Dagger

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Mezzanotte o giù di lì.

Harry guarda fuori dalla finestra, i fiocchi della sua camicia rosa di seta sono perfettamente annodati per l'occasione. Muore dalla voglia di passare del tempo con quello strano ragazzo dagli occhi azzurri e il sorriso da togliere il fiato. Louis aveva avuto ragione a dire quello che aveva detto.

-Louì- mormora tra sé e sé. Assapora a fondo quel nome francese e fantastica su quanto sarebbe eccitante pronunciarglielo mentre aspetta che Tomlinson si prenda cura della sua erezione mattutina.

La finestra è leggermente aperta e Harry si desta dai suoi pensieri quando sente lo scalpitare di zoccoli avvicinarsi sempre di più. Esce dalla camera, attento a non fare il benché minimo rumore. Se Margaret o Oscar dovessero scoprire che esce di notte con uno sconosciuto si preoccuperebbero a morte, e forse lo chiuderebbero a chiave nelle sue stanze. Non vuole neanche pensarci, si sente già abbastanza prigioniero in quel castello senza bisogno che succeda una cosa del genere.

Scende l'enorme scala che lo separa dal piano terra e prima di dirigersi con il cuore scalpitante verso il portone d'ingresso si infila il suo enorme cappotto nero di raso.  Una volta uscito il freddo vento primaverile gli sferza il volto facendogli arricciare il naso. Una cinquantina di metri lo separa dalla cancellata di ferro battuto, li copre a grandi falcate.

Gli occhi di Louis brillano nel buio per via del riflesso della luna piena. Accarezzano Harry. Lo squadrano insolenti.

-Volete una mano per salire sul mio cavallo Duca?-

-No, sono capace a farlo da solo- replica Harry indispettito, -Come si chiama l'animale?-

-Dagger-

-Bel nome. Potremmo farlo conoscere a Rose, che ne dite?-

Harry sale in sella, le mani appoggiate sulle proprie cosce in attesa di partire.

-Dove mi porterete Louì?-

-Anche in capo al mondo se vi va, ma adesso, reggetevi forte, io non sono certo un tipo da trotto- Louis afferra le mani del Duca senza neanche voltarsi e se le poggia sui fianchi. Harry si sente letteralmente andare a fuoco e si rende conto in quel momento che l'effetto che gli fa quel ragazzo gli è totalmente sfuggito di mano.

Passano vari minuti prima che Louis tiri le redini e faccia arrestare a Dagger la sua corsa sfrenata.

-Eccoci. Siamo arrivati-

Harry si guarda intorno e nonostante la foschia notturna riconosce le sponde del lago Tumley. Louis scende da cavallo e gli porge una mano per aiutarlo. Gesto che a Harry fa perdere un battito. Dopotutto, sotto quell'aspetto da duro e quegli occhi vispi, c'è della gentilezza.

-Come mai siamo venuti qui?-

-Non vi piace?-

-No, no, anzi-

-è importante il posto?-

-No-

-Siamo venuti qui perché vorrei evitare che occhi indiscreti si posino su di noi Duca-

Harry non risponde, ha perfettamente capito dove Louis vuole andare a parare.

-Sedetevi, ho portato : una coperta, della frutta, del formaggio e del vino-

In lontananza si sente solo l'ululare dei lupi, e Harry per un attimo rabbrividisce.

-Non vi preoccupate Duca, ci sono qui io, non vi accadrà nulla di male. Dagger sente i lupi, se sarà il caso di allontanarsi ce lo farà capire...-  Louis sorride dolcemente facendo cenno ad Harry di sedersi.

Dopo un'ora di chiacchierata, Harry ha appreso che : Louis ama i cavalli sin da quando era bambino, ha due sorelle più piccole, e che da quando il padre li ha abbandonati scappando via con una meretrice la sua famiglia ha avuto parecchie difficoltà economiche, per questo lui ha sacrificato la sua infanzia e si è messo a curare gli animali altrui per racimolare qualche soldo in più.

-Ma adesso ditemi qualcosa di voi... ho parlato solo io praticamente-

-Mi piace ascoltarvi Louì, e poi, io non ho niente da raccontare-

-Avete un peso che vi grava sulle spalle. I vostri occhi verdi lo narrano per voi-

-Forse-

-Potrete trovare conforto in me-

-Il fatto è che quando siamo insieme a me non va di parlare di me...-

-Come preferite Harold-

-Parlatemi di Dagger-

-Oh beh, potrebbe volerci tutta la notte sapete?- Louis sorride lanciando un'occhiata all'animale legato ad un albero poco lontano.

-Quanti anni ha?-

-Non molti, ma mi è entrato nel cuore quando era appena un puledro... Sapete, la notte che mio padre fuggì, io mi rifugiai nella piccola stalla che abbiamo dietro casa. Avevo bisogno di piangere, piangere come forse non avevo mai fatto in vita mia- Louis fa un pausa, gli occhi lucidi e il respiro in affanno, Harry gli lascia una carezza sfiorandolo appena per infondergli coraggio, ed è così che lui trova la forza di continuare, -Dagger, che a quei tempi non aveva ancora un nome, trotterellò goffamente nella mia direzione, cadendo anche un paio di volte. Mi si aprì di nuovo il cuore in quell'attimo. Dopodiché poggiò il suo piccolo muso sulla mia coscia e quella visione mi fece smettere di piangere. Da quel momento si è instaurato un legame speciale tra me e lui. C'è sempre un legame speciale tra uomini e cavalli. Tienilo bene a mente Harold-

Harry si stringe forte le ginocchia al petto. Quel racconto lo ha scosso. Certo era consapevole che Louis Tomlinson, dietro quella maschera di insolenza avesse delle debolezze, ma non si aspettava di certo che gliele raccontasse con tale sincerità.

-Harold...- mormora Louis piano.

Il suo nome di battesimo pronunciato da quelle labbra sottili fa un altro effetto, e forse la colpa è del vino, o della bellezza di quel ragazzo dagli occhi azzurrissimi che gli ha appena raccontato una parte struggente del suo passato, Harry non lo sa per certo, sa solo che se le labbra di Louis Tomlinson hanno un sapore, lui deve sapere qual è.

Si sporge in avanti e appoggia la sua bocca a quella dell'altro, che con sua somma sorpresa non indietreggia e si fa baciare, piano, prima di prendere il mano la situazione. Le loro labbra, che prima si sfioravano delicate, adesso sono in preda ad un bacio famelico.

Prender fiato sembra quasi diventata una cosa di secondaria importanza.

Illuminati dalla luca della luna stanno lì, a scoprirsi l'un l'altro per interminabili minuti, fino a che, senza preavviso, Tomlinson si stacca facendo brontolare Harry, che viene colto di sorpresa da quel gesto affrettato.

-Quindi è questa la sensazione che si prova a baciare un Duca? Beh, direi che mi piace...- scherza Louis dopo essersi tracannato un altro bicchiere di vino. Harry lo guarda imbarazzato.

-Che c'è? A voi non è piaciuto Harold?-

-Al contrario-

-E allora perché quella faccia?-

-Nulla... solo che...-

-Su coraggio, trovate conforto in me-

-Solo che io non avevo mai baciato nessuno prima d'ora-

Note : Auguri a tutte e grazie di cuore per i commenti e le stelline.

Rose&Dagger (Il Ragazzo Della Brughiera)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora