Non possedeva la bellezza angelica, né la loro aura di potere o la loro forza, cosa lo rendeva così speciale agli occhi del loro Padre? Cos'era Adamo comparato ad un angelo dei Cieli, comparato allo stesso Lucifero? Non era nulla, solo una debole ed insulsa creatura indegna di essere un Figlio del Cielo.
Questi e altri pensieri vorticavano nella mentre della Stella del Mattino mentre suonava il violino. Muoveva le dita e l'archetto ad una velocità tale che quasi non si riuscivano a distinguere, le note veloci e rabbiose rispecchiavano perfettamente il suo umore. Da quando il loro Padre aveva creato Adamo, e in seguito Eva, sembrava non curare più la sua prole angelica, quasi l'avesse dimenticata e rimpiazzata con quegli insulsi umani.
"Se continui di quel passo consumerai le corde di quel povero violino" disse Gavri'el atterrando insieme a Nico e Michele "Cosa ti ha fatto di male?"
"Nulla" brontolò Lucifero smettendo di suonare, battendo l'archetto sul violino una volta per farli rimpicciolire e trasformarli in una semplice collana attorno al suo collo. Sorrise lievemente a Michele, accettando più che volentieri un suo abbraccio, il quale riuscì a calmare leggermente la sua rabbia.
"A me non sembrava nulla" replicò Nico incrociando le braccia al petto "Sei strano in questi giorni"
"Strano? Che intendi per strano?"
"Sei più silenzioso del solito e passi tutto il tempo a suonare, come se stessi pensando a qualcosa" spiegò Gavri'el al suo posto, mentre l'Arcangelo guerriero annuiva.
"Non ci vedo nulla di male nel voler passare un po'di tempo da solo"
"Siamo solo preoccupati per te, tutto qui" lo tranquillizzò Michele, posandogli una mano sul braccio. Lucifero sbuffò, ma non replicò "È da quando nostro Padre ha creato Adamo ed Eva che ti comporti in modo strano"
"Solamente non vedo cosa ci trovi di speciale in loro" rispose Lucifero allargando le braccia "Insomma non hanno niente di quello che caratterizza noi angeli: non hanno ali, niente poteri. Nulla, eppure sembra che Lui tenga più a loro che a noi"
"Non credo che Lui tenga più a loro che a noi, ma sono anche loro Suoi figli. Io non ci vedo nulla di male" constatò Michele, stringendosi leggermente nelle spalle.
"Per me Lucifero ha ragione. A che scopo crearli? E poi simili a noi?" replicò Gavri'el incrociando le braccia al petto "Tu che dici, Nico?"
"Dico che nostro Padre avrà avuto le sue buone ragioni per creare una nuova razza. In fin dei conti ogni cosa che fa è per un buon motivo" replicò quietamente l'Arcangelo passandosi una mano tra i capelli corvini "Dovremmo essere pazienti e vedere come si svolgerà la questione"
"Se lo dici tu" borbottò Lucifero storcendo la bocca alle parole dell'amico, ma non era per niente d'accordo con lui. Lasciarono cadere l'argomento, ma Lucifero non prestava più attenzione al nuovo discorso, perso nei suoi pensieri. Un'abitudine che gli era diventata così familiare col tempo.
C'era un leggero subbuglio in Paradiso, Michele lo avvertiva chiaramente. Gli angeli erano agitati e sussurravano tra di loro, lanciando di tanto in tanto occhiate furtive a destra e a sinistra, come se avessero paura che qualcuno li potesse ascoltare. Gli era capitato più di una volta che alcuni angeli smettessero di parlare al suo passaggio, per poi riprendere a bisbigliare quando ormai non era più a portata d'orecchio, lasciandolo perplesso. Anche adesso, che stava passeggiando tranquillamente nella Radura verso il suo amato specchio d'acqua, non riusciva a non pensarci.
"Tutto ciò è follia!" disse una voce, facendo sobbalzare Michele. Proveniva dal laghetto al centro della Radura e sembrava una voce quasi disperata. L'Arcangelo si avvicinò silenziosamente, accucciandosi dietro il tronco di un grande albero, abbastanza vicino per ascoltare, ma abbastanza lontano per non essere visto.
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Unforgettable love (Luchele)
FanfictionLucifero, l'angelo più bello dei Cieli, il prediletto del Signore. Bello, forte, sicuro di sé, sarà l'angelo che fomenterà la ribellione contro Dio, diventando poi il Diavolo. Michele, Arcangelo guerriero, bello, introverso e riservato. L'angelo che...