Capitolo 1

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I raggi solari provenienti dalla finestra penetrano nella stanza da letto, facendomi dapprima socchiudere gli occhi, per poi farmeli spalancare completamente. Un'altro giorno sta per cominciare.

Se c'è una parte della giornata che preferisco, è proprio questa.

Aprire gli occhi e sapere di esserci anche quest'oggi. Tanti tendono a sottovalutarlo, altri disprezzano pure quel poco di buono che hanno nella loro vita, ma se ci pensiamo attentamente, è proprio un miracolo.

Potremmo non esserci più da un giorno all'altro, le cose che possono capitarci in questa vita sono infinite, quindi avere la consapevolezza di esserci, ogni mattina, è già un qualcosa per cui essere grati.

Godersi ogni giorno, perfino ogni attimo è fondamentale sia per noi che per chi ci sta accanto.

Ed io accanto, in questo momento, ho l'uomo della mia vita.

Mi volto a guardarlo. Richard dorme beatamente su un fianco, i capelli biondi a coprirgli gli occhi, e l'ombra di un sorriso ad incorniciargli il viso dai lineamenti perfetti.

La domenica è da sempre il giorno più bello per la nostra famiglia, perché Richard sarebbe rimasto a casa con noi.

Il suo lavoro da manager in un agenzia immobiliare richiede tempo e la sua presenza è fondamentale. È lui a coordinare l'agenzia e a gestire l'attività dei dipendenti.

Anche se il suo lavoro ci portava via un po' di tempo, e a volte lo rendeva un po' spazientito e nervoso, ero comunque fiera di lui e lo sarei stata in ogni caso.

Grazie al suo stipendio ci permettevamo uno stile di vita abbastanza agiato, anche se tutto ciò non ha importanza per me. Per quanto mi riguarda l'avrei sposato anche se fosse stato senza un soldo e come lavoro avesse fatto il falegname.

Mi ridesto dai miei pensieri e mi stiracchio cercando di fare il minimo rumore, per poi girarmi verso il comodino per controllare l'ora: 07:40.

Decido di alzarmi e andare a preparare la colazione. Dopo aver chiuso accuratamente la porta, cammino e mi fermo davanti la stanzetta di Evelyn. Spingo leggermente la porta già aperta e la trovo che dorme nel suo lettino in posizione fetale, con tutte e due le manine sotto la guancia. Mi incanto a guardarla. È bellissima. Gli occhi verdi li ha presi da me, mentre il biondo dei capelli da suo papà. Immagino già quanti ragazzi farà impazzire tra una decina di anni. Ogni volta che affronto l'argomento con Richard, per provocarlo, lui si infastidisce parecchio, dicendo che Evelyn non si fidanzerà prima dei 30 anni. Ridacchio al pensiero e richiudo attentamente la porta dirigendomi in cucina.

Preparo la ciotola, gli ingredienti e i vari utensili per fare i pancakes. Ormai è una tradizione per la famiglia Winston, ogni domenica pancakes per tutti.

Quando l'impasto è pronto faccio scaldare la padella e ci verso un po' del contenuto. Sto quasi per girare il primo pancake quando all'improvviso due mani calde e forti - che conosco molto bene - mi cingono i fianchi dolcemente. Giro la testa verso mio marito e poggio le labbra sul suo collo, in modo tutt'altro che delicato, scoccando un sonoro bacio su di esso. Mi stacco per fiondarmi direttamente sulle sue labbra decisamente molto invitanti, e lui ricambia con passione. Quando ci stacchiamo è il primo a parlare.

"Potrei abituarmi a un buongiorno del genere" Ammicca poggiandosi sul tavolo della cucina e incrociando le braccia al petto.

"Volevo portarti la colazione a letto, ma a quanto pare il mio tentativo è fallito." Dico sconsolata alzando le spalle.

Ricky non da caso a ciò che ho detto ma da un'occhiata alla padella e quando vede i pancakes sorride come un bambino.

"Tu si che sai come rendermi felice!" Esclama entusiasta.

50 days to dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora