Capitolo 12

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Dove mi trovo io adesso? Sono con Cam... nell' ufficio del preside.
Già.

Dopo l' interrogazione la prof. ha deciso di darci a tutti e due cinque e Cam si è incazzato perché secondo lui io meritavo di più.

Ha iniziato a dire alla prof. che lei non sa fare il suo lavoro e che dovrebbe smettere di insegnare.

Quest' ultima, offesa, ha avuto la brillante e meravigliosa idea di mandarci dal preside.

E quindi eccoci qui.

"Allora signori perché siete qua, specialmente lei signorina Smith da Dallas si, lui è sempre qui, ma da lei non me lo sarei mai aspettato."

Dice il preside rivolgendosi a me.
È un uomo sulla cinquantina di anni circa, o almeno è quello che sembra a me.

Ha il capelli grigi con un filo di barba anch' essa grigia.
Gli occhi sono freddi, color ghiaccio e sono puntati dentro i miei.

Mi si gela il sangue. Questo qui fa veramente paura, non l' avevo mai visto prima d' ora, e devo dire che avrei fatto anche a meno di conoscerlo.

"Scusi se la interrompo, ma la Signorina Smith non centra niente con questa storia, sono stato io a rivolgermi alla Signora Evans in modo poco adeguato.

Ho agito senza pensare e chiedo ancora scusa a lei, alla mia compagna per averla messa in mezzo, ma soprattutto, alla professoressa per averle mancato di rispetto.

Con questo se per lei è necessaria una punizione punisca solo me, lei non centra niente."

Cam prende le mie difese e mi stupisco da come riesce a tenere testa al preside senza balbettare o cose cosi.

"E va bene. Accetto le sue scuse e le accetta anche la signorina Smith visto che non è in punizione.

Riguardo a lei, Dallas, rimarrà qui dopo le lezioni per pulire gli spogliatoi e la palestra. Mi raccomando non faccia danni. Bene, potete andare."

Il preside ci invita ad uscire dal suo ufficio e noi usciamo uno dietro l' altro.

Quando siamo lontani dalla porta della presidenza finalmente decido di aprire bocca.

"Grazie Cam. È stato carino da parte tua prendere le mie difese."
Dico sincera.

"Niente. Infondo non è stata colpa tua."

Queste furono le sue ultime parole, prima di andarsene, accompagnate da uno dei suoi magnifici sorrisi.

*****

Finalmente anche questa giornata scolastica è giunta al termine. Vorrei andare a casa, sdraiarmi sul mio letto e leggere uno dei miei amati libri, ma non posso.

Non lascerò Cam a pulire qui da solo, che poi non so neanche se sa come si tiene il mano una scopa e un mocio.

"Allora tu ti fermi qui?" Mi chiede Debby.

"Si ragazze, ve l ho già detto io raggiungo Cam." Rispondo io.

"Ah, cosa non si fa per amore." Commenta Grace con aria sognante, ricevendo da me solo un occhiataccia.

"Ok allora ci vediamo domani, poi ci racconti i dettagli eh." Dice Debby dandomi delle gomitate in modo giocoso.

"Ok hai vinto , più tardi ti chiamo per raccontarti come è bravo Cam a scopare il pavimento." Dico io ovviamente ironica.

Vedo le due ragazza allontanarsi fra una risata e l' altra.

Attraverso i corridoi tutti uguali di questa scuola e finalmente arrivo alla palestra M.

Entro ma non c'è nessuno, allora decido di avviarmi negli spogliatoi. Vado in quello femminile ma di Cam nessuna traccia, quindi entro in quello maschile.

Eccolo lì con uno straccio in una mano e la scopa nell' altra.

"Hey, non mi saluti? Prima che tu me lo chieda sono qui per darti una mano. Avanti, passami lo straccio." Mi avvicino e gli porgo la mano.

"No Indi, tu ti eri messa d' accordo con le altre per stare da loro sta sera e ti stai rovinando la giornata per stare qui con me? Tu non sei normale." dice Indi voltandosi di spalle per appoggiando la scopa sulla panca.

"Non sapevo volessi sbarazzarti di me così" metto il broncio facendo la finta offesa.

"Sai una cosa? io non sono qui per te, sono qui per... per la palestra si, perché ha bisogno di una ripulita, poverina nessuno che pensa a lei." Mi invento una balla io al momento.

Lui ride e si avvicina, forse un po' troppo. Avvampo all' improvviso, arrossisco per il suo sguardo che brucia sopra la mia pelle e in un attimo mi ritrovo imbambolata a fissare i suoi meravigliosi occhi.

"Grazie Anna. Grazie di tutto." Avvicina il suo volto al mio sta per baciarmi quando...

La porta si apre e rivela la figura anziana di Roberto, il bidello.

"Ragazzi che ci fate qui?" chiede Roberto mantenendo le mani sui fianchi.

"Ciao Roby, io ed Anna siamo in punizione e dobbiamo pulire l' intera palestra compresi gli spogliatoi. Non è che potresti darci una mano cosi finiamo prima?"

Chiede Cam ma subito io lo blocco: " Non si preoccupi per noi, io e Cam ce la caveremo anche senza il suo aiuto."

"Ma veramente-" cerca di dire Cam, ma lo interrompo nuovamente. "Niente ma Cam non puoi approfittarti così delle persone. Specialmente di un uomo anziano che ha appena finito di lavorare." Cerco di abbassare la voce per paura che li bidello mi senta.

"Va bene, lascia stare Roby ho un aiutante migliore arrivederci." conclude Indi.

"Ciao ragazzi" saluta educatamente Roberto.

*****

Ci abbiamo impiegato abbastanza a pulire ma finalmente il lavoro è terminato. Non dico che fatica abbiamo fatto con i bagni ma ne è valsa la pena visto che abbiamo svolto il lavoro al meglio. I pavimenti, gli attrezzi e persino gli spogliatoi luccicano.

I pavimenti sono ancora bagnati visto che sono stati lavati da poco, ma basta fare attenzione. Attraverso la palestra cercando di non scivolare ma...Come non detto.

Atterro sopra il pavimento, stranamente però, mi rendo conto che non è bagnato e che non è poi così duro. Alzo il volto e apro gli occhi, che fino ad un minuto fa ho tenuto chiusi, incontro quelli di Cam. Cazzo sono sdraiata su di lui, ma com' è possibile?!

"Indi, che cosa è successo?" chiedo.

"Oh, di niente Anna, non c'è nessun problema posso venire in tuo aiuto tutte le volte che dirai il mio nome." dice fingendosi superman e facendomi ridere.

Subito diventiamo seri, le nostre facce sono così vicine che se mi muovessi, anche di poco, le nostre labbra si sfiorerebbero.

Lui mi sposta un ciuffo dietro l'orecchio e i brividi mi percorrono la schiena.

"Ho tanta voglia di-si ferma perché ovviamente...

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