Mi Fido Di Lui

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Harry ha sognato dell'azzurro troppo azzurro, dei capelli castani spettinati e delle cosce tornite intrappolate in dei logori calzoni marrone scuro.

Abbozza appena un sorriso ma rimane sdraiato con gli occhi chiusi, ha paura che una volta aperti il viso di Louis gli sfugga via dalla memoria.

Fa scivolare quasi involontariamente una mano giù per il suo ventre piatto, lentamente, finché la sua erezione mattutina non finisce tra le sue dita affusolate. Divarica leggermente le cosce e si immagina quel ragazzo insolente chinato su di lui a sussurrargli parole oscene.

Il movimento del polso accelera, Harry si morde il labbro forte, ma poi decelera, non vuole venire, non in quel momento. Ricomincia a massaggiarsi lentamente, apre gli occhi e decide di guardare il suo stesso membro per far sì che immaginar Louis accovacciato tra le sue gambe diventi più semplice.

La mano cerca nuovamente il giusto ritmo e tutto il suo corpo diventa schiavo del suo stesso tocco.

Geme oscenamente quando fantastica sulla lingua di quel Louis che gli accarezza il glande per poi scendere giù fino ai testicoli e perché no, all'ano.

Certo sarebbe meraviglioso avere anche quelle mani -Le stesse che Louis ha definito esperte e amorevoli- dentro di lui.

E viene così Harry, tra lamenti strozzati e gemiti, immaginandosi il ragazzo che si prende cura del suo cavallo, che fa di lui ciò che vuole.

Non aveva mai pensato che fantasticare sul sesso in quella maniera potesse essere così appagante, lui, che di sesso non ne aveva mai fatto in vita sua.

-Harold-

Il corpo ancora scosso dai tremiti dell'orgasmo appena provato e la sensazione di refrattarietà fanno sbuffare Harry prima di rispondere.

-Margaret, sono sveglio, ma non entrare, sono nudo-

-Ti ho visto nascere piccolo Duca, nel caso tu te lo fossi dimenticato-

-Mi vergogno lo sai-

-D'accordo, comunque ero venuta solo a dirti che la colazione è pronta e che le uova si stanno freddando!- esclama la donna prima di allontanarsi dalla stanza di Harry emettendo dei tonfi sordi.

______

-Buongiorno splendore, finalmente sei arrivato-

-Avevo più sonno del solito stamattina- mente Harry abbassando lo sguardo imbarazzato.

-È un bene, stai tornando in salute- replica Margaret sistemandogli il colletto di pizzo bianco della camicia.

-Buon giorno piccolo Duca, visto che meravigliosa giornata?- dice Oscar facendo il suo ingresso nell'enorme sala da pranzo.

-Buon giorno a voi. Sì ho scorto il sole dalla mia finestra-

-Sai Margaret- dice l'uomo, -Abbiamo fatto bene a fidarci delle parole del fornaio in merito a quel Louis, stamattina in paese me ne ha tessuto le lodi anche il calzolaio-

Harry drizza le orecchie. Sentir nominare l'oggetto della sua ultima fantasia erotica gli ha causato un piacevole dolore allo stomaco.

-Sono sicura che curerà Rose e si prenderà cura di lei in modo egregio-

-Mi diceva il buon calzolaio che il ragazzo è riuscito a capire cosa affliggesse il suo cavallo solo con uno sguardo-

-Adesso non esagerare Oscar-

-Te lo giuro cara! Così almeno mi è stato narrato-

-Mi fido di lui- si intromette Harry, -Mi sembra che sappia il fatto suo-

Rose&Dagger (Il Ragazzo Della Brughiera)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora