We were supposed to study.

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Sai quell'ansia che ti cresce dentro quando devi incontrare il ragazzo di cui sei follemente innamorata? Quel livello d'ansia era di gran lunga inferiore al mio. Di fronte alla persona che ami hai paura di sbagliare mossa, anch'io avevo quel terrore. Non di certo per amore, ma se avessi sbagliato anche una sola mossa lui si sarebbe convinto definitivamente di interessarmi e non mi avrebbe più lasciato stare.

A questo poi si aggiungeva il problema del look. Mi sarebbe servito un look perfettamente imperfetto, qualcosa come vestiti sportivi, molto trasandati, trucco leggerissimo e magari i capelli legati in qualche modo squallido. Dovevo sembrare una casalinga disperata. Quale ragazzo sano di mente si sarebbe mai interessato a una ragazza che sembrava una quarantenne divorziata madre di 5 figli scalmanati?

Quindi con il look giusto e un carattere poco piacevole mi avrebbe sicuramente vista sotto un'altra luce.

Vedendomi allo specchio mi facevo quasi impressione, ero davvero io quella? Decisamente non sarei potuta uscire di casa così, se avessi incontrato qualcuno che conoscevo avrei fatto una figuraccia.

Decidere di invitare Louis a casa mia poteva essere una follia, ma magari avesse trovato l'appartmento sommerso dal caos, il suo interesse sarebbe diminuito ancora di più oppure, ancora meglio, sparito definitivamente. Mi ci sarebbero voluti giusto 5 minuti per mettere in disordine e una vita a risistemare il tutto, ma ne valeva la pena. Quindi gli telefonai e lo invitai.

LOUIS POV.

Più mi avvicinavo a casa sua più mi sentivo in colpa. Dovevamo solo studiare, questo era vero, ma essendo un ragazzo fidanzato non mi sembrava corretto nei confronti della mia ragazza. Avrei dovuto dirglielo? Se l'avessi chiamata dicendole:

"Ciao amore, ti volevo dire che sto andando a casa di una ragazza che non conosci, e che a malapena conosco io, per studiare"

Sicuramente si sarebbe infuriata e avrebbe avuto tutti i validi motivi per farlo. Non dirglielo sarebbe stata la cosa migliore, tanto non sarebbe mai venuta a saperlo e non farei mai nulla che potrebbe ferirla, soprattutto tradirla con la prima che capitava.

I modi di Callie mi avevano un po' preoccupato, sia per i messaggi dell'altra sera sia per il fatto che in classe si fosse incantata a fissarmi. Se a questo si aggiunge la sua reazione dell'altro giorno era preoccupante la situazione. Sembrava intimidita, talmente tanto da cercare di scappare inventandosi una scusa tutt'altro che credibile. Abitava a poco distante dall'università, era ovvio che l'avessi vista spesso rientrare a casa, come aveva fatto a pensare che io fossi talmente idiota da crederci?

Solo che non potevo rifiutarmi di aiutarla, ormai glielo avevo detto e la parola data va sempre mantenuta.

La cosa che più mi preoccupava era che magari la mia solità espansività le avesse fatto pensare che io ricambiassi il suo interesse. Avrei dovuto prestare molta attenzione ad ogni mia mossa, doveva esserle chiaro che io non fossi minimamente interessato a lei. Non la volevo di certo illudere.

Ero arrivato sotto casa sua ormai, dovevo farmi coraggio e uscire indenne dalla situazione.

Quando mi aprì la porta fui sorpreso da ciò che mi trovai davanti. Le casalinghe di Desperate Housewife erano molto meno disperate di lei, almeno questo era quello che intuivo dal suo orribile aspetto. Più che sembrare che aspettasse un ragazzo, sembra che almeno una decina di uomini fossero appena usciti da casa sua. Persino l'appartamento era in condizioni pessime. Era davvero questo il suo modo per far colpo su un ragazzo?

Eppure a lezione sembrava una ragazza così precisa e ben curata. Devo ammettere, però, che anche conciata così era veramente carina. Magari non carina come Lindsay Lohan prima della sua decadenza, carina come un cagnolino arruffato che trovi per strada e ti viene a chiedere del cibo. L'immagine che mi ero creato da solo mi fece sorridere e la abbracciai dolcemente.

CALLIE POV.

Possibile che vedermi così l'aveva portato ad abbracciarmi? Avrebbe dovuto essere disgustato e di certo non avrebbe dovuto volere alcun tipo di contatto fisico. Forse gli piacevo veramente da tempo, magari aveva una specie di cotta per me di cui io non ero al corrente. Bene, gliel'avrei fatta sicuramente passare.

"Prego accomodati, vuoi qualcosa da bere?" Era vero che dovevo allontanarlo ma non volevo di certo essere maleducata, gli onori di casa vanno sempre fatti.

"Un bicchiere d'acqua sarebbe perfetto, grazie."

Perchè continuava a sorridermi con quel grigno? Non so se qualcosa lo divertisse o no, ma mi faceva sentire a disagio. Era per caso divertito dal mio look? Non accetto che un ragazzo mi prenda in giro e doveva levarsi immediatamente quel sorriso di dosso.

"Oddio scusa!" Dissi dopo aver finto una quasi caduta e aver rovesciato l'acqua su di lui.

Anzi che arrabbiarsi scoppiò a ridere divertito, inclinando la testa indietro e passanosi una mano tra i capelli. Devo ammettere che con la maglietta bagnata da cui si intravedevano i suoi muscoli e con quel gesto era uno spettacolo meraviglioso. Ciò che andava ammesso, andava ammesso, era veramente un bel ragazzo. Magari mi ci sarei potuta divertire un po'.

Mentre ero distratta dai miei pensieri non mi accorsi che Louis aveva già affettaro una bottiglietta d'acqua e me la stava per versare addosso.

Iniziai a correre il più velocemente il possibile per tutta la casa, ma sfortunatamente era più veloce di me e mi placcò facendoci cadere sul divano.

Avevo il suo viso a pochi centimetri dal mio ed ero incantata dall'azzurro dei suoi occhi. Mi stava letteralmente facendo perdere la testa, non riuscivo a scollare il mio sguardo dal suo. Mi sentivo intrappolata ed era una sensazione che non avevo mai apprezzato.

Sentii all'improvviso una colata gelida sulla mia testa e sentii la sua risata mentre si alzava dal divano. Mi ero completamente dimenticata dell'acqua. Se non altro una bella doccia fredda mi era servita a riprendermi dall'incantesimo che mi aveva imprigionata nei suoi occhi. In quel momento non mi sarebbe dispiaciuto un suo bacio ma poblemi suoi, aveva sprecato la sua unica occasione.

Sentti un altro contatto freddo ma questa volta era la sua mano che si era avvolta intorno al mio polso.

Eccolo di nuovo lì, con il suo ghino stampato in faccia, non era così male alla fine, gli dava un'aria adorabile. Per un attimo mi stavo pentendo di non essermi conciata in modo migliore, ma fu un pensiero di un secondo perchè quando iniziò a parlare mi distrasse e mi accorsi di quante cose idiote avevo pensato negli ultimi minuti.

"Dovremmo andare a studiare ora" affermò aiutandomi ad alzarmi dal divano.

Studiare. Inglese. Esame. Giusto, me ne ero completamente dimenticata.

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Mi do massimo una settimana per postare il quarto.

Ve lo giuro! ;)

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 24, 2014 ⏰

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