11- IO CI TENGO A TE

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¤¤¤Levi¤¤¤

Nel vedere quel piccolo segno violaceo sul suo collo e quei graffi rossi sulla sua spalla, venni accecato da un'incontrollabile rabbia. Penso di sapere chi sia stato, ma non potevo iniziare una rissa così di punto in bianco con quel dannato del suo ex. Magari è stato aggredito qui fuori o può essere stato un invitato.

Strinsi i pugni e feci scappare un ringhio profondo. Hanji notò il mio cambiamento improvviso e mi domandò spiegazioni con un semplice sguardo. Le indicati il moccioso e i punti da guardare e non appena la vidi spalancare occhi e bocca per lo stupore, sbuffaii infastidito.

«Oh mio Dio, Levi, tu c'entri qualcosa?» mi domandò, cercando di sovrastare la musica alta con la sua voce.
Scossi la testa e lei guardò l'unica persona che, anche secondo me, era il sospettato numero uno.

«Per me è stato lui» dissi, senza smettere di guardare come si muoveva e sorrideva ogni volta che Eren gli dava una vista completa del suo meraviglioso culo sodo e tondo. Mi diedi una sberla mentale per i miei sporchi pensieri e mi concentraii sulla persona per la quale provavo odio in quel momento.

«E se fossero tornati insieme?» ipotizzò Hanji, facendo strapazzare gli occhi; come poteva pensare una cosa simile?

«Impossibile. Eren lo odia e poi ti è stato raccontato come lo ha trattato prima?» fortuna che ho un minimo di autocontrollo, sennò gli sarei saltato addosso e lo avrei annientato.

Hanji annuii, rendendosi conto di aver detto una cazzata.
Quando la canzone terminò, Eren salutò il pubblico con un bacio e si mise in posa per la prossima performance. Nel mentre che aspettava, notaii che stava guardando Nicolas con una certa luce negli occhi: rabbia, forse con anche un misto di disprezzo. Spostai lo sguardo sull'altro e notaii che gli aveva fatto l'occhiolino.
Mi alzai in piedi, attirando l'attenzione di entrambi e anche di qualche invitato. Rimasi in piedi a pensare qualcosa di logico, ma ero troppo arrabbiato per potercela fare, così decisi di andare semplicemente in bagno. Dovevo rinfrescarmi un po'.

Passarono 4 ore e mezza da quando Eren aveva iniziato a ballare. Per tutto il tempo ho discusso con Hanji su questa storia e su cosa dirgli. Durante le pause del ragazzo, Nicolas spariva e tornava poco prima della prossima performance, mentre l'altro aveva qualche segno rosso sul culo o un succhiotto in più.

Io mi stavo esageratamente incazzando. Fortuna che dopo la prossima esibizione posso andare da lui e quel bastardo sparisce dalla nostra vita.

«Perfetto, signore e signori. È il momento del balletto erotico per il festeggiato. Buon compleanno, amico» disse Jean poco entusiasta, riponendo il microfono sul piedistallo per poi prendere la sua chitarra.

Il verme sorrise, incitato dal pubblico di amici e andò in mezzo alla pista dov'era stata messa una sedia.
Lui si sedette e la musica partì, facendomi mordere il labbro per il fastidio.

«Forza puttanella, balla per me» urlò, facendo ridere gli invitati che lo incitarono a muoversi.
Ma Eren non fece nulla. Aveva gli occhi spalancati e guardava il vuoto. Una lacrima lasciò il suo occhio destro, rigandogli la guancia.

Feci per alzarmi, ma Hanji mi bloccò. «Lascia che faccia da solo, Levi»

¤¤¤Eren¤¤¤

Una puttana. Per lui sono e sarò sempre una fottuta puttana che fa tutto ciò che gli altri vogliono.

«Allora? Ti vuoi muovere o stiamo così fino a domani?» si lamentò il mio cliente, sbuffando e alzando gli occhi al cielo. Mi morsi il labbro per non scoppiare a piangere e annuii.

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