22- VI PRESENTO EREN

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Passai gli ultimi giorni di riposo dal lavoro con Isabel e Furlan. La ragazza era fermamente convinta di voler venire al Titan e, purtroppo per il biondo, alla fine si organizzarono per venirci questa sera ad assistere alla performance della mia ballerina e del mio fidanzato. Non che la cosa mi dispiacesse, ma sono sicuro che il mio amico si sentirà a disagio in un luogo simile.

Per via della gravidanza della rossa, ho fatto riservare un tavolo a loro due, per far sì che possano restarsene tranquilli. Ovviamente, non è stata una mia idea, ma di Furlan. Io non credo che gravi al bambino se la futura mamma balla un po', ma ho deciso di farmi gli affari miei. L'importante è che si divertano.

Verso le cinque del pomeriggio, arrivo al Titan con un leggero ritardo, dovuto al fatto che purtroppo mi fa ancora male la spalla, anche se volendo posso sopportarlo. Davanti alla porta sul retro, c'è Annie con in bocca una sigaretta, intenta ad accendersela. Indosso ha una calzamaglia nera che le oscura le parti intime e le arriva fino al seno, coperto da un reggiseno di sicuramente una taglia più piccola. Intorno alle spalle, ha una giacca che è tipo il triplo della sua taglia.

Lei nota la mia presenza e aspira la nicotina. «Sei in ritardo» dice soltanto, sbuffando il fumo nella direzione opposta alla mia. Mi allunga il pacchetto, ma io rifiuto. «Comunque Anya è già arrivata da mezz'ora. Penso abbia detto che doveva parlare con Eren» mi informa, guardandomi la spalla. Io annuisco e lei decide di restare in silenzio, ma ho intuito ciò che stava per chiedermi.

«Sto bene, è quasi guarita del tutto» le dico, riferendomi alla ferita. Lei fa una smorfia e sussurra qualcosa che percepisco a malapena. Penso abbia detto "bene", ma non ne sono sicuro.

«Lo sapevi che il tuo ragazzo stava spacciando cuccioli di cane a lavoro?» il silenzio creatosi precedentemente venne interrotto dalla ragazza, la quale ha assunto un'espressione divertita. Aspira dalla sigaretta e mi guarda con un mezzo sorriso e un sopracciglio alzato. Io, di rimando, la osservo confuso. «Fattela raccontare da lui» taglia corto, spegnendo la cicca contro il muro per poi buttarla del cestino vicino. «Su entriamo. Qui si muore di freddo» commenta, stringendosi nell'enorme giaccone. Io la seguo fin dentro.

In lontananza scorgo Anya che chiacchera con una delle truccatrici. Lei nota la mia presenza e, dopo aver salutato la ragazza, viene verso di me. Oggi indossa un reggiseno di pizzo rosso come il perizoma, calze a rete nere e dei tacchi del medesimo colore. «Ben tornato manager» mi accoglie, incrociando le braccia al petto e guardandomi dall'alto. Mi sento minuscolo davanti ad una figura di 1.75 metri con tacchi a spillo. «Ero in anticipo, quindi ne ho approfittato per prepararmi e aggiustare qualche coreografia» mentre parla, mantiene il mio sguardo con una certa professionalità. Sembra prendere troppo sul serio anche un lavoro come questo.

«Annie mi ha detto che dovevi parlare con Eren» non sono geloso o altro, ma curioso di sapere la necessità di avere una conversazione con lui arrivando con ben trenta minuti di anticipo.

Anya scuote la testa. «Avevo una questione canina da risolvere con lui» mi dice soltanto, prima di allontanarsi per dirigersi verso il palco. Manca ancora molto tempo all'apertura del locale, per questo c'è molta calma. Poi, a distrarmi, è un lamento che proviene dal camerino di Eren, simile ad un cane che piange. Preso dalla curiosità, decido di aprire leggermente la porta e un cucciolo di pastore tedesco esce da lì, passandomi sotto le gambe.

«No!» grida qualcuno e, quando mi giro, incrociò lo sguardo di Eren, il quale riesce appena in tempo ad afferrare il cucciolo, che gli fa subito le feste. «Ti mancavo? Eh, piccolino?» parla all'animale usando un tono di voce più acuto e gli fa qualche carezza sulla pancia. Dopodiché, si decide a prestarmi un po' di attenzione. «Ciao uomo della mia vita!» mi saluta pimpante, con un sorriso a denti scoperti. Si avvicina e mi sorpassa, invitandomi ad entrare nel suo camerino.

The Night Club GuyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora