Otto

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Noa aveva cominciato a passare qualche alcune notti con Mer.

Mer voleva tenere nascosto il più possibile, a Noa, quello che era successo, sapeva che lui si sarebbe sentito in colpa per tutto. Ma la cosa era inevitabile. Nolan passava sempre più tempo con Mer, che cercava di nasconderei segni sempre più evidenti, ma cominciava a sospettare.

Arrivò l'inevitabile, e Mer non pote fare niente per nasconderlo. Quella notte ebbe l'attacco più forte. Improvvisamente smise di respirare. Ringrazio ancora ogni giorno per il fatto che ci fosse Noa con noi. Appena gli spiegai cosa le stava succedendo la prese in braccio e la portò in bagno, la mise nella vasca, e mentre scorreva l'acqua, le tolse i vestiti. Più l'acqua aumentava più il suo respiro tornava normale e le squame che gli erano apparse sulle gambe scomparvero. Aveva pensato che l'acqua delle condutture sarebbe bastata a lenire i sintomi, e aveva pienamente ragione.

Appena si riprese li lasciai soli. Ma li sentì discutere.

-Perchè non me l'ho hai detto?- -Nolan mi dispiace non sapevo come dirtelo.- -É stato orribile quando mi sono accorto che non respiravi. Per fortuna Lor mi ha spiegato tutto, e velocemente. Se non ci fossi stato, come avresti fatto?- -Mi dispiace avrei dovuto dirtelo fin dall'inizio, ma non sapevo come.- -Mer sono tuo marito, puoi dirmi tutto. Abbiamo giurato, davanti al cielo e al mare, di amarci e sostenerci per l'eternità.- -Hai ragione Noa. Avevo paura che ti sentissi incolpa. Non avrei mai dovuto nascondertelo, questi ultimi ottant'anni sono stati i più difficili della mia vita.- -Allora perchè non mi racconti tutto dal principio.-

Lì sentì tornare nella loro camera mentre Mer cominciava a raccontare. -Un paio di mesi dopo la tua partenza ho scoperto ...- Mer fece un respiro profondo, sapeva che quello che stava per dire gli avrebbe spezzato il cuore. -... ho scoperto di essere incinta.- -Cosa?- Noa era sconvolto. -Quando sono venuti alla fattoria a dirci che eri stato dichiarato morto, il mio cuore si è spezzato. Così ho deciso di andarmene per proteggere l'unica cosa che mi restava di te. Appena realizzai che non ti avrei più rivisto ho sentito una pugnalata nello stomaco. Il dolore fu così forte che mi fece cadere a terra. Alcuni soldati di ronda mi videro e mi accompagnarono nell'ospedale allestito in paese. Lì un dottore mi visitò. Mi disse...- le parole le si fermavano in gola,era troppo doloroso. -... disse che avevo perso il bambino.- Mer non riuscì a trattenere le lacrime. Noa la strinse a se più forte che poteva. La lascio, le prese il viso tra le mani, le asciugo le lacrime, che le rigavano le guance, e gli diede un tenero bacio pieno d'amore. - Ehi, è tutto passato, ora ci sono io con te.- disse tornando a stringerla. -Ho paura che riaccada .- -Cosa te lo fa pensare.- -Il fatto che sia già successo.- -Spiegati.- Noa era confuso. - Ho paura che sia successo in passato. Mi è già capitato di provare lo stesso dolore, ma meno intenso.- -E quindi pensi che non riusciremo ad avere figli in futuro?- -Non lo so.- Noa era visibilmente sconvolto. -Non ti preoccupare amore, non smetteremo mai di provarci.- aggiunse Mer.

Quella sera non riuscirono a dormire. Il fatto positivo e che si erano ritrovati. Si raccontarono le piccole cose accadute durante gli anni. Mer confesso che alcuni ragazzi ci provarono con lei, naturalmente, infondo è una sirena chi poteva resistergli, ma niente di più. Anche alcune ragazze ci avevano provato con Noa, sopratutto nell'ultimo decennio, ma nessuna era come Mer. In primis perchè era l'unica che avesse mai amato e poi perchè le sirene sono capaci di farti provare cose che non si dimenticano facilmente. Nessun uomo è capace di dimenticare la prima volta con una sirena, per alcuni diventa una specie di dipendenza.

Dopo quella notte Noa decise di trasferirsi da noi. Era preoccupato per la salute di Mer, ed era più che comprensibile, continuava a stare male ed avere attacchi sempre più frequenti, per fortuna tutti abbastanza leggeri, però capitava spesso che Noa dovesse bagnarli la pelle con una spugna umida. Io e Noa le dicevamo che era meglio correre qualche rischio e andare al mare per ritrasformarsi. Avrebbe risolto la cosa, momentaneamente, ma Mer continuava a essere contraria.

Noa passava le notti insonne per paura che potesse succederle qualcosa. Per fortuna lui ha sempre dormito poco. Diceva che non riusciva proprio a dormire. Ma cominciava a mostrare segni di cedimento anche lui.

Come se non bastasse agli attacchi si aggiunsero gli incubi. Mer continuava a sognare che degli uomini la strappavano dalle braccia di Noa.

Ma Noa aveva la senzazione che Mer nascondesse qualcosa.

Mer mi raccontò tutto il sogno mentre Noa faceva la doccia, per non farsi sentire.

-Continuo a sognarlo. Mi trascinano via mentre la lama lo trafigge.- -Perchè non glielodici?- -È già preoccupato così. Non voglio dargli altri pensieri.- -Avevi promesso di dirmi tutto.- Noa era alle nostre spalle, ed era molto arrabbiato. -Noa ...- Mer non sapeva cosa dire non lo aveva mai visto così. -Non dire niente.- si diresse verso la loro camera. Merlo seguì preoccupata. Noa prese il suo borsone e lo appoggiò sul letto, cominciò a prendere i suoi vestiti dall'armadio. -che stai facendo?- -Me ne vado.- -Perchè?- -Non c'è la faccio a stare conte. Ti amo. Ma non sopporto più le tue bugie.- 

A Thousand Years With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora