Sette

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La differenza d'età ci forniva un ottima copertura. Ci spacciavamo per madre e figlia. Ci davamo forza a vicenda.

Io aveva vissuto tante vite e tanti amori. Mer aveva vissuto tante vite e ma un solo un amore. Questo la distruggeva.

Col tempo mi raccontò tutta la storia. Per noi non furono anni facili. I cacciatori non accettavano il fatto che due sirene gli fossero scappate.

Ci davano una caccia spietata costringendoci a spostarci più spesso del necessario. Non bastava cambiare identità dovevamo anche cercare di cambiare aspetto, e non bastava cambiare colore di capelli. Mer aveva capelli lunghissimi, le arrivavano alle ginocchia, che non passavano di certo inosservati. Decise di tagliarli a metà schiena.

Ormai io avevo accettato la mia vita, ma Mer non si arrendeva, qualcosa le diceva che Noa era ancora vivo. La vedevo guardarsi continuamente intorno, diceva che aveva paura dei cacciatori, ma io sapevo benissimo che in realtà stava cercando lui.

Il suo corpo cominciava a mostrare i segni che qualcosa non andava. Avvolte si svegliava nel cuore della notte perchè non riusciva a respirare. Oppure le apparivano squame sulle gambe. Ogni cosa era un chiaro sintomo della lontananza dal mare. Erano quasi duemila anni che non si ritrasformava, questo la stava logorando dall'interno.

-Mer i tuoi sintomi sono chiari,se non ti ritrasformi al più presto rischi di morire.- -Lor sai benissimo che non posso avvicinarmi all'acqua, se lo facessi potrebbero trovarmi i cacciatori, o peggio mio padre.- -Mer non capisci, mia madre ha detto le stesse cose, ed ora è morta.-

in quasi ottant'anni non avevamo mai litigato in questo modo. Mer aveva paura e io non potevo capire cosa provasse.

Il fatto che metà del mio sangue fosse umano mi permetteva di vivere senza problemi in entrambi i mondi.

Nell'estate del 2018 Mer decise di frequentare l'università.

A settembre ci trasferimmo vicino alla facoltà che aveva scelto. L'università si trovava in una città portuale, in un certo senso mi dava sollievo avere il mare vicino, poteva essere una buona cosa. Anche se significava più cacciatori di lacrime a cui stare attenti.

Ma non pensavo sarebbero successe così tante cose in poco tempo.

Mer aveva iniziato le lezioni da un paio di settimane, un giorno tornò a casa con uno sbrilluccichio negli occhi.

-Che è successo?- le chiesi.- L'ho visto!- mi disse. -Chi?- -Nolan.- -Cosa?- -Lo so sembra incredibile. Ma sono sicura che fosse lui.- Non ci credeva nemmeno lei. -Dove lo hai visto?- - Era nella mia stessa aula, durante la lezione.- -Ci hai parlato?- -No purtroppo.- -Perchè?- -Non ho fatto in tempo, l'ho visto solo alla fine della lezione, il tempo di capire che era lui, se ne era già andato. Sparito.- la felicità stava lasciando il posto alla malinconia. -Spero di rivederlo domani.- Ma quella settimana non lo rivide.

Cominciava a pensare di aver avuto le allucinazioni.

Finalmente eccolo lì, davanti a lei, l'uomo che amava da secoli. Non era un allucinazione, era reale. Quando anche lui la vide voleva solo stringerla tra le sue bracia e baciarla. Si trattennero entrambi. Si avvicinarono. -Ciao.- disse Noa. -Ciao.- rispose Mer. Non credevano ai loro occhi.

Decisero saltare la lezione,volevano stare un po insieme.

Noa aveva preso un appartamento vicino alla facoltà.

Appena entrarono nella sua stanza l'istinto prese il sopravvento. Si lasciarono andare in un bacio che entrambi desideravano da settantotto anni.

-Che fine hai fatto in questi anni?- gli chiese Mer. - Mi avevano detto che eri morto.- -Lo so. Lo credevano tutti. Ed era meglio così.- -Perchè?- -Volevo disertare. Quella guerra era sbagliata. In Germania ne avevo scoperto la vera causa. Poi mi mandarono in missione e io ne approfittai per scappare. Appena mi allontanai bombardarono la zona in cui si trovava il mio gruppo. Ho cercato di tornare da te. Ci ho messo cinque anni ad arrivare sul confine. Fui arruolato in diversi battaglioni e rinchiuso in carcere. Quando, finalmente, la guerra finì dovetti procurarmi un passaporto per poter tornare. E quando ci riuscì, tornai alla fattoria ma te ne eri andata.- -Si. Quando ci hanno detto che eri stato dichiarato disperso non potevo restare in quella casa. Così ho preso le nostre cose e me ne sono andata. Il destino mi ha fatto incontrare Lor. La conoscevo da quando ero piccola. Viveva con me, poi è sparita all'improvviso. Dopo di che ho cominciato vagare per l'oceano e così ho incontrato te.-

Si guardarono negli occhi, si accarezzavano, ma ancora non ci credevano. Decisero di non tornare in facoltà. Vennero a casa nostra e passarono tutto il giorno qui.

Quando hai davanti millenni di vita pensi che ottanta anni siano effimeri. Ma possono succedere tante cose in un anno figuriamoci in quasi un secolo.

-Sono felice di conoscerti finalmente. Io sono Lorena.- -Piacere mio. Io sono Nolan.-

Durante la cena ci conoscemmo. -Come mai hai scelto questa università?- gli chiesi. -Non lo so. Qualcosa mi ha portato qui, avevo un po' di soldi da parte, così ho deciso di frequentare il corso che mi ispirava di più. Mer mi ha detto che hai solo cinque anni più di noi?- -Si solo che mio padre era umano e quindi ho smesso di crescere a vent'anni invece che a quindici, e invecchio il doppio del tempo. Mentre voi mostrate un anno ogni cinquecento io uno ogni duecentocinquanta circa. È una cosa comune nei mezzo sangue.-

Parlammo del più e del meno, scherzando e ridendo. Dopo cena Noa se ne andò. -Te ne devi proprio andare?- gli chiese malinconica Mer. -Si. Vivo in un appartamento con altri studenti, se non mi vedono tornare si preoccuperanno.- Noala salutò con un bacio.

Mer continuava ad aver paura che fosse solo un sogno.

All'inizio non fu facile, erano cambiati molto negli ultimi tempi. Dovevano rimparare a conoscersi. Decisero di ricominciare da capo, con più calma questa volta. C'erano tante cose che non si erano detti, sopratutto Mer, che aveva passato un brutto periodo, e non era ancora pronta a parlarne. Ci misero parecchio a riprendere la loro vecchia vita. L'ostacolo maggiore erano le crisi di Mer. Cercava di tenerle nascoste a Noa , ma era sempre più difficile.

Dopo un mese di "sorrisini", durante le lezioni all'università, resero pubblico il fatto che stavano insieme, dissero che si conoscevano da quando erano piccoli. 

A Thousand Years With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora