"Sol devi muoverti a vestirti! Non possiamo fare tardi, il treno non ci aspetta!"
Sento urlare mia madre mentre io finisco di vedermi allo specchio per l'ultima volta, devo essere impeccabile al mio forse cambiamento della mia vita. Indosso una maglietta rosa e una gonna del medesimo colore con dei stivaletti neri e i capelli sono raccolti in una alta coda di cavallo.
"Sono pronta." Annuncio finalmente e scendo le scali andando verso la cucina, dove trovo mia madre e mio padre li, completamente in ansia, e mio fratello maggiore, Einar, con la medesima faccia preoccupata. "È tutto ok?" Chiedo tranquillamente guardando entrambi e poi poso lo sguardo anche su mio fratello.
"Tutto ok, ora andiamo alla stazione, dobbiamo andare a Roma, ci aspetta un lungo viaggio." Dice mio padre più tranquillo, di quello che poteva sembrare la sua espressione.
La stazione di Milano centrale non è mai stata cosi caotica come oggi, c'è gente che va avanti e indietro senza sosta, infondo era estate e la gente parte dato che fa caldo.
"Sei sicura sicura di portare quella canzone Sol?" Mio fratello di avvicina a me mentre aspettiamo l'arrivo del treno.
"È una delle mie canzoni preferite e lo sai benissimo."
"Ma non é la mia, volevo portare All of me di John Legend" sbuffa guardando poi alcune persone che correvano verso di noi, anche loro prendevano il treno.
"Lo so, se passiamo il turno e andiamo al bootcamp la canzone la scegli te, va bene?" Annuisce in silenzio mettendo poi un braccio intorno alle mie spalle.
Io e mio fratello siamo molto uniti è anche il mio migliore amico e sul serio non so cosa farei senza di lui.
Il treno arriva pochi minuti dopo e saliamo tutti e due seguiti dai nostri genitori. Per tutta la durata del viaggio, Einar, non ha fatto altro che dormire, io invece non ho fatto altro che ascoltare musica e ripassare la canzone che avremmo portato alle audizioni, non ho mai avuto tutta questa ansia, neanche quando ho fatto l'esame del first ho avuto tutta questa ansia.▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪
"Dobbiamo correre! Le audizioni inizieranno tra pochissimo e noi siamo ancora alla stazione Termini!"
L'ennesimo urlo di mia madre mentre corre verso l'uscita della stazione, si, fa sempre cosi, ogni volta.
Appena arrivati non c'era neanche tutta quella gente, siamo in anticipo, e ovviamente, mia madre, ha messo fretta come lei fa di solito. inizio a fare i miei soliti esercizi di respirazione, mentre camminiamo per farci mettere il nostro numero, una volta messo ci mettiamo in fila, ma senza volerlo vado a sbattere contro un ragazzo, mi fermo alzando lo sguardo per scusarmi."Scusami, non..non ti avevo visto"
"Sta più attenta tesò hai appena colpito er duca de Måneskin" guardo la ragazza che ha appena parlato ed alzo un sopracciglio, ha i capelli sul biondo e degli occhi di colore blu, indossa una camicia verde con una gonna nera corta e delle calze e scarpe del medesimo colore.
"Il cosa?"
"Er Duca, che sei sorda tesò? Hai bisogno che te prendo n' dizionario almeno te vedi er significato?"
Scuoto la testa e cerco di essete il più calma possibile.
"Lo so il significato, non sono stupida, mi sembra strano, tutto qui." Alzo le spalle sospirando.
"Che ce sta de strano? Te sei 'a figlia de papá noi due semo er Duca e 'a Regina semplice"
"Statte bona Vic, io so Damiano, loro due Ethan e Thomas, lei è Victoria" guardo il ragazzo, quello che ho colpito pochi minuti fa. Alto, castano con gli occhi del medesimo colore, capelli lunghi fino alle spalle, una camicia anche lui ma blu e bianca, jeans neri e anche scarpe nere, inoltre portava un orecchino con la piuma.
"Piacere mio, io sono Sol e..." prendo Einar per la maglietta e lo faccio mettere di fianco a me. "E lui è mio fratello Einar." Accenno un piccolo sorriso guardando solo lui.
"Non sete de Roma vero?" Scuoto la testa ma poi è Einar a parlare.
"No, siamo di Milano" guardo l'espressione di Victoria che alza gli occhi al cielo e poi dice qualcosa all'orecchio di Thomas e ridacchia.
"E come mai state qua? Le audizione 'e fanno pure a Milano"
"Mi piace andare in nuove cittá, Milano era scontato, milanesi che fanno le audizioni a Milano."
"Vabbè non me frega, Damiá te devo parlà"
Sbuffo non appena sento di nuovo la voce di Victoria, ragazza più antipatica di lei non l'ho mai conosciuta. Einar mi prende la mano.
"Andiamo dai"
"Si ciao figlia de papà" sento che gli altri si mettono a ridere compreso Damiano quindi mi allontano insieme a Einar.
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"Oh cazzo tocca a noi." Mi mordo il labbro inferiore avendo molta più ansia di prima.
"Sol, stai calma, andrà tutto bene" annuisco lievemente e poi quando sento chiamare prendo la mano di Einar andando insieme a lui sul palco.
Stare li è come stare in un sogno, tutta quella gente e poi i giudici li che ci guardano, é forse la cosa più bella che io abbia mai provato. Dopo le presentazioni io e Einar iniziamo a cantare, don't di Ed Sheeran e non esisteva nessuno, come se stavamo cantanto da soli in camera mia, appena finito dei calorosi applausi si sentivano da tutte le parti ma non era il pubblico a decidere ma bensì i giudici.
Fedez è entusiasta di noi due, dice che funzioniamo senz'altro, stessa cosa Levante, mentre Manuel e Mara la pensano in altro modo, hanno detto che siamo giovani e che non siamo pronti per partecipare ad una cosa cosi grande, quindi siamo fuori.
Esco da li seguita da Einar, che poi lui va da i nostri genitori e io rimango un'attimo indietro, cercando di non piangere."secondo me hai spaccato alla grande" mi giro non appena sento di nuovo quella voce. "cioè non è na canzone che porterei mai a n'audizione ma cazzo tu spacchi."
guardo il ragazzo davanti a me in silenzio incrociando il mio sguardo con il suo, i suoi occhi cosi penetranti.
"non ero la figlia di papà per te?" alzo un sopracciglio incrociando poi le braccia al petto guardandolo evidentemente infastidita.
"pe' Vic sei la figlia de papà, pe' me sei solo na ragazza che vole realizzà il suo sogno proprio come me." cerco di non sorridere ascoltando quelle parole ma era quasi impossibile, nessuno mi aveva capito quanto lui in quei pochi minuti.
"Già ma Mara e Manuel non la pensano cosi e quindi addio al mio sogno" sospiro guardandolo.
"Non ce rinuncià, ce ne saranno altre de occasione, non te preoccupà, sei brava parola de Damiano David."
Accenno una risata seguita poi dalla sua.
"Allora spaccate voi, sarete bravissimi ne sono sicura" mi sorride annuiendo e poi me ne vado e mentre vado via vedo tornare Victoria, Ethan e Thomas da Damiano e sento la voce di Victoria rivolta a Damiano.
"Che t'ha detto 'a figlia de papà?" Scuoto la testa e poi torno da mio fratello e dalla mia famiglia.
"Mi dispiace Sol.." mi abbraccia e io ricambio l'abbraccio
"Sta tranquillo Ein, avremo altre occasioni" ripenso alle parole di Damiano, poi mentre andiamo via, ci dicono di aspettare che tutti finiscono le esibizioni.
Quando è il turno dei Måneskin sento la loro canzone e cavoli, è davvero bellissima e Damiano canta benissimo, loro sono passati, ovviamente, non avevo dubbi.
Alla fine di tutte le esibizioni ci fanno riandare sul palco..

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Don't. | Damiano David-Måneskin
Fanficguardo il ragazzo davanti a me in silenzio incrociando il mio sguardo con il suo, i suoi occhi cosi penetranti. "non ero la figlia di papà per te?" alzo un sopracciglio incrociando poi le braccia al petto guardandolo evidentemente infastidita. "pe'...