¤¤¤Levi¤¤¤
La serata svolse al termine e i miei due migliori amici furono entusiasti dello stile di ballo di Eren, il quale, come sempre, aveva conquistato il palco - insieme al cuore dei clienti del Night Club - grazie alla sua spaventosa sensualità che aveva rapito chiunque lo guardasse. Anche me.
Purtroppo non c'è stato alcun tempo da dedicare a noi due; lui doveva provare la sua nuova coreografia ed io dovevo seguire Anya. Quando mi fermavo per una pausa, Eren doveva ballare o veniva trascinato via da Mikasa. È stata una serata movimentata.
«Levi!» Furlan mi chiama in lontananza e viene in mia direzione. «Io ed Isabel prendiamo un taxi. Ci vediamo a casa?» domanda, stringendosi nel largo cappotto. Io annuisco e lui sorride, salutandomi con un gesto della mano. Ma poi la ritrae e torna indietro, ridendo imbarazzato. «Prima che me lo dimentichi, se vedi Eren, digli che lo invitiamo domani sera a cena da quche parte. Facciamo un'uscita a quattro» propone. Mentre parla, gli esce del vapore dalla bocca per quanto freddo ci fosse.
«Se lo vedo, lo avverto. Ci vediamo a casa» taglio corto, intento a raggiungere Eren il prima possibile, almeno da poterlo salutare oltre che chiedergli per la cena. Il biondo annuisce senza dire più nulla e ciò lo prendo come un via libera per poter tornare dentro. Il calore del locale mi invade fin dentro le ossa ed è una sensazione bellissima.
Guardo l'orologio e noto che sono le 5:32 del mattino. Eren dovrebbe essere già pronto. Mi avvio verso il suo camerino, ma con stupore noto che ci sono ancora i suoi vestiti lì appesi. Eppure avrebbe dovuto finire circa un quarto d'ora fa. Mi guardo intorno fin quando non scorgo una testa bionda in fondo al corridoio, vicino alla porta d'ingresso per il personale. «Armin!»
Attiro l'attenzione del giovane e ne approfitto per indicargli il camerino di Eren. Lui in tutta risposta alza le spalle e mi affianca, guardando dentro. «Che strano, di solito dovrebbe essere già fuori. Perfino Mikasa è già andata via, infatti sto aspettando per portarlo a casa» si gratta la testa confuso ed io sbuffo. Che starà facendo?
«Io non posso restare. Per favore, potresti dirgli che domani sera siamo a cena con i miei amici? Per sicurezza dopo gli mando anche un messaggio» gli chiedo e il biondo annuisce, per poi salutarmi mentre io mi avvio verso l'uscita e, successivamente, verso la moto. Salgo a bordo e mi dirigo verso casa.
La sera dell'uscita a quattro, io e i mei amici ci siamo dati appuntamento con Eren davanti ad un ristorante abbastanza rinomato in questa città. Ha prezzi ragionevoli ed è di ottima qualità. In più, io e gli altri due ci andavamo spesso da ragazzini.
La macchina di Mikasa si ferma poco più in là di noi e da essa scende il mio ragazzo, vestito con un jeans e una camicia che gli danno un aspetto elegante, ma non troppo. Ciò che attira la mia attenzione, però, è la sua espressione vuota, come se non fosse affatto felice di essere qui. Sotto gli occhi ha delle occhiaie abbastanza evidenti.
«Starà bene?» domanda Isabel, che a quanto pare si è accorta del suo aspetto un po' trasandato. Quando è più vicino a noi, noto che ha gli occhi rossi e stanchi. Ci saluta con un debole sorriso.
Mi precipito ad abbracciarlo e avvicino la mia bocca al suo orecchio. «Tutto ok?» domando, ma lui non mi risponde. Si limita a ricambiare l'abbraccio. Nonostante mi sembrasse insoddisfacente come risposta, opto per lasciar perdere, cercando di reprimere quel senso in me che mi spingeva ad entrare nella sua anima per scovare la verità.
STAI LEGGENDO
The Night Club Guy
FanfictionLevi, 22 anni, disoccupato, decide di andare con dei suoi amici a divertirsi in un famoso Night Club chiamato "Titan" dove incontrerà Eren, 18 anni, Lap Dancer. Tra i 2 nascerà qualcosa di speciale tra le mille complicazioni che affronteranno insiem...