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Quando Eren mi fece quella domanda, me lo chiesi anche io. Perché ero qui? Non dovevamo andare a Londra io e la mamma? Invece no. Ero bloccata in questo piccolo quartiere dove le persone per sopravvivere devono usare il proprio corpo

《 Io.. 》

Non sapevo come rispondergli. Sentivo i sensi di colpa annientarmi. Probabilmente mia madre starà facendo di nuovo quel lavoro. Prima che ci trasferissimo qui, faceva l'insegnante, ma prima che io nascessi, era una prostituta. Non sembro proprio una ragazza affidabile se vengo giudicata a partire dalla persona che era mia madre.

Io da piccola non sapevo neppure cosa significasse "scopare". Dicevo ai miei compagni di classe che era sinonimo di "spazzare via la polvere" e loro ridevano. Che coglioni. In ogni caso, era tutta colpa mia e della mia voglia di andare a Londra che io e mia madre siamo finite in questo orrendo posto. Tutte le mie fantasie su dove saremmo andate a vivere erano state buttate via.

Desideravo che andassimo a vivere davanti al Tamigi, e che ogni domenica andavo in chiesa e in un museo. Ma sfortunatamente, queste cose rimanevano solo nella mia testa. Senza accorgermene iniziai a piangere.

《 Hey (T/N) stai bene? 》

Voleva guardami meglio in viso, ma più cercava di osservarmi, più abbassavo la testa. Non ero pronta a svelargli la mia orribile storia. Avrebbe pensato male, o peggio, avremmo smesso di essere amici. Perdere un ragazzo come Eren, no grazie. Non me lo potevo permettere.

《 (T/N) se ho detto qualcosa di sbagliato dimmelo pure e scusa..》

《 Stupido, non hai detto niente. Sono io che sono..stupida 》

Non volevo nascondergli chi ero, perché prima o poi avrebbe scoperto della mia storia. Quando disse che la fondatrice di questa scuola aveva lo stesso lavoro di mia madre, mi sorpresi. Continuammo a parlare di quanto corrotta questa scuola fosse. Apparte i docenti che non venivano quasi mai, la scuola -almeno questa- era un luogo dove giravano i soldi per garantire la vita ad alcune famiglie di studenti poveri.

Io ero tra quelli poveri. La situazione economica a casa non era un granche', però mia madre ha smesso di fare quel lavoro proprio perché si è appena fidanzata ed adesso è in luna di miele con Mr. Poliziotto. Sarà una cosa dolorosa se il suo partner venisse a sapere di come funziona la scuola della sua futura figlia. Mamma ha lasciato soldi a sufficienza per il cibo, ma non per alcuni libri di scuola o gite, ecco perché non partecipo mai, e questo è male per la mia condotta, perché alle gite i docenti non mancano mai e valutano la tua attenzione e i tuoi interventi.

Buffo che lo facciano fuori dalla scuola però. Quindi venni a sapere che ogni anno vengono qui un gruppo di prostitute che sono alla ricerca di qualche componente che le possa far garantire più soldi. Qui arriva la parte strana: loro pagano le persone per fare sesso e i migliori riuscivano anche a fare un lavoro a un pub, dove ovviamente venivano pagati per filmare dei porno. Io non ci credo. É così maledettamente strano e surreale. Com'è possibile? Ci siamo abbassati davvero così tanto? E questa cosa è legale? Massí dai. Vedendo la struttura di questo posto perché no? La scuola non era un granché. Alla fine decisi di dire tutto a Eren, della mia famiglia, di come sono messa, del mio nuovo padre.

<< Sai, se noi siamo qua è per poter guadagnare qualcosa per andare in un posto migliore. Sia io e sia Mikasa. Abbiamo in biblioteca libri che in effetti possiamo usare per studiare >>

Mi sorrise. Il suo sorriso é stupendo.

<< Sono contento che tu ti sia confidata a me. Ma sinceramente, penso di essermi affezionato fin troppo a te, e vorrei che non partecipassi a questo evento dove verranno le prostitute le prossime settimane.. >>

Io annuii, non ci volevo andare. Io ed Eren spostammo la roba che avevamo messo davanti alla porta. Fu il ragazzo che guardò fuori dalla porta per primo, per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi.

<< Via libera >>

Io gli sorrisi. Sembravamo agenti segreti. Eren mi prese la mano e corremmo fuori dalla scuola, che ormai era tardo pomeriggio. I cancelli erano chiusi, ma non ci fu problema a sorpassarli visto che Eren mi ha aiutato a scavalcarli. Io non ero così flessibile come lui.

<< Che ficata! Non avevo mai scavalcato un cancello! >>

Esclamai eccitata. Eren rise, sembrava normale per lui fare quelle cose, ma per me è stata un'avventura veramente nuova!

<< Vieni a cena da me? >>

Io annuii.

<< Con piacere! >>

E ci dirigemmo verso casa sua parlando del più e del meno. Mentre Eren stava aprendo la porta con le chiavi risi a una sua battuta. Risi abbastanza forte. Finché ci fu silenzio. Almeno così pensavo. Dal piano di sopra si sentirono scricchiolii, e poi un verso di godimento. Che cos'era? Cavolo.. Era Mikasa di sicuro. Eren sospirò

<< Non farci caso scusa >>

Chiesi se fosse un cliente e lui scosse la testa.

<< Non penso. Credo sia Levi. Solo lui riesce a fare un rumore così assordante spostando avanti e indietro persino il letto >>

Rimasi senza parole e immobile dalla delusione.


























Author's Note
Non aggiorno da una vita ma non odiatemi!














Toxic ー Levi X Reader (Modern)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora