Uno

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La storia che vi sto per raccontare inizia in un tempo molto lontano durante le guerre tra i romani e i popoli celti. Dove tutto sembrava incerto ed effimero, la vita di una sirena sembrava scritta nelle stelle.

Tutto iniziò una notte. Un gruppo di guerrieri galli solcava i mari che separavano la Gallia dalla Britannia in cerca di approvvigionamenti per la guerra.

Quella sera il dio del mare aveva scatenato un enorme tempesta vicino alle alte, bianche, scogliere britanniche.

La nave si spezzo sbattendo contro di esse, spinta dalle enormi onde. Tutti gli uomini morirono nello scontro con la scogliera, tranne un giovane guerriero, di nome Nolan, era stato sbalzato fuori dalla nave da un onda e stava lentamente affogando nel mare in tempesta.

Fu destato da un dolce canto e improvvisamente si sentì trascinare in superficie. Quando riaprì gli occhi la prima cosa che vide furono due bellissima labbra color fragola. Pensò di essere morto e che quella bellissima fanciulla con gli occhi color del mare e i lunghissimi capelli color dell'oro, con le punte rosse, fosse una dea.

Ma era ancora vivo e la fanciulla non era una dea ma una bellissima sirena che lui chiamava Merrow, che in gaelico vuol dire sirena. Poco dopo lei se ne andò lasciandolo steso lì. Non riusciva a smettere di pensare a lei, non capiva perchè una sirena lo avesse salvato invece di ucciderlo.

Nemmeno lei credeva in quello che aveva fatto, se il padre, il re del mare del nord, lo avesse scoperto l'avrebbe di certo rinchiusa nel loro palazzo, impedendogli di vederlo ancora.

Tutt i giorni si recavano nella piccola spiaggia dove si erano conosciuti. Ma il fato non li voleva far incontrare. Cominciavano a perdere le speranze, pensavano che non si sarebbero più rivisti. Passò un mese prima che i due si rincontrassero. Decisero di darsi appuntamento tutte le sere due ore prima del tramonto. Passarono i successivi quattro mesi in quella spiaggia, tenendo nascosto a tutti che si amavano. Perchè nessuna delle due famiglie avrebbe capito, avrebbero fatto di tutto per separarli. Quando erano insieme il tempo sembrava fermarsi, gli sembrava di conoscersi da sempre.

Il destino, però, continuava a giocargli dei brutti scherzi.

-Mer!- cominciò. - Dimmi?- ma Noa non sapeva come dirglielo. - Quando sorgerà la prossima luna piena dovrò tornare in Gallia, nel mio villaggio.- -Ma la luna piena sorgerà fra 5 giorni.- - Mi dispiace ma là le cose sono messe male e devo tornare per fare quello per cui sono stato allevato. Combattere.- -Non potrò raggiungerti là, è troppo lontano dal mio castello.- si salutarono con un bacio che gli lasciò un amaro in bocca.

Mer pensò tutta la notte ad un modo per poter stare con lui. La vita di Noa era così breve che voleva passare più tempo possibile con lui. Le sirene vivono migliaia di anni, quasi immortali, mentre gli umani a malapena un secolo. Così decise di sacrificare la sua vita per passare quel poco tempo che gli restava con lui.

Decise di rubare l'oggetto più prezioso che il padre possedesse, il Cuore dell' Oceano. Un bellissimo cristallo sfaccettato, dei colori del mare, a forma di cuore che permette alle sirene di trasformare la coda in gambe umane a piacimento e senza vincoli.

Noa fu sorpreso di vederla seduta su una roccia fuori dall'acqua, e con due bellissime paia di gambe, non credeva hai suoi occhi. Anche perchè lei era completamente nuda. Aveva la pelle color del latte e le labbra leggermente viola per il freddo. Come sempre, l'unica cosa che la copriva erano i capelli mossi lunghi fin sotto il sedere, spesso bagnati, ma ora erano perfettamente asciutti, e totalmente color del grano. Io suoi capelli cambiavano colore con la luce, alcune radiazioni luminose non arrivano in profondità facendo diventare i suoi capelli rossi

Noa si tolse la casacca e la pose a Mer. Le cadeva addosso come un mini abito, diremmo ora.

-Sei bellissima.- - Grazie.- Disse con un leggero sorriso che le illuminò gli occhi. Era la prima volta che lo vedeva senza casacca. In quel periodo l'acqua era troppo fredda per lui. Nolan era un bellissimo ragazzo, più bello di tutti gli altri umani che avesse visto, anche se rispecchiava appieno le caratteristiche del suo popolo. Era molto alto, con spalle larghe e robuste, e forti braccia. Due bellissimi occhi chiari, più chiari del cielo, aveva i capelli castano chiaro leggermente ramati, che gli incorniciavano il viso.

Quando Mer cercò di mettersi in pedi le gambe le cedettero, era come una bambina, che imparava a camminare. Noa la prese al volo, e la strinse a se. -Non è facile per noi, è come camminare sui coralli appuntiti.- -Io avrei detto sui carboni ardenti.- disse Noa mentre la prendeva imbraccio. -Non so cosa sia più doloroso.- disse Mer. 

Le sirene hanno una conoscenza smisurata del mondo, questo aveva fatto naufragare miglia di uomini. La sapienza che contenevano i loro canti, e che gli uomini non potevano capire.

-Dove mi porti?- chiese lei. -In uno dei posti più belli che conosco, in cima alla scogliera.- Noa la caricò sulle spalle. Si muoveva come se lei non pesasse niente. Ma le sirene non erano piccole. Mer con la coda era quasi alta come lui, si le gambe erano più corte rispetto alla coda ma il suo corpo manteneva la stessa massa, il che significava che pesava quasi settanta chili, all'incirca, anche se aveva solo 16 anni, la stessa età di Noa.

Da in cima la scogliera Mer vedeva il modo in un modo diverso, più bello. Quella sera il tramonto sembrò arrivare prima. Noa la riportò in acqua il prima possibile ma il sole era già tramontato, Mer aveva poco tempo per tornare a casa prima che il padre cominciasse a cercarla.

Spero che questo primo capitolo vi piaccia. Mi scuso se ci sono errori ma wattpad mi da alcuni problemi.



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