¤¤¤Eren¤¤¤
Ok! Oggi è il gran giorno!
Finalmente vedrò Martin Garrix dal vivo e potrò ballare a ritmo delle canzoni che lui stesso produrrà, seguendo ovviamente una lista specifica.
Non sto più nella pelle! Tantechè potrei avere un infarto tra poco!La cosa che però mi interessava maggiormente erano i soldi che avrei guadagnato in una sera, nonché una cifra addirittura più alta del mio stipendio.
Non potendo più aspettare, infransi il patto fatto a me stesso riguardante il "non vedere Levi se non dopo l'esibizione perché potrebbe distrarmi" e gli chiesi di passarmi a prendere.
Ma lui, come sempre, arrivò con quasi un'ora di anticipo, così lo feci salire per non farlo aspettare al freddo.E per accoglierlo come si deve, andaii ai fornelli per preparargli un te, sentendo la sua voce provenire dal salotto, segno che fosse appena entrato.
«Ehi, sei pronto?» mi domandò.
«Non tutti sono come te, Levi. Pronti in 5 minuti e con la voglia di fare qualcosa» sentii appena la sua risata e poi due grosse braccia mi circondarono la vita.
Il corvino mi strinse a sè, facendo aderire i nostri corpi il più possibile e mi stampò prima un bacio sulla guancia e successivamente uno sul collo, per poi cullarmi mentre osservava cosa stavo facendo.
Sorrisi e gli lasciai un bacio sulla fronte dopo essermi girato per porgergli la tazza.«Vado a cambiarmi» lo avvisai.
Mi staccaii a malincuore dalla sua presa e andai verso camera mia, ma prima che potessi chiudermici dentro, Levi entrò di scatto, ancora con la tazzina in mano e facendo attenzione a non farlo cadere. Si giustificò dicendo di volermi fare compagnia, anche se so che in realtà voleva semplicemente accertarsi che fosse in ordine.
Aprii l'armadio e controllai cosa poter mettere: essendo ormai Dicembre, optai per un maglione e un paio di jeans presi a caso dal mucchio.
«Sai, ancora non ci credo» disse l'uomo alle mie spalle, rompendo il silenzio.
«A cosa?» gli chiesi, mentre mi allacciavo le scarpe al suo fianco.
«Al fatto che non riesco ancora a dimenticarmi della prima volta in cui ci siamo visti, scambiandoci quello sguardo che, non so, mi ha colpito davvero tanto» mi guarda con un mezzo sorriso, che io ricambiai.
«Ti guardo ancora così» gli ricordai, appoggiando una mano sulla sua guancia e accarezzandola.
«Non sempre. Ora vedo un pizzico di qualcosa in più nei tuoi occhi» si avvicina a me.
«Qualcosa di che tipo?» domandai, arrivando a far toccare le punte dei nostri nasi.
«Non lo so, forse amore?» sorrise ed io, timidamente e sicuramente rosso in faccia, annuii, dandogli ragione.
Le nostre fronti si si unirono. «Forse» gli dissi, vedendolo sorridere.
«Qualunque cosa sia, è decisamente ricambiata» sussurrò.
E nel momento stesso in cui le nostre labbra si sfiorarono, il mio telefono squillò, facendomi saltare in piedi dallo spavento.
Levi emise un grugnito di disappunto e strinse i pugni mentre io rispondevo. «Si? Ah, Mikasa. Sta arrivando? Ok, 5 minuti e sono lì» chiusi la chiamata e andai verso l'uscita insieme a Levi, il quale mi porse il casco.
«Senti Eren, riguardo a prima...» lasciò la frase a metà ed io ne capii il motivo.
«Tranquillo, non è mai successo» sussurrai, più a me stesso che a lui, che però annuì.
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The Night Club Guy
FanfictionLevi, 22 anni, disoccupato, decide di andare con dei suoi amici a divertirsi in un famoso Night Club chiamato "Titan" dove incontrerà Eren, 18 anni, Lap Dancer. Tra i 2 nascerà qualcosa di speciale tra le mille complicazioni che affronteranno insiem...