che temevo, che si arrabbiasse con me per averlo lasciato solo.
Accesi la schermata del telefono e lessi il messaggio un po' preouccupata."Perchè non apri la porta? Le luci sono spente, dove sei?"
Risposi al messaggio dicendo che Calum si era presentato sotto casa mia con la sua auto.
Non ci mise poco a leggere e rispondere al mio messaggio."Ma tu dovevi venirci con me, non con quel mezzo cinese!" scrisse facendomi sorridere leggermente per la sua battuta. Quando sará alla festa chiariremo, almeno oggi voglio stare un po' tranquilla, senza discussioni.
Spensi il cellulare mettendo in modalitá silenzioso, concentrandomi a non fare figure di merda davanti a Calum.
"Chi era al telefono?" chiese rompendo il silenzio imbarazzante di prima ed io di conseguenza sobbalzai.
"No...era solo...mia madre" mentii pentendomi subito dopo. Se io gli avessi detto che fosse Luke a scrivermi si sarebbe un po' arrabbiato.
"E che ti ha chiesto?"
"Ma cazzi miei?"
"Solo di tornare a casa prima delle 10:30 di sera" mentii un'altra volta tralasciando la solita vocina fastidiosa nella mia testa.
Calum giró in una stradina isolata facendomi un po' preouccupare.
Non so perchè ma il mio sesto senso mi dice che questa serata non andrá tanto bene, e di solito non mi sbaglio. Calum frenó di colpo facendomi urtare la testa contro il sedile anteriore. Di conseguenza mugolai dal dolore e Calum si giró un po' preoccupato."Ti sei fatta male?"
"Mi piace urtare apposta contro qualcosa, ci sono abituata, tranquillo"
"No, no sto bene" dissi toccandomi la fronte. Faceva male e alla fine della serata avrei avuto sicuramente un bernoccolo.
"Grande, iniziamo bene la serata"
"Sei sicura? Sei vuoi ti procuro un po' di ghiaccio..?" mi chiese con fare premuroso ma io subito lo interruppi "No, davvero sto bene, tranquillo" dissi e lui annuí ancora un po' titubante.
Scesi dall'auto sollevando leggermente la gonna del mio vesito celeste. Non scelsi il vestito consigliato da Lydia, tanto a lei non importava piú di tanto. Semplicemente, vidi questo vestito nell'armadio e lo indossai senza pensarci tanto. Dopotutto mi piaceva molto di piú.
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Heartbreak // Calum Hood
FanfictionEsistono due tipi di persone: quelle che hanno il cuore frantumato ma riescono a ripararlo; quelle persone che riescono ad alzarsi dopo cinque minuti dopo aver detto "Sto bene, è solo un graffio". E quelle persone che hanno il cuore frantumato da tr...