Sentiamo delle voci che vengono dal fiume e corriamo subito lì, dove vediamo due soldati che lasciano cadere in acqua uno gnomo legato, lo vogliono affogare, e noi di certo non lo permetteremo.
Appena Susan scocca la freccia io e Peter ci fiondiamo in acqua, lui prende lo gnomo ed io la barca, portando entrambi a riva.
<<Dafne! Dafne lei...Aspettate...Ma voi siete...Non mi prendete in giro spero ma sembrate>>
<<I re e le regine di Narnia, in persona>>
<<Non ci credo>>Lo gnomo ci guarda incredulo, passando lo sguardo fuggitivo tra di noi.<<Re Peter, il Magnifico>> ovviamente mio fratello non perde tempo per introdursi con i suoi discutibili modi. <<Forse potevi risparmiarti l'ultimo apellativo... >>Sbuffo all'arroganza di Peter, guadagnandomi uno sguardo divertito dalle mie sorelle. <<Già, forse poteva>>
Lo gnomo ovviamente è d'accordo, guardandoci però ancora con uno sguardo sospettoso. <<Non ci credo più di tanto se permettete>>Peter gli porge la spada, sfidandolo per provargli il fatto che siamo davvero noi. <<Non vorrai mica combattere con me>>Lo gnomo senza nome risponde subito sulla difensiva, mentre il suo sguardo saetta dalla spada a mio fratello.
<<Non io, lui>>Peter mi indica, facendomi segno di mettermi in posizione e prendo la mia spada aspettando una conferma, devo provare allo gnomo di essere il re.Allora Bricola prende la spada dandomi la conferma di cui avevo bisogno, prova a fare un attacco sorpresa ma dopo svariati minuti di affondi e parate vinco io. <<Per mille fulmini e saette>>Si mette le mani in testa mollando la spada e cade in ginocchio a bocca aperta. <<Prima hai detto un nome, Dafne... >>Provo a ricordare la disperazione di prima per avere delle risposte, sembrava abbastanza seria come cosa quindi penso valga la pena tentare.
<<Per mille fulmini e saette! DAFNE!No...Nononono...Povera la ragazza... L'hanno buttata sulla spiaggia vicino agli alberi di primavera sulla foresta delle cascate, dobbiamo aiutarla, era piena di sangue>>Si alza in piedi immediatente, correndo a passi piccoli verso la barca che ho portato a riva prima. <<Prendiamo la barca, ha bisogno di aiuto>>Lo seguiamo e appena tutti salgono Peter comincia a remare più veloce che può. <<Gli alberi...Sono tutti fermi, è tutto cosi silenzioso>><<Cosa ti aspetti da loro, ragazzina?>>
<<Prima danzavano... >>
Dice malinconica, guardando gli alberi sulla riva rocciosa, con una scintilla di speranza nel rivederli vivi come una volta che solo mia sorella può avere nello sguardo.
<<Dopo che ve ne siete andati, gli abitanti di Telmar ci hanno attaccato e quelli sopravvissuti si sono rifugiati nei boschi...E gli alberi, beh...Si sono chiusi in sé stessi talmente tanto da non dare più segno di vita>>
Dice lo gnomo dando risposte a domande che non avevamo fatto, ma sappiamo in fondo che ne avevamo bisogno.
<<Eccola! >>
Dice indicando un punto sulla riva dove si spostano i nostri sguardi, vedo un paio d'ali insanguinate che coprono il corpo di una ragazza meravigliosa, capelli lunghi di un castano scuro e un'espessione dolorante mentre singhiozza.
<<Dafne! Dafne resisti ancora un po ragazza, sei forte>>
Grida Briscola.
Accostiamo la barca e scendiamo subito, ci avviciniamo e vedo che mani e braccia sono piene di lividi e tagli, lei si gira verso Briscola, poi apre gli occhi che sono di un azzurro incredibile.
<<Briscola...loro...le mie ali...le hanno rotte... >>
Dice singhiozzando e nascondendo il suo viso tra le mani.
<<Questa è crudeltà pura! >>
<<Ho quella pozione per le ferite, forse posso aiutare>>
Dice Lucy avvicinandosi a Dafne.
<<Per i lividi e i tagli sì, puoi aiutare ragazzina, ma le ali di un Angelo sì possono riparare solo con la magia più pura e antica che ci sia, l'amore>>
Dice lo gnomo spegnendo la speranza di mia sorella.
Lucy guarda dispiaciuta la ragazza e le fa bere un sorso della pozione, i lividi e i tagli guariscono e anche il sangue sulle Ali sparisce, ma si vede che sono ancora rotte e che fanno un male cane.
<<Vieni, ti aiuto ad alzarti>>
Dico avvicinandomi e porgendole la mano, che lei prima scruta con i suoi occhioni azzurri e poi afferra, tirandosi su.
È visibilmente ancora debole, infatti appena si alza si appoggia a me per reggersi in piedi.
<<Scusa... >>
Sussurra provando a stabilire un equilibrio, ma fallendo mentre le sue ali sono piegate verso terra quasi a formare un mantello.
<<Tranquilla, puoi appoggiarti a me quanto vuoi>>
Dico sorridendole.
<<Uhm... Grazie...>>
<<Edmund>>
Lei spalanca gli occhi e si lascia cadere in ginocchio davanti a noi.
<<M...Mi perdoni...Re Edmund...Non volevo caderle addosso io...i...io...>>
Dice balbettando.
<<No, no, dammi del tu, siamo amici, e non inchinarti, mi fai sentire più vecchio di quel che sono>>
Dico alzandola e mettendole un braccio intorno al mio collo, per reggerla.
<<Loro sono i miei fratelli, Susan, Lucy e Peter>>
Dico presentandoli, e mi da un po fastidio il fatto che quest'ultimo la guardi cosi...
<<Andiamo, dobbiamo trovare il principe Caspian>>
Dice Susan.
<<Aspettate, le mie ali così occuperanno troppo spazio>>
Dice staccandosi di qualche centimetro da me.
Briscola sembra preoccupato.
<<Dafne, non farlo, ora sono rotte e quindi fara male ritrarle>>
Dice ma lei non gli da ascolto.
Chiude gli occhi e fa una scrollata di spalle, in un attimo le sue ali vengono risucchiate nella schiena e capisco che il dolore si e trasferito lì, ciò le provoca un forte squilibrio e decido di ri attaccarla a me per evitare che cada.
Mi sussurra un grazie e saliamo sulla barca.
<<Vieni vicino a me, Dafne, se hai bisogno di qualcos->>
Dice Peter, ma Dafne lo interrompe.
<<Grazie Re Peter, ma sono molto più a mio agio qui, in più vorrei evitare di muovermi troppo>>