Cheater ➿ Vhope

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Hoseok's pov

"Hobi amore, quale tonalità preferisci?"
rivolsi la mia carente attenzione alla donna dinnanzi a me.

È bella, una bellezza oggettiva, di quelle che riesci a scovare in qualsiasi show televisivo pieno di idol di successo.
Ha un corpo esile, i capelli neri, lisci e lunghi fino al seno, un viso truccato contornato da  occhi grandi ed espressivi, anch'essi pieni di chili di mascara e altre stramberie da donna.

Mi chiedo solo perché si ostini tanto a spendere ore la mattina presto a camuffarsi il viso.

Indossa un vestitino azzurro e sta reggendo in entrambe le mani due pezzi di stoffa colorati.

"Allora Coral o Rosewood?"

"Amore per me è indifferente, sai bene che hai carta bianca in tutto"
dissi incurante del fatto che dandole libero arbitrio avrebbe trasformato il nostro matrimonio in una celebrazione stile 'casa delle bambole'.

"Ma amore, non puoi lavartene le mani in questo modo.
Siamo una coppia, le decisioni vanno prese assieme"

Sbuffai a quella affermazione ridicola.

"Se tanto ci tieni allora dico quella più scura, Rosequalcosa"
La guardai mordersi le labbra indispettita, era ovvio che volesse appoggio senza voler realmente ascoltare il mio parere.

"Uhm, sicuro che Coral non sia meglio, è più neutro e tenue sareb-"

"D'accordo, ho capito. Coral è perfetto!"
La guardai applaudire e saltellare tutta entusiasta.

Si avvicinò al nostro letto per regalarmi un bacio a stampo e corse via.

Sparì fuori dalla mia stanza avvisandomi che sarebbe andata dal suo adoratissimo weddingplanner, questa volta intenzionata a scegliere i centro tavola e altre cose stravaganti di cui sinceramente poco mi importava.

L'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento era della caffeina, sperando che portasse via ogni mio fastidioso pensiero dalla testa.

Decisi di alzarmi, lasciai il letto sfatto e mi incamminai lentamente verso la cucina.

Mi irritai scoprendo che oggi è il giorno libero della nostra domestica e avendo una fidanzata con un diverso parere per quanto riguarda le priorità (la prima è preparare la colazione al proprio uomo) decisi di tornare nella camera da letto a cambiarmi.
Mi infilai le prime cose che trovai a tiro, un paio di jeans strappati e una camicia leggermente sgualcita senza dimenticare di prendere il mio preziosissimo borsone.
Afferrai la mia giacca di Jeans preferita e le chiavi della macchina.

Se solo Soyun mi avesse visto in queste condizioni avrebbe dato di matto.

Risi di gusto, immaginandomi la faccia rossa e arrabbiata della mia fidanzata.

Durò poco, l'occhiataccia che mi rivolse il mio giardiniere impegnato a potare la schiera di cespugli vicino al garage mi fece trasalire.
Ricambiai il suo sguardo storto e salii in macchina.
Salutai il vecchio con un cenno e misi in moto.

Chamkkae, sto arrivando.