3- SI O NO?

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¤¤¤Eren¤¤¤

L'uomo se ne andò lasciandomi solo nel bagno. Quando mi passò davanti non potei non sentire il profumo di colonia che rilascia nell'aria.

Guardai il pezzo di carta che mi aveva dato; di solito, quando qualcuno mi invitava ad uscire era per venire a letto con me, ecco perché continuavo a rifiutare gli inviti degli sconosciuti, però quel ragazzo mi aveva attratto quando ero sul palco. Certo, mi guardava con interesse come fanno tutti, ma c'era qualcosa in quello sguardo che mi era davvero piaciuto.

Misi il bigliettino in tasca e uscii anch'io dal bagno sbuffando.
«Eren, eccoti!» sentii una voce vicino all'orecchio che sovrastava la musica e riconobbi la mia manager, Mikasa. «Dov'eri? Abbiamo bisogno di te! Devi provarti alcuni completini per il prossimo spettacolo!»

«Si arrivo...» poi mi venne in mente. «Ah, Mikasa, a che ore posso tornare a casa oggi? Sono stanco» le dissi, una volta dentro il camerino, lontano dalla gente che urlava e dalla musica.

«Mmmh...» prese il suo solito blocchetto e lo guardò, mordendosi il labbro, pensierosa. «Adesso sono le... 2:44, quindi alle 5 puoi andare»

Annuii. «Alle 5 va bene»

«Si si okay, ma adesso vieni a provare questi completi! Dopo Anya ed Annie ci sei di nuovo tu!» mi passò un paio di slip bordeaux.

«Si va bene! Arrivo!»

Mikasa annuì e aprì la porta, facendo segno a Christa e Sasha di entrare; erano loro che disegnavano e cucivano i miei vestiti di scena, occupandosi anche di sistemarmi i capelli e il trucco.

Quando mi videro, mi tirarono verso di loro, mettendomi su un piedistallo. «Bene, bene, bene... mmh, Sasha, passami l'eyeliner»

«Ok, tieni» le passò il trucco, rubando poi una patatina dal mio mini tavolo con un mini buffet composto da patatine, bocconcini al prosciutto e due bottiglie di Coca-Cola.

«Oddio, devo per forza truccarmi così?» chiesi a Mikasa; ero solito mettermi solo la matita nera e un po' di fondotinta per coprire le mie imperfezioni.
Lei annuì, guardandomi severamente, segno che non dovevo più pronunciare una singola parola per lamentarmi.

«Tranquillo, Eren. Ti stara benissimo! Dobbiamo mettere ben in mostra i tuoi occhi!» disse Sasha sorridendo. Io alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa come segno di arresa.
Dopodiché mi fecero indossare anche un paio di pantaloni attillati da donna, che mi fecero scappare un sospiro frustrato quando sentii quanto fossero stretti.
Andai allo specchio e ruotai, per vedermi in tutte le angolazioni.

«Mmh... direi di string-» non fece nemmeno in tempo a parlare che la bloccai.

«No! Va bene cosi!»
Lei mi fulminò con lo sguardo e poi fece spalluccie. Sa perfettamente che non deve interferire quando si tratta delle taglie di vestiti. Decido io se vanno bene o no e questi direi che sono apposto così.

Dopo qualche secondo che persi a guardarmi allo specchio con Christa che mi faceva i complimenti o mi sistemava i capelli, sentii il mio nome venir pronunciato da Jean, il cantante della band. Con uno scatto, spostai Mikasa, concentrata a digitare qualcosa sul tablet e corsi dietro le quinte, arrivando in pochi secondi.

Sentivo la gente urlare il mio nome d'arte, così mi avvicinai lentamente al palo prima di afferrarlo con decisione, facendo l'occhiolino ai presenti.
La gente applaudì e Jean mi si avvicinò per potermi parlare sottovoce. «Cosa cazzo hai addosso?» sorrise di sbieco, squadrandomi per bene.

«Che c'è? Non sembro abbastanza sexy? Perché se così fosse non riceverei mica tutti questi sguardi famelici» mi morsi il labbro, abbracciando il palo con una gamba.

The Night Club GuyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora