Chapter Two

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<<Sei veramente un'angelo? >> Lucy guarda Dafne con una scintilla di adorazione negli occhi che non vedevo da tanto in mia sorella e la ragazza le sorride annuendo. <<Sei molto bella>> Peter si aggiunge alla conversazione però lei lo guarda per un secondo in risposta, tornando poi a concentrarsi su Lucy e facendomi trattenere un sorrisetto soddisfatto, l'espressione di Peter non abituata a ragazze che non gli cadano ai piedi è impagabile. <<Mi spiace per non essere riuscita a riparare le tue ali con la pozione>>

<<Tranquilla, le ali di un Angelo sono tanto forti quanto fragili, se si rompono solo l'amore vero può ripararle>>

<<Perché solo l'amore? >>

<<Quando ami veramente una persona, le doni il tuo cuore, e per noi angeli quel cuore è più prezioso persino del nostro, e quell'amore può riparare qualsiasi ferita, riempie le crepe>> fa una piccola pausa guardando l'acqua e immergendoci la punta delle dita dentro, è una visione surreale persino dopo tutto quello che abbiamo visto qui. <<Però c'e anche un lato negativo, noi angeli siamo ingenui, e pochi, io e mia madre siamo le ultime, ma non la vedo da tanto tempo, lei era un Angelo cattivo...Il problema è che se un Angelo ha il cuore spezzato, niente potrà ripararlo perché cominciamo a morire lentamente, prima dentro e poi fuori>> ascoltiamo tutti la spiegazione di Dafne, chi attentamente chi passivamente, ma è davvero impossibile ignorare il suono della sua voce. <<Tu ti sei mai innamorata? >>

<<No, sono stata imprigionata per metà della mia vita, e l'altra metà, una volta liberata, l'ho passata prendendomi cura delle creature sopravvissute all'attacco degli umani>>

<<Quanti anni hai? >>

<<1320>> quello invece attira l'attenzione di tutti facendoci girare contemporaneamente, stessa domanda Nea mente di ognuno ma solo Susan la dice ad alta voce. <<Hai detto che sei stata imprigionata...da chi? >>

<<La strega bianca, lei era amica di mia madre ma con il tempo è cambiata e ha cominciato a vedere sia me che lei come minacce>> il ricordo mi torna in mente e la sua faccia mi sembra molto più famigliare adesso. <<Eri la ragazza nella cella davanti alla mia e quella di Toulouse>>

<<Si, eri molto carino da piccolo>> sorridi lievemente e sento il sangue che mi sale nelle guance facendomi diventare rosso e guardare dall'altra parte incontrando lo sguardo di Peter che ne approfitta per rompere la mia conversazione con Dafne.
<<E chi ti ha liberato? >>

<<Il Leone Azlan>> nominare Azlan aggiunge un certo peso all'aria intorno a noi e Peter sente il bisogno di sdrammatizzare guadagnandosi solo uno sbuffo da Susan. <<Non ti sentire vecchia, anche noi abbiamo più o meno la tua stessa età>>

<<Oook, siamo arrivati, è quella la foresta vero? >> le chiedo e annuisce mentre accostiamo la barca, tutti scendono uno ad uno e Dafne mi da la mano di sua spontanea volontà per farsi aiutare, ignara della rivalità che sta mettendo tra me e mio fratello e che mi piace davveeeero tanto.


<<Hai detto che hai lasciato Caspian nella foresta, vero? >> Peter comincia subito a camminare appena Dafne tocca terra e lei rimane ferma sorridendo mentre Bricola gli risponde. <<Si, ma stai prendendo la strada sbagliata>>

<<No, attraversare il fiume è il modo piu veloce per arrivare alla foresta Tremante>> Peter lo dico così sicuro di se che è quasi imbarazzante, è la loro casa dopotutto, noi non siamo stati qui per centinaia di anni è ovvio che le cose siano cambiate ma lui vuole avere ragione e continua a camminare. <<Si ma se non sbaglio qui non c'è nessun guato>>

<<Se posso chiedetertelo, che cos'e successo? >> le sussurro mentre si appoggia a me e camminiamo seguendo Bricola.

Lei mi guarda capendo la mia allusione alle sue ali e poi sospira cominciando a raccontare. <<Abbiamo sentito dei fruscii, io ero in visita dalle parti di Bricola e tasso in quel momento, io e il gnomo laggiù siamo usciti e abbiamo trovato un ragazzo per terra davanti a noi che ci guardava incredulo, e aveva il corno magico di tua sorella con lui, io e Bricola siamo andati ad affrontare i soldati che stavano arrivando, e buona parte con i miei poteri sono riuscita a farli fuori gioco, ma due erano veramente innamorati delle loro mogli quindi il canto non ha funzionato e ci hanno catturati... >> nonostante il mio incredibilmente grande dubbio sul collegamento tra amare delle mogli e i suoi poteri, non apro bocca e la lascio parlare.

<<Li ci hanno legati e picchiati, poi ci hanno portato davanti ad una comitiva di re e ci hanno presentato come i mostri di Narnia... I re hanno guardato con disgusto Bricola ma da me non capivano perche fossi un mostro, il re Miraz mi ha puntato il coltello alla gola dicendo "fai vedere la tua vera forma, mostro"... Io ho fatto vedere le mie ali e loro mi hanno guardato increduli, sono venuti più vicino per toccarle e hanno strappato qualche piuma...Poi ci hanno sbattuti in cella dove non ci lasciavano nemmeno dormire, ci picchiavano in continuazione. Dopo quel giorno ci hanno portati sulla barca, a me hanno buttato sulla riva credendo che una volta spezzate le mie ali morirò, e poi hanno continuato il tragitto con Bricola>> alzo la mano per asciugare la lacrima solitaria sulla sua guancia. <<Hey, tranquilla troveremo il modo di ripararle>>

<<Non mi piacciono le false speranze Re Edmund>>

Broken Wings || edmund pevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora