Capitolo 6

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Anche questa lunga giornata di scuola è terminata. Oggi Cam è in punizione quindi mi tocca tornare a casa con Clay, e non è affatto piacevole , fidatevi!

Continua a tartassarmi con domande inerenti all' ambito scolastico, questa è lei, di sicuro mia madre gli avrà promesso qualche stupido videogioco in cambio di informazioni, ma venire lei no?!

Oggi è giovedì e come promesso al prof. io e Dylan , il mio compagno di progetto, dobbiamo incontrarci .

Abbiamo parlato, ed è molto carino, ci siamo scambiati il numero e più tardi verrà da me per la ricerca.
Nessuno ci disturberá : mamma lavora e resterà in ufficio fino a tardi. Stessa cosa Josh ed il piccoletto starà in camera sua se non vuole che Cam venga a conoscenza della foto del suo culo pubblicata qualche giorno fa da Clay.

Dopo aver mangiato il mio buonissimo panino ed aver bevuto un bicchiere di coca cola, metto in ordine la camera ed accendo il mio pc, aspettando con impazienza l' arrivo di Dylan.

Al suono del campanello mi precipito alla porta.

"Hey"

"Ciao, entra su, abbiamo molto da fare , anche perché il prof. pretende almeno tre pagine e io non so niente e sottolineo niente di sport" lo prendo per un braccio e lo trascino in camera mia.

"Bella la camera!" Escama sull' uscio della porta.

"Già, peccato che debba condividere il bagno con un ragazzo che prima di prepararsi, la mattina si ferma davanti allo specchio per farsi i selfie e con il fratello che spruzza profumo in ogni singola parte del bagno. E già, difficile la vita."

Lui sorride, e propone di iniziare così che, dopo avremmo tempo di fare due chiacchiere prima che vada.

****
"Ti prego facciamo una pausa ,il mio cervello non può raccogliere così tante informazioni in una volta ,rischia di esplodere" Mi lamento buttandomi sul letto aspettando che Dylan mi raggiunga.

"Hey, non mi permetterei mai! Va bene dai pausa sia, ma solo perché sei tu!"
All' affermazione sorridiamo entrambi , io un po' in imbarazzo.

"E così hai fratelli"

"No bhe, non è proprio così, mia mamma dopo la morte di mio padre ha sempre cercato qualcuno che stesse al suo fianco, fallendo miseramente, fino a quando ha incontrato Josh Dallas e io mi sono dovuta trasferire qui" spiego voltandomi verso Dylan il quale sorpreso.

"Oh, mi dispiace davvero per tuo padre, ma quindi ricapitolando, tu saresti la sorellastra di Cameron, giusto?"

"Bhe,si"

"E com' è come fratello?" Mi chiede sorridendo, forse aspettandosi qualche lamentela da parte mia.

"No lui..." non finisco la frase che la porta della mia camera si apre , rivelando la figura di Indi che mi sorride.

"...è arrivato" finisce Dylan un po' scocciato.

All' affermazione Cam rivoge un' occhiataccia a Dylan accorgendosi di lui.

"Ciao Indi, O'brien"

"Dallas... bene forse è meglio che vada" si rivoge a me dandomi un piccolo bacio sulla guancia.

"Ma non abbiamo finito! Magari domani dopo scuola vieni e pranzi qui almeno finiamo una volta per tutte il compito"

"Bhe, non vorrei disturbare" dice voltandosi verso Cam.

"Oh, se è per me non preoccuparti nessun disturbo" dice per poi uscire dalla stanza con un' espressione indecifrabile.

Dopo aver accompagnato Dyaln alla porta trascorro la sera sul mio letto. Scendo al piano di sotto solo per prepararmi una tazza di caffè per poi ritornare nella mia stanza.

Non sento più la voce di Indi quindi sarà uscito e Sono un po' preoccupata all' idea di stare a casa da sola.
Si, c' è anche Clay ma questo non significa che non potrebbe entrare un ladro in casa.

****
In questo momento mi ritrovo sdraiata sul pavimento . Sono caduta dal letto e sono appena le due di notte. Sento sbattere la porta di casa, mamma e Josh dormono, Clay e Cam pure e io sono qui che mi sto cagando in mano.

Vorrei andare a chiamare Cam ma poi mi prenderebbe per una fifona e io non lo sono... almeno credo.

Decido così di prendere la mazza di mio padre che tengo sempre vicino al mio letto e scendo piano le scale.

È buio, non vedo niente ma non ho alternative. Di accendere la luce non se ne parla ho troppa paura. Vedo un ombra avvicinarsi e a quel punto faccio un grosso errore.

Pov's Cam.

Sto tornando a casa dopo esser stato alla festa di Sarah.
Sono stressato ed arrabbiato, vedere O' brien nella camera di Indi con lei non so per quale stupido motivo mi ha innervosito e alla festa ho litigato con tutti persino con Matt.

Arrivato alla porta di casa la apro, per poi chiuderla alle mie spalle cercando invano di non fare rumore.

Vedo una sagoma scendere le scale, ma sarà la mia immaginazione quindi le vado in contro per andare in camera mia.

L' ombra Si fa sempre più vicina quando qualcosa mi colpisce e cado a terra sbattendo la testa sul parquet.

Pov's Anna.

Ok, credo di aver colpito il ladro non spero sia morto ma che almeno vada all' ospedale per un po', così che Cam e gli altri vedano quanto sono forte e coraggiosa.

Tremante mi avvicino all' interruttore della luce riconoscendolo.

Appena mi volto per capire se l' uomo fosse morto o meno mi accorgo di aver colpito la persona sbagliata. Cam.

In panico mi avvicino chiamando il suo nome vedendo che non risponde, mi reco verso la cucina ed afferro la brocca contenente l' acqua.

Mi avvicino cautamente alla figura sdraiata a terra e con poca accuratezza verso Tutto il liquido sulla sua faccia.

Aspetto neanche due minuti che gli tiro uno schiaffo e poi un altro, quando vedo che sta riprendendo i sensi mi fermo.

"Mi vuoi proprio morto eh" dice toccandosi la testa dolorante.

"Scusa, sono sempre stata poco curante nei gesti che faccio, forse ho esagerato con gli schiaffi mi dispiace scusa" dico per poi aiutarlo ad alzarsi.

Vado in camera e prendo una maglia per Cam visto lo stato in cui è la sua.

Quando la mette vado in cucina e prendo del ghiaccio, lo raggiungo vedendolo sdraiato sul divano.

Lo faccio alzare per farlo appoggiare sulle mie gambe, prendo la sua testa fra le mani e appoggio il ghiaccio sul punto dolorante.

Fa una smorfia avvertendo il contatto con il ghiaccio.

"Lo so, ti da fastidio ma lo devi tenerlo su per un po' se Non vuoi che ti esca un mega bernoccolo"

Lui si volta verso di me divertito
"Già tutto questo perché tu dovevi colpirmi con una mazza"

"Ti ho già chiesto scusa"

"Si, ma non ti sei fatta perdonare" dice sorridendo.

Sbuffo e quando vedo che il gonfiore sulla fronte sta passando, tolgo il ghiaccio appoggiandolo sul tavolino di fronte a noi.

Guardo Indi che chiude gli occhi, istintivamente gli lascio un bacio sulla guancia ed allungo le gambe sul tavolino per stare più comoda.

"Notte Indi"

Il Mio Fratellastro ||C.D||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora