Siete Voi La Mia Casa

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-Harry, calmatevi adesso- Louis passa la mano tra i capelli del Duca cercando di infondergli tranquillità.

-IO NON MI CALMO!- singhiozza in risposta l'altro per poi divincolarsi dalla presa. Si asciuga le lacrime.

-Mi dispiace per ciò che vi ha fatto e per come vi ha trattato, ma non vedo soluzione. Io posso e voglio aiutarvi ad uscire da questo incubo, ma non so come!- l'esasperazione nella voce.

-Io l'ho sognato! Ho sognato la soluzione Louì, e la metterò in atto questa sera stessa... Poi potremo stare finalmente insieme. Io non la sposerò, non sposerò Taylor Swift per aiutare mio zio nei suoi sporchi affari e gliela farò pagare per ciò che mi ha fatto stamattina!-

Louis lo osserva senza dire niente. Si alza, si avvicina e abbozza un piccolo sorriso. La mano va ad appoggiarsi nuovamente sulla testa del Duca.

-Siete meraviglioso anche con i capelli corti. Dico davvero. Non credo esista qualcosa di più bello in questo mondo infame-

-Me l'ha tagliati con la forza, poco mi importa come mi stanno- ringhia Harry ritraendosi.

Louis si riavvicina, stavolta gli prende il viso tra le mani.

-Rimanete comunque la cosa più bella che io abbia mai visto mio Duca-

-Voi non capite la gravità della situazione Louì, lui mi ha voluto così perché mi ha detto che devo sembrare più uomo. Ha capito qualcosa. Non oso immaginare cosa vi farebbe se venisse a sapere di noi due, fortuna che io so come risolvere la situazione-

-Avete una strana luce negli occhi, una luce oscura, non mi piace per niente...-

-Eccovi Duca finalmente! Vi ho cercato dappertutto!- una voce li interrompe. Appartiene ad un ragazzo moro che Louis non aveva mai visto. O per meglio dire non lo aveva mai visto nei box sul retro del castello, visto che è lì che si trovano.

-Finalmente siete venuto Zayn, vi stavo attendendo-

-Ecco ciò che mi avevate chiesto-

Louis guarda tutta la scena senza dire una parola. Il ragazzo moro da ad Harry un piccolo oggetto di vetro, poi si congeda con un sorriso.

-Harry cosa avete intenzione di fare?-

-Quello che mi ha consigliato il sogno... Avvelenerò il suo cibo con questo- replica il ragazzo mentre osserva la fiala. A Louis pare che l'anima buona di Harry sia come sparita quando lo sente pronunciare quella frase con cotanto distacco. Gli blocca un polso istintivamente.

-Non vi lascerò mai fare una cosa del genere, non voglio che la vostra esistenza venga macchiata da una simile dannazione. Non potete essere un assassino per colpa mia, né ora né mai!- esclama Louis mal celando il terrore presente nella sua voce.

-Louis, non si tratta solo di voi! Si tratta della mia libertà! Non me ne starò qui a guardare mentre mio zio mi rovina l'esistenza e mi obbliga a sposare qualcuno che non amo. Disonorerei me stesso ma soprattutto disonorerei mia madre, che mi ha cresciuto ripetendomi di lottare per affermarmi e di non permettere a nessuno di dirmi cosa posso e cosa non posso fare!-

-VOI NON SIETE UN ASSASSINO!-

Cala il silenzio. Nessuno dei due ragazzi ha più il coraggio di dire qualcosa. Ad un tratto Rose nitrisce, facendoli voltare entrambi. Dagger, chiuso nel box di fianco a lei, avvicina il muso come a volerla confortare.

-I cavalli si sono innervositi perché hanno capito che qualcosa tra noi non va-

-Guardateli Lou. Non vorreste essere come loro? Liberi di confortarsi ed amarsi a vicenda?- Harry si avvicina ai due animali, accarezza prima lo Shire, poi il purosangue inglese.

-Certo che vorrei esserlo, ma come? Siamo destinati a stare insieme ma anche ad essere separati...-

-Mi avete promesso che nessuno si sarebbe messo tra noi due, e se non riuscite a tenere fede alle parole, lo farò io per entrambi. Fidatevi di me Louì. Fidatevi di me e in un qualche modo troveremo un posto che potremo chiamare casa-

Louis si avvicina e posa delicatamente una mano sul muso del suo cavallo, sorride debolmente prima di guardare il Duca negli occhi.

-Siete voi la mia casa Harry- 

Rose&Dagger (Il Ragazzo Della Brughiera)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora