L'inizio

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Una famiglia gioiosa e piena di energia, è costretta a lasciare la loro villa a New York per motivi economici, e trasferirsi nella periferia

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Una famiglia gioiosa e piena di energia, è costretta a lasciare la loro villa a New York per motivi economici, e trasferirsi nella periferia.
-Mamma dobbiamo proprio trasferirci?- disse la figlia Carolina.
-si amore mi dispiace, ma troverai amici anche lì, vedrai- disse la mamma Ilaria.
-uffa- sbuffò la figlia.
Il giorno prima di partire Carolina, accompagnata dal padre Omar, andò a salutare tutti i suoi amici della prima media.

Ormai era l'ora di partire; era una giornata cupa e piovosa, sull'autostrada era presente molto traffico e pensò la figlia  "è segno del destino".
Arrivati a destinazione, un'ora dopo, la figlia potè vedere la loro nuova casa, non le piaceva proprio, era con un arredamento che a lei non piaceva proprio.
Era decisamente più piccola con le tegole del tetto rotte e di lato erano presenti tante altre piccole case, collegate l'una all'altra.

La sera, come lei aveva previsto, Carolina non prese subito sonno.
Di solito non aveva paura del buio ma nella nuova casa ha iniziato ad avere questa paura.

Il giorno dopo era purtroppo l'ora di andare a scuola.
Carolina era molto stressata per quello che poteva trovare.
"Come saranno i nuovi amici? Mi accetteranno? Saranno gentili?"
La accompagnò Omar, la lasciò davanti scuola e la salutò:
-buona fortuna amore, ti vengo a prendere oggi pomeriggio-
Carolina annuì e si condusse nella sua nuova classe mordendosi il labbro.

Entrando in classe la professoressa la presentò:
-ragazzi, da oggi in questa classe sarà presente una nuova alunna, il suo nome è Carolina e... niente, fatela sentire a proprio agio. Allora Carolina, ti puoi sedere vicino a Vincenzo-
Carolina andò vicino a vincenzo e si sedette.
-ciao Carolina, piacere vincenzo-
-ciao-
E dopo quella breve presentazione iniziò la lezione.

Tre ragazzi durante la lezione risero nel vedere come si era vestita, lei si girò ma non gli diede tanta importanza.

Tornando a casa, i tre bulli, la fermarono e la chiusero spalle al muro:
-Avrai vita breve in questa scuola, già diventi la cocca della prof eh-disse uno dei bulli.
-Non capisco, cosa volete?- rispose Carolina.
-Ora lo vedrai- e dopo aver detto questo, uno dei bulli gli dà un pugno nello stomaco e poi se ne vanno.

La ragazza tornò a casa zoppicante:
-Amore tutto bene? Perchè zoppichi?-
-Niente mamma, sono caduta- cercando di nascondere quello che era successo prima.
-La scuola come è andata?-
-Bene bene-
E si diresse nella sua camera.

L'anima perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora