Abbonazza

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Il concerto era ormai finito, io per cantare non avevo più voce, al contrario di Enrico che era stato muto e con il broncio dall'inizio del concerto quando ha scoperto che il frontman era il tipo che mi aveva investita.
Eravamo stati 10 minuti seduti con i rispettivi telefoni senza ne parlarci ne guardarci, e tantomeno almeno da parte mia, pensarci, ma arrivó la stessa cameriera dagli occhi smeraldo e i capelli rosso fuoco che ci aveva accompagnato quì al tavolo, ad informarci che i ragazzi volevano incontrarci.
Un po' me lo sentivo, sapevo che mi aveva riconosciuta, e probabilmente vorrà chiedermi come va l'anca, perchè sono qui, e come li avevo conosciuti, mentre io avrei che facesse tutt'altro...

"Abbonazza, come va l'anca che t'ho offeso"
Appena entrai dietro le quinte Dam se ne uscì in questo modo, e io vidi Enrico storcere il naso e lanciare gli stessi sguardi omicida a Damiano che la mia capo lanciava a me.

"Se stasera sto qua nun deve fa tanto male no Sherlok?"
Dissi con un pizzico di ironia nella voce
"Beh, elementare Watson"
Ribatte lui, ed entrambi scoppiammo in una fragorosa risata.
"Ooh abbello, è l'ragazzo tuo Ga?"
"S..."
Ma prima che finissi il "sì", Enrico...
"Già, e stasera è il nostro anniversario!"
Pronunció questa frase con vanto, come se avesse appena marcato il territorio.
"Ah ebbravi ebbravi, allora stasera se scopa eeeh"
Pensai sconciamente (sì, purtroppo non io e te)
Vidi Enrico arrossire, non gli piacevano le battute maliziose, detesta quando le faccio io, ovvero sempre.
"Eh già!" ribattei con aggiunta di occhiolino
Notai Damiano colto di sorpresa, ma anche compiaciuto, probabilmente quella risposta se la aspettava da Enrico non da me.
Rimase per qualche secondo a squadrarmi il corpo, mi sentivo a disagio ma allo stesso tempo piaciuta, mi stava guardando in un modo selvaggio, come il mio ragazzo non é capace di fare, mi ha fatta sentire bella, preziosa.
I nostri occhi si incrociarono in uno sguardo passionale e di sfida. Ma prima che probabilmente ci saltassimo addosso lui venne abbracciato da dietro dalla bionda.
"Ao nun se rimorchiano quelle fidanzate a zozzo"
Non riuscii a capire se stesse scherzando o stesse dicendo sul serio dal suo tono di voce.
Prima che Damiano potesse ribattere Mr Ciuffo stacco la bionda Damiano dicendo
"Manco te peró te dovresti abbraccià quelli fidanzati!"
Questa frase fece crollare tutti i miei film e tutte le mie aspettative, Damiano era fidanzato, da come si comportava non lo avrei mai detto, fatto stà che lo era, e io anche.
La bassista di tutta risposta disse
"Ma io n'ce sto a provà chi soo n'cula! Io c'ho quer pezzo de manzo der tecnico audio de sto buchetto demmerda sai che mme frega de sto tutero! Poi figurate, fidanzato, s'è rimesso co l'ex sua, sai quanto dura?"
Damiano la guardó stranito e se ne uscì
"Ao e nun me la tirà na vorta tanto,me piace davero Lucrezia, e comunque sete dei cazzo de maleducati, volete salutà?!"
Adesso degli altri componenti della band non me ne poteva fregare di meno, volevo solo andare a casa e dormire per dimenticarmi di tutti i pensieri fatti e rifatti su Damiano, ma era questione di educazione.
"Ciao bbona, io so Victoria, ma chiamame Vic"
"Abbella io me chiamo Thomas, ma ormai me chiamano tutti Er Cobbra, er motivo nun se po dì perchè è zozzo"
Risi
"Ciao, io sono Ethan, il batterista"
Sembrava un cucciolo smarrito, senza cadenza romana, con questa erre moscia e i capelli che gli coprivano il viso
"A cojone c'ha visto suonà o sa che sei er batterista"
Urló scherzosamente Damiano nell'orecchio di Ethan
"E vabbe, chi so io ormai o sai"
Eh sì cazzo, o so chi sei, pure troppo bene purtroppo, ma invece di rispondere così, mi limitai a ridere.
"Vabbuo rega mo a noi ce tocca annà che domani demo fa e prove, bella pe voi e bona scopata" esortó Damiano.
Ma io la scopata me la vojo fa co te Cristo. Al contrario di come credevo, questa cosa non la pensai, ma la sussurrai, e non ne sono certa, ma credo che Enrico e Damiano mi abbiano sentito, perchè Enrico sgranó gli occhi ma senza dire nulla, e Damiano si giró di scatto mi fece un mezzo sorrisino e un occhiolino e si diresse verso l'uscita.

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