Cheater ➿ Vhope

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"È una pessima idea, andiamocene"
Insistetti per l'ennesima volta, fermandomi in mezzo al groviglio di persone all'entrata del locale.

Ignorai le lamentele della gente intralciata dai miei ripensamenti, sbuffando davanti al dito medio che il mio amico sfoggiò difendendomi.

"Non mi farò rovinare la serata da te"
Proferì Yoongi, lanciandomi un'occhiataccia.

Mi morsi la lingua fermandomi in tempo dall'insultarlo pesantemente.
Non potevo lamentarmi, non dopo il monologo interminabile che si era subito al telefono.
Ore a parlargli di come la mia vita era stata scombussolata da un uragano dal sorriso quadrato.
Mandando a repentaglio ciò che minuziosamente era stato per me pianificato, lasciandomi poi in pena.
Travolto più dai dubbi che dai sensi di colpa.

Tutto questo era stato raccontato la notte, in salotto e a debita distanza da Soyun intenta a russare leggermente sul nostro lettone.

Fu la reazione del mio migliore amico a lasciarmi interdetto.
Mostrandosi non sorpreso dagli avvenimenti e  pensando bene di ridere invece che confortarmi.

Sembrava contento degli ultimi avvenimenti.

"E poi dai, non è la fine del mondo"
Concluse, per poi trascinarmi con la forza dentro le mura assordanti.

Mi guardai attorno.
Apparentemente era tutto sulla norma.
Musica spacca timpani, luci accecanti, una calca di persone intente a muoversi in modo scoordinato attaccate l'una all'altra, banconi dove ordinare super alcolici e gente stravagante su piattaforme rialzate.

Focalizzai la mia attenzione sull'ultimo particolare.
Trovando ora le piccole sfumature che cambiarono totalmente la facciata di questo locale.

Nulla di estremamente stravagante, dettagli che passerebbero inosservati davanti ad un occhio meno attento.
Dalla scelta musicale tendente verso artisti come Kylie Minogue e Madonna,
all'aspetto estetico del posto.
Diversi slogan e bandierine arcobaleno sparse per tutto il locale, cubisti intenti ad intrattenere clientela dello stesso sesso  e soprattutto tanta pelle esposta.

Sbattei gli occhi perplesso e leggermente accecato dalle forti luci.

"E tu pensi di riuscire a chiarirmi le idee in questo modo?"
Domandai esasperato, sentendomi leggermente in imbarazzo per delle occhiate curiose verso la nostra direzione.

"Esattamente, non è fantastico?"
Ridacchiò il più basso, guardandosi attorno e ricambiando con un sorriso l'attenzione ricevuta.

Negai con convinzione.

"Ma se Soyun venisse a sap-"
Alzai la voce cercando di sovrastare Lady Gaga sparata a tutto volume.

"Soyun ora non è qui"
Mi lanciò uno sguardo di rimprovero.
Lo stesso che ricevo ogniqualvolta pronuncio il nome della mia futura sposa davanti a Yoongi.
Quei due non sono mai andati d'accordo.
Lui non ha mai sopportato il suo carattere 'difficile', mentre lei non ha mai approvato la nostra amicizia, definendo il più vecchio una cattiva influenza.

"Goditi la serata, prova ad approcciare qualcuno che trovi interessante.
Io ora vado a farmi un giro, ci si vede"
Urlò, muovendosi leggermente sulle note di Born This Way.

Lasciandomi solo ed interdetto.

Guardai con odio il corpo minuto del mio amico allontanarsi, pensando bene di mollarmi in quel mare zeppo di squali.
Lo guardai scomparire velocemente in mezzo alla folla, incurante.

Sospirai innervosito, cominciando ad odiare il trambusto opprimente e le temperature elevate di questo posto.

No, non va bene.

Soyon ha ragione, Min Yoongi è una bruttissima influenza.
Talmente brutta dal trascinarmi a mia insaputa in un locale gay.

Timoroso decisi di raggiungere il bancone più vicino, bisognoso della disinvoltura che solo una sostanza come l'alcol poteva regalarmi.

Optai per un qualsiasi drink colorato, rinunciando alla mia solita ed amata birra, ringraziando poi il barman stranamente vestito e scegliendo di appropriarmi dello sgabello più vicino.

Questo era il mio intento, l'unico modo per sopravvivere in quella serata stravagante già in partenza.

Starmene qui, in un angolo appartato ad aspettare il fine di questa serata e i comodi del mio migliore amico.

Deciso a non cacciarmi nei guai almeno per una volta.

Peccato che questi si presentino sempre nei momenti più inopportuni.

"Cazzo"