Sei

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Non poteva far altro che sedersi sulla riva e sentire l'acqua sfiorargli la pelle. Quanto gli mancava, ma, se si fosse ritrasformata il padre l'avrebbe scoperto immediatamente e riportata negli abissi. Rischiava, solo avvicinandosi all'acqua, ma il suono delle onde le chiariva i pensieri.

La vera minaccia che aveva ignorato fin ora, erano i cacciatori di lacrime.

Ogni sirena è consapevole del potere intriso nelle lacrime. Negli abissi le lacrime si sciolgono nell'acqua portando solo effetti positivi. Ma in superficie gli usi che se ne possono fare sono infiniti. Mer aveva visto con i suoi occhi il potere delle sue lacrime, più di una volta.

L'uso della magia era sempre più raro e sottovalutava la minaccia.

Il mare aveva sbloccato l'immenso dolore che provava. Le lacrime cominciarono a rigarle il volto brillando sotto la luce della luna crescente.

Un uomo le si avvicino. -Mio padre diceva sempre che le lacrime sono troppo preziose per essere sprecate. - disse.

Mer capì subito chi era, ma troppo tardi. Cinque uomini alti e muscolosi l'avevano circondata. Due l'afferrarono mentre il primo estrasse una boccettina dalla tasca, raccolse la lacrima che gli stava scivolando sulla guancia, la diresse verso la luce della luna e disse. -lacrime di dolore. Belle. Caricatela sulla nave insieme all'alta.- Alla luce della luna le lacrime brillavano come diamanti. Ogni lacrima aveva un colore particolare che rappresentava i sentimenti che racchiudeva, dando a ognuna una particolare caratteristica.

Mer pensava che la sua vita fosse finita. Sapeva bene come i cacciatori ottenessero le lacrime. Da quel momento non gli sarebbe importato più niente, si sarebbe lasciata morire.

Sulla nave fece un incontro inaspettato.

Fu in quel momento che la nostra vita prese una svolta inaspettata. Dopo millenni ci rincontrammo. Portando un briciolo di speranza l'una nella vita dell'altra.

-Principessa?- Fu tutto quello che riuscì a dire - Si. Ma ora mi chiamano Mer.- mi rispose. -Sono Lorena, ti ricordi?- le dissi. -Lor? Che ti è successo?- -Sono successe tante cose.- -Sei sparita e sei...- -Dovevo. E si sembro molto più grande di te.- -Perchè?- -Me ne sono dovuta andare perchè sono una mezzo sangue. Mia madre si era innamorata di un umano. Però ha deciso di tornare infondo nell'abisso per darmi una vita migliore,mio padre era un marinaio, ma non ho mai scoperto chi fosse. Ho smesso di crescere a vent'anni. Tuo padre l'ha notato subito e a minacciato mia madre così siamo fuggite subito. Mi è dispiaciuto tantissimo non poterti salutare. Ma tu che ci facevi in superficie?- -Anche a me sono successe tante cose. Dopo che te ne se sei andata il palazzo è diventato soffocante. Mio padre mi stava sempre col fiato sul collo, ricordandomi continuamente le mie responsabilità, così cominciai ad andarmene a zonzo per l'oceano, adoravo andare vicino la costa, una notte vidi una nave naufragare e ho salvato un ragazzo. Mi sono innamorata di lui così ho rubato il cuore dell'oceano e sono fuggita sulla terra con lui. Ho traversato i secoli e tutta l'Europa con lui. La guerra me lo ha portato via. Ho cercato di stare il più possibile lontano dall'acqua per non farmi trovare da mio padre. Ma non ho resistito, avevo bisogno di pensare e sentivo il forte richiamo del mare. Così sono finita qui.- -Hai passato secoli con lui?- -Già. Poi ti spiegherò. Ma questo non è il posto giusto. Dobbiamo pensare a come andarcene da qui. - Mer aveva il coltello di Noa nascosto nella schiena. Tagliò le corde con cui erano legate e lo usò per forzare la serratura della cella. Quando uscimmo trovammo solo due uomini di guardia, per Mer fu facile stenderli, erano secoli che Noa le insegnava a difendersi.

Fuggimmo lontano dal mare lontano da tutto.

Scusate il ritardo.

A Thousand Years With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora