Capitolo 9

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L'abbraccio di Nico si allentò solo quando fu sicuro che Michele avesse smesso di piangere. Sciolse le braccia attorno alla sua schiena e lo osservò tristemente, gli occhi grigi erano scuri e venati di rosso per le troppe lacrime.

"Michele?" mormorò Nico stringendogli piano la spalla, ma l'Arcangelo non diede segno di aver sentito, fissava davanti a sé con sguardo assente. Non poteva dire di sapere cosa provasse l'Arcangelo in quel momento, poteva solo immaginare lo shock nello scoprire i piani di Lucifero.

"Se solo lo avessi fatto prima... se avessi detto a nostro Padre di noi, forse tutto questo non sarebbe successo..."

"Michele, gli angeli lo sapevano e sono sicuro che ne sia venuto a conoscenza già da tempo"

"Può essere, ma Lucifero intendeva che non l'ho apertamente rivelato a Lui" mormorò Michele, coprendosi il volto con le mani "Ci deve essere un modo per fermarlo"

Nico aprì la bocca per rispondere, ma lo squillo delle trombe celesti lo interruppe: era un suono veloce, diverso da quello lento e cadenzato che preannunciava le Lodi. I due Arcangeli rimasero in ascolto e, con uno sguardo, capirono il motivo di quel suono concitato: Lucifero aveva fatto la sua mossa. Senza dire una parola si alzarono in piedi e Michele, con un lieve movimento della sua mano, trasfigurò la sua tunica nell'armatura da guerra.

"Andiamo" disse semplicemente, spalancando le ali bianche e spiccando il volo, presto seguito dall'amico, verso il loro Padre.


Lucifero stava fremendo di rabbia. Stringeva spasmodicamente la sua spada, rigirandola qualche volta nel palmo della mano, cercando così di calmarsi, con poco successo. Dopo la sfuriata con Michele se n'era andato con Gavri'el e aveva radunato gli angeli che approvavano i suoi ideali e che erano pronti a schierarsi dalla sua parte.

"Lucifero, gli angeli sono tutti qui" disse Azazel posando una mano sulla spalla della Stella del Mattino per richiamare la sua attenzione. L'angelo annuì e si voltò verso i suoi seguaci, una distesa di angeli dalle ali dai mille colori che riflettevano la luce celeste.

"Il momento è finalmente giunto, fratelli miei" Lucifero impugnò saldamente la spada e la alzò sopra la sua testa mentre si alzava in volo, zittendo all'istante gli angeli "I Cieli ricorderanno questo momento, ricorderanno il momento in cui gli angeli scelsero liberamente da che parte riporre la loro fiducia"

Gli angeli urlarono la loro approvazione alzando in aria le loro armi, le loro voci unite fino a formarne una sola forte e potente.

"Seguitemi!" ordinò Lucifero abbassando la spada e volando verso l'Altare, affiancato da Gavri'el, Azazel e Belial. Gli angeli si alzarono in volo all'unisono, come se fossero un'unica entità e non tante separate. Le ali battevano forti e veloci mentre seguivano Lucifero, sicuri nei suoi ideali e nel suo piano. Quando arrivarono in prossimità dell'Altare le trombe celesti suonarono in allarme, ma la Stella del Mattino le ignorò, procedendo spedita verso il suo obiettivo, la mente un tempo lucida e calcolatrice ora era annebbiata dalla rabbia, dalla delusione e dalla sua sete di potere.


"Michele, Nicola, in nome del Cielo che sta succedendo?" esclamò Samael quando vide i due Arcangeli atterrare di fronte a loro.

"Samael" lo ammonì Raffaele mentre si avvicinava a Michele e gli prendeva il volto tra le mani, esaminando i suoi occhi "Calmati, ci spiegheranno tutto adesso"

"Lucifero sta arrivando con un esercito di angeli" disse Nico riprendendo fiato "Vuole dichiarare guerra a Nostro Padre"

"Cosa?" esclamarono Gabriele e Raffaele all'unisono, mentre Samael taceva. Era la prima volta che riusciva a lasciarlo senza parole.

Unforgettable love (Luchele)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora