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Il pensiero che quel maniaco potesse vedermi con Eren in una stanza così piccola mi faceva venire i brividi. Se avessi portato Eren in questo luogo, ero sicura che non si sarebbe degnato di pensare neppure che avessi intenzioni secondarie. Ebbi tempo per prendere l'ultima scatola e posizionata nel punto cieco del tavolo, facendo sì che potessi entrare.

Eren stava già seduto comodo per terra, sotto il banco. Lo sentivo bisbigliare frasi come "sbrigati (T/N)" o "quanto ci metti?". Per fortuna Mikasa stava ancora parlando con lui, ma non riuscivo a sentire bene cosa stessero dicendo.

《 L'ultima volta che li hai visti erano insieme? 》

Domandò Levi, guardando da destra a sinistra, per vedere se nei corridoi passavano o (T/N) o Eren.

《 Molto probabile. Ogni volta che (T/N) è con Eren li perdo di vista 》

Levi accennò uno "tch". Prima di aprire la porta, si voltò verso la corvina che era intenta a cercare Eren per conto suo.

《 Mikasa 》

A quel richiamo, la ragazza si girò.

《 Scusa per quel casino che è successo a casa mia. Una mocciosa bella come te non dovrebbe essere in un orrendo posto come questo. 》

Fu l'unica cosa che riuscii a sentire. Era quella frase. Dannazione a lui. Ed io che pensavo che avesse occhi solo per me. Però, meglio così no? Avevo un peso in meno se Levi fosse innamorato di Mikasa.

《 Non hai sentito cos'ha detto Levi? -su di te- 》 

Mi chiese Eren toccandomi più volte la spalla.

《 Ho sentito forte e chiaro 》

Gli risposi, aggiustando il modo in cui ero seduta per terra. Levi cercò di aprire la porta, senza successo.

《 Cazzo non ci voleva 》

Mikasa cercò di aiutarlo. Avevo l'ansia in gola. Volevo urlare per sforgare questa mia emozione, ma non potevo. Certo che no.

《 Indietro Mikasa. La sfondo 》

Sia io che Eren sentimmo i passi di Levi indietreggiare. Ci guardammo entrambi in quel momento con un mezzo sorriso in faccia.

《 Anche tu stai pensando..》
《 Che Levi possa sfondare quella porta come un toro? 》

Cercammo di soffocare le risate ma fu inutile. Immaginatevi di star guardando la vostra serie preferita e per sbaglio premete il pulsante "muto". Poi vedete ridere a crepa pelle i vostri personaggi preferiti, ma non li sentite. Ecco, io ed Eren eravamo così in quel momento.

Non so per quale motivo, ma non udimmo né Mikasa né Levi. Per un attimo questo fu il nostro pensiero principale. Finché Eren non si mise a fare battute che mi hanno distratto per l'intera giornata -e il bello è che non sto scherzando!-

《 Non ci credo che non ci abbiano trovati. Mikasa riusce a fiutare il mio odore da chilometri 》

Lo guardai male, perché sapevo che la stava prendendo in giro. Ma non riuscii a trattenere una risata.

《 Forse è perché il mio profumo ha nascosto il tuo odore 》

Ribattei, stando al suo gioco.

《 Ma se puzzi quanto una fogna 》

Annusai quella felpa. Era di lana, ed era di Levi.

《 Di vecchietta, non di fogna 》

Puntualizzai. Nella mia vecchia scuola la bibliotecaria era una donna anziana, e certi giorni il suo odore si mischiava con quello dei libri vecchi. Questa felpa riproduceva fedelmente quell'odore. Raccontai più dettagliamente cosa avessi davvero fatto. Non ero ancora arrivata alla parte dove Levi ed io facemmo sesso.

Ebbi un po' ti paura che Eren mi potesse giudicare male. Insomma, Levi era un vero e proprio puttaniere che non si tirava indietro di fare il suo lavoro. Quando glielo dissi Eren era paonazzo.

《 (T/N) ma sei pazza? 》

Sembrava arrabbiato. Sembrava avessi fatto l'errore più grave della mia vita. In effetti non lo biasimo. Quando si accorse che mi offesi per la sua reazione dura, mi mise una mano sulla spalla.

《 Scusa (T/N). Mi sembravi una brava ragazza. Scusa, davvero. Non lo farò mai più 》

Lui era l'unico amico a cui io mi potessi confidare. Io ed Armin eravamo compagni di studio, e Mikasa mi stava simpatica ma alcune volte quando parlavo con Eren mi lanciava uno sguardo strano. Quel ragazzo moro davanti a me era l'unica persona che sapevo che non mi avrebbe mai giudicato. Ma mi sbagliavo anche in questo.

Lo perdonai subito, dicendogli che non c'era bisogno che si scusasse in quel modo. Sì, mi sorprese che fu così brusco, ma anche io lo sarei stata. Gli raccontai per filo e per segno cosa fosse successo tra me e Levi quella sera. Tralasciai la parte dove avevo pensato che non sarebbe mai successo una cosa del genere con Levi, ma con lui -Eren- e continuai la mia storia.

《 Avevano proprio ragione 》

Inclinai la testa non capendo a che cosa si riferisse Eren. Lui scosse il capo ed emise un sospiro di frustrazione.

《 Senti. Adesso ti racconto una cosa. Però non mi giudicare, come ho fatto prima con te 》

Annuii, curiosa di quello che mi stava per dire Eren. Si posizionò in modo che i nostri visi siano uno affacciato all'altro, sapevo che da quello sarebbe nato un intero discorso sussurato, me lo sentivo.

《 La fondatrice di questa scuola era una donna alquanto insolita. Era una prostituta 》

《 Non so perché ma non mi suona nuovo 》

《 (T/N) fammi continuare 》

《 Va bene, continui signor Jaeger 》

《 Se la smetti di parlarmi come se fossi tuo nonno continuo volentieri 》

《 Dai continua, Eren 》

《 Ogni anno, delle ex amiche o delle nuove ragazze e ragazzi, vengono qua e..ci danno un totale di soldi per come scopiamo. Con questi soldi riusciamo a mantenere la scuola. Prima che noi nascessimo, la fondatrice della scuola era già morta, ed ora il preside non è molto presente. Io neppure lo conosco. Quindi (T/N) io mi chiedo..perché sei qui? 》

Toxic ー Levi X Reader (Modern)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora