Come Le Onde Di Una Mareggiata

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Louis non fa domande, ma sa che Harry è turbato. Durante il tragitto verso il lago sente le mani del Duca stringergli il gilet con una forza inaudita. Il rumore di singhiozzi strozzati si mischia allo scalpiccio degli zoccoli infangati di Dagger.

Quella sera la luna piena rischiara la brughiera e Louis non può fare a meno di pensare che quella vista sia un po' come vivere la calma prima della tempesta.

-Lou?- sussurra Harry una volta sceso da cavallo.

-Ditemi- lo stalliere scende a sua volta e dopo averlo sorpassato va a stendere la coperta che sono soliti usare quando vanno al lago.

-Louì... io... io non ce l'ho fatta, non sono riuscito ad ucciderlo, io... ci separeranno ed è tutta colpa mia. Non posso perdonarmi e vorrei solo gridare e voi... anche voi non mi perdonerete mai vero? Non importa il fatto che foste contrario all'avvelenamento di mio zio, voi crederete che sono un bugiardo e...- Harry deve interrompersi, la mano di Louis è posata delicata sulle sue labbra.

-Shh...-

-Non posso stare zit-

-Harry vi prego, questa notte non ho voglia di parlare-

-E cosa volete fare allora? Siamo qui per questo! Per risolvere questa situazione-

-Cosa voglio fare Harry? Mi state chiedendo cosa voglio fare? Perché non vi sembra ovvio?-

Il Duca rimane in silenzio, come intontito da quella stringa di parole di cui non capisce il senso.

-Voglio amarvi Harry. Io questa notte voglio amarvi-

Le mani di Louis si posano delicatamente sulla camicia di Harry e iniziano a sbottonarla fino a liberarlo completamente. Una lunga scia di baci, dalle labbra alla clavicola, passando dalla mascella pronunciata e dal collo niveo color della porcellana.

-Siete meraviglioso mio Duca... e siete mio-

Le mani intrecciate senza mai lasciarsi, neanche una volta arrivati sulla coperta. Harry è come tramortito. Si sente ubriaco senza aver bevuto e ha un fuoco dentro che lo logora e gli brucia lentamente i tessuti. Non ha mai avuto un motivo così forte che lo porti a respirare, ma ora che c'è Louis al suo fianco, anzi, sopra di lui letteralmente, capisce che la vita ha finalmente un senso.

-Forse,- mormora lo stalliere piano, -forse voglio passare con voi ogni ora delle mie giornate-

Una frase intensa quella, seguita da un bacio a fior di labbra.

-Volete fare l'amore con me Harry?-

Mormorato labbra contro labbra.

-Voglio fare l'amore con voi ogni ora delle mie giornate-

Una risposta che non si lascia attendere.

Ci vuole poco per loro. Ritrovarsi nudi l'uno sull'altro diventa una questione di vita o di morte. L'aria tiepida di maggio gli accarezza i corpi, testimone ignara di quell'amore pronto per essere consumato.

-Non voglio farvi male, se non vi sentite a vostro agio fermatemi ,okay Harry?- le iridi di Louis diventano simili ad una distesa d'acqua in cui Harry affonda, senza aria nei polmoni.

-Non parlate Louì, avevate detto che non avremmo parlato- commenta l'altro con il fiato spezzato mentre sente un dito intrufolarsi lento nella sua apertura. Strozza un gemito di dolore, storce la bocca e Louis si ferma subito.

-Amatemi Louis, amatemi e non fermatevi-

Ci vuole un po' prima che il dolore si trasformi in piacere, ma quando succede Harry getta la testa all'indietro e geme rumorosamente. Lo stalliere sa che è quello il momento in cui il Duca può diventare suo, completamente. Senza barriere. Senza inibizioni.

Con le cosce divaricate e senza vergogna Harry fissa quell'immensa meraviglia che è Louis Tomlinson eccitato e si sente pieno come non lo era mai stato in tutta la sua breve esistenza.

-Siete di una bellezza capace di lasciarmi senza fiato Louì, darei la mia vita per voi...- ed è nel momento in cui pronuncia l'ultima parola che Louis spinge il suo bacino, con amorevole pazienza. Non smette mai di baciarlo sulle labbra rosse, neanche per un istante.

E Louis ama Harry in una maniera in cui Harry non era mai stato amato. Lo ama con il cuore, con la mente, e si spinge dentro di lui lasciando il mondo fuori. Lo protegge con il braccio dalle folate di vento che di tanto in tanto li investono e non distoglie mai lo sguardo da quegli occhi verdi, che sono gli unici da cui vuole essere spogliato.

La schiena del Duca si inarca, inondata dal piacere, ma non ancora sull'orlo dell'orgasmo. Louis mordicchia le labbra dell'altro, il respiro pesante e godurioso, e l'eccitazione arriva ad un punto di non ritorno.

Gli poggia la mano sull'erezione e muove veloce il polso prima di sentire l'orgasmo salire prepotente dentro di sé.

-Venite per me Duca, solo per me- dice a fatica ed immensa è la gioia di sentirlo godere in quella maniera grazie al suo tocco.

Apre gli occhi e lo guarda raggiungere l'apice, venendo a sua volta.

Se riuscisse a parlare, ad urlare, Louis griderebbe il suo amore, lo urlerebbe al mondo, ma le scosse di piacere sembrano non riuscire a fermarsi, piene come le onde di una mareggiata. 


Note : 

Domandina... secondo voi cosa succederà? 

Ne mancano cinque <3 

Grazie a tutte

Rose&Dagger (Il Ragazzo Della Brughiera)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora