POV Dafne
Apro gli occhi e vedo Lucy davanti a me, sono ancora in forma di Lupo.
<<Aprì la bocca, così ti do un po di pozione>>
Dice lei ma Aslan le si affianca.
<<No, Lucy, a distanza di poco tempo fa male, più tardi, ora prendila e fara effetto tra mezz'ora >>
Provo ad alzarmi per inchinarmi davanti ad Aslan, ma non ci riesco molto bene.
<<No, figlia del cielo e della Terra, aspetta prima di alzarti, e non dire che Lucy mi ha già trovato>>
Dice soffiando sopra di me e non sento piu così tanto dolore.
Annuisco, per quanto ci possa riuscire, e aspetto che Lucy e Aslan escano dalla mia visuale, per poi alzarmi.
Seguo i miei istinti e vado nella direzione del nostro accampamento.
Appena esco dal bosco vedo due occhi marroni su di me.
Entro furtivamente nella caverna e guardo le mie ferite, la mia pelliccia bianca è visibilmente sporca di sangue che da subito all'occhio, e si vedono anche le ferite.
Vado dove ho lasciato il mio vestito e mi trasformo, pulisco le ferite e le bendo.
Mi vesto e poi esco,anche se un po zoppicando, vedendo una scena raccapricciante.
A terra c'e Peter e sopra di lui Miraz,che gli rompe un braccio.
<<Cinque minuti>>
Dicono entrambi.
Vado vicino ad Edmund che mi abbraccia.
<<Credevo fossi morta dopo l'ululato...Sono felice che mi sia sbagliato>>
Mi dice all'orecchio prima di staccarsi e gli sorrido.
Peter viene nella nostra direzione.
<<È rotto>>
Dice Caspian e fa sedere Peter.
<<Si, è rotto e fa anche abbastanza male>>
<<Dammi la mano>>
Dico subito.
Tutti e tre mi guardano e Peter non esita neanche un secondo, sorridendomi.
<<Non pensare Male, re>>
Chiudo gli occhi e mi concentro sul suo dolore, che trasferisco in me.
Stringo i denti pensando al fatto che se gli tolgo il dolore, riesce a combattere e se vince eviteremo molte morti.
<<Dafne, le tue vene>>
Sento dire dalla voce di Edmund.
<<Mi sta prendendo il dolore>>
Dice Peter.
<<Cosa?! >>
Dicono sia Caspian che Edmund.
<<Sii p...pronto a... p...prendermi>>
Dico un secondo prima di lasciare la mano di Peter e rimanendo con il suo dolore, durerà per qualche minuto.
Riconosco le braccia che mi hanno preso, mi hanno già dato conforto tante di quelle volte...
Edmund.
<<Tranquilla, ci sono io>>
Lo sento dire mentre mi fa sedere sulla sedia dove prima c'era Peter.
<<D...dovrebbe passare t...tra p...poco>>
Dico guardandolo.
Lui mi lascia un sorriso e poi fa segno a Peter di andare a finire il combattimento.
Peter mi ringrazia e si avvicina per darmi un bacio, ma giro subito la testa e lui si ferma e va nell'arena a combattere con Miraz.
<<Non esageriamo>>
Dico quando lui è abbastanza lontano.
<<Se si permette ancora una volta solo di provarci...>>
Sento dire a bassa voce da Edmund, che serra la mascella.
Gli prendo la mano e lui mi lancia un'occhiata.
Peter riesce a inginocchiare Miraz, e sento che quest'ultimo dice:
<<Che c'e ragazzo? E troppo togliere la vita per te? >>
<<Non sta a me toglieretela>>
Dice Peter.
Lui si gira verso Caspian che mi indica.
Peter mi porge la spada ed io mi alzo, prendendola e mettendomi davanti a Miraz.
<<Tu...>>
Dico sul punto di piangere.
<<Tu mi hai torturato fisicamente e psicologicamente, tu ti sei permesso di far male alle persone a cui io ho dedicato anima e corpo, tu...Tu sei il mostro, non noi, e uccidendoti mi abbasserei ai tuoi livelli, io ho pietà di te, anche se tu non hai avuto pietà di me>>
Dico infliggendo la spada nel terreno, davanti a Miraz.
<<Sta a decidere alle persone dietro di me, se meriti di vivere>>
Dico guardandolo con disprezzo.
<<Non mi pentirò mai di quello che ti ho fatto>>
Dice Miraz.
Mi lascio scappare qualche lacrima e un singhiozzo, e poi sento due braccia che mi spostano e vedo Edmund.
<<Beh,allora neanche io mi pentirò>>
Dice impugnando la spada.
<<Sei la persona più orribile che io abbia mai incontrato, e farò un favore a tuo figlio uccidendoti, perché gli toglierò la vergogna di essere figlio di un uomo, se posso chiamarti così, come te>>
Dice infilzandolo.