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È confermato. Il sabato i professori fanno vacanza. Non ci credo. Non dovevo chiedere ripetutamente a mia madre di frequentare una scuola a Londra. Nella nostra zona, (l'unica che ci potevamo permettere) le scuole sono tutte a pagamento.

Sono le dieci del mattino, e non appena il campanello suona, le ragazze della mia classe vanno subito fuori da esse. Ipotizzo che sia ricreazione, ma ancora non capisco perché non stiano corridoio. Meglio così. Non vorrei ritrovarmi in una rissa, come l'ultima volta.

Raggiungo il giardino, e trovo Eren, Mikasa ed un ragazzo biondo. Per fortuna non quello di prima, non so' nemmeno se questo "ragazzo" fosse maschio.
《 Ciao.. 》 Eren ricambia il mio saluto, e mi presenta nuovamente Mikasa, ed il suo amico. Armin, bel nome. Mangiamo lentamente, e ci scambiamo alcune opinioni riguardo alla scuola.

《 Posso assaggiare? 》 Eren guardava interessato la merenda di Armin.
Il biondo si è portato un panino al tonno squisito. Anch'io vorrei chiedere, ma mi vergogno..mi limito a vederli bisticciare, e Mikasa non osa commentare.
《 Eddai Eren! 》 Predica Armin, abbastanza infastidito. Intuisco che sia quel tipo di ragazzo paziente.

Continuiamo a mangiare quando una ragazza bionda si avvicina ad Eren, e di scatto gli ruba un panino all'hamburger. Armin e Mikasa scoppiano a ridere.
《 Annie! Torna qui! 》 Eren si alza dal posto, rincorrendo quella ragazza. 《 Oh Mikasa 》 Armin la guarda negli occhi, notando qualcosa di diverso in lei. Non ci sto capendo più niente!

《 Perciò non ti piace più ? 》 chiede il biondo, ma la corvina torna a fissarmi
《 Oh scusa! 》 Armin non voleva sicuramente dirlo. Continuiamo a mangiare ma Eren non torna. Finita la nostra merenda saluto i ragazzi e  rientro in classe. Vedendo la pace regnare, schiaccio un pisolino.

Il nervosismo di stamane mi ha portato a questo. Mia madre mi ha lasciato un messaggio orribile, ma sicuramente tornerà per questo lunedì. Mancavano solo sette benedetti giorni. Una settimana, io da sola. La sua presenza mi mancherà anche se era poca. Si sta dando davvero da fare, per trovare un lavoro che la pagasse a tempo debito.

Mi addormento. Ma vengo svegliata, dopo meno di due ore, dal brusco battere della porta. Alzo di scatto la testa, non riconosco bene chi fosse entrato. Metto a fuoco: è il biondo di stamattina. È rimasto solo in canotta e si sta dirigendo verso di me.

《 Che vuoi a lesbico? 》
Gli chiedo, quasi se fossi ubriaca. Lui non esita ad avvicinarsi ed a prendermi in braccio.
《 Ma che cazzo fai? 》 sbotto. Che intenzioni ha questo qui? Seriamente. Prima mi sbatte contro il muro, ed ora mi prende per i fianchi?
《 Fermati! 》 esclamo, e lui mi guarda negli occhi. È bellissimo, lo ammetto. Mi sto perdendo nei suoi occhi e questo non mi piace.

Cerco di spingerlo con le mani, ma come stamattina, non ci riesco. È cosi difficile! Mi sta ancora guardando, ma non ricambio, abbasso di più lo sguardo, ma lui mi prende per il mento. Quel gesto, mi ricorda un mio amico d'infanzia. Non lo vedo da tantissimo tempo. Lo faceva sempre quando stavo male, per poi darmi un bacio in fronte.

Che sia lui? Non mi ricordo niente di questo ragazzo..
《 (T/N) guardami 》 ordina. Non ce la faccio, la tensione è troppa. Mi sta trasmettendo strane vibrazioni, come se fossi misteriosamente attratta da lui. Il mio corpo non era ai miei comandi. Cazzo.

《 No.. 》 rispondo insicura, non sapendo nemmeno di star ansimando. Un sorriso malinzioso si fa strada nel suo viso. Aiuto. È la parola che vorrei urlare. Mi alza di nuovo il mento, stavolta con due dita, che andavano a formare una C. Appena feci contatto visivo con lui, dopo meno di dieci secondi i miei occhi erano chiusi.

《 Non ce la fai proprio? 》 mi chiede con un ghigno, che capisco dal suo tono di voce.
《 Sei stupenda (T/N) 》 mi sussurra all'orecchio. E quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Si avvicina al mio volto, e riesco a sentire il suo respiro sfiorare la mia pelle. Abbasso la testa. Lui mi appoggia sopra ad un tavolo, sta palpando il mio fondoschiena, e se fossimo in circostanze diverse, sarebbe già all'ospedale.

La situazione mi sta piacendo, nonostante questo ragazzo non mi piaccia. Ha davvero un fisico mozzafiato, ma sapevo di star commentendo uno sbaglio. Mi lascia dei baci sul collo, mi piacciono. Ma allo stesso tempo non voglio
《 Smettila 》 e lui continua.
《 Ti prego smettila 》 lo supplico, ma il biondo fraintende. Precipitandosi sulle mie labbra. Non so' se ricambiare o meno, ma alla fine ho ricambiato.

Non volevo farlo, ma mi sentivo il bisogno di dover ricambiare il favore. Il biondo picchietta le mie labbra, per chiedere accesso, ed io glielo permetto. Sto impazzendo. Forse è perché sto sognando. Probabile. Ovvio. Confermo a me stessa di star sognando, e ricambio il bacio con più foga, che riuscii a stupirlo.

《 Si (T/N) 》 gli stava piacendo, così iniziai baciargli il collo, lasciandogli dei succhiotti. Stava ansimando. Mi piaceva.

《 (T/N) 》 sembrava supplicare il mio nome. Da fuori c'era un casino, come sempre. Quella era la copertura perfetta per i nostri versi. Continuai a baciarlo sul collo, ma lui mi fece stendere sul banco e si mise a cavalcioni su di me. Prima che io possa calciargli i testicoli, così da levarmelo addosso, lui si precipitò di nuovo sulle mie labbra.

Non volevo farlo scendere per davvero, continuai a divertirmi, e sentendo le urla dal corridoio avvicinarsi assumendo più volume, non esitai a far giocare le nostre lingue.

La porta si apre e nessuno di noi due riesce a percepirne l'apertura. 《 Hey! 》 urla una voce maschile, al quanto arrabbiata. Corre verso di noi, e fa' cadere il biondo dal tavolo. 《 Pezzo di merda 》 esclama il ragazzo. Levi. Guastafeste. Non mi ero ancora ripresa dai miei respiri, che si stavano facendo più regolari. Quando trovai la forza, fermai la rissa tra quei due.

《 Fermi! 》 esclamo. Ed entrambi si fermano.
《 Perché ti stavi limondando questo coglione? 》 chiede incazzato Levi
《 Perché, non posso? 》 ribatto
《 Ti avevo avvertita, ora vieni con me 》 mi prende per il braccio. Il biondo cerca di fermarlo, ma Levi lo incenerisce con lo sguardo.
《 Lasciami andare! 》 cerco di liberarmi, ma nessun risultato utile.
《 Dovevi dirlo a quel biondino mentre ti stava per scopare 》 replica lui
《 Ma che vuoi? 》 gli chiedo minacciosa, non ottenendo nessuna risposta.

Ormai smisi i miei miseri tentativi di liberazione. Dovunque io potessi andare, non potevo liberarmi dalla sua presa
















































Author's Note
Il ragazzo in foto è il biondino. Ed immaginate che la ragazza sotto di lui siate voi!

Spero che lo conosciate e che vi sia piaciuto il capitolo se sì
VOTATE!🌟💬

Toxic ー Levi X Reader (Modern)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora