Capitolo 37

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Pov's Jorge
Ci giriamo e vediamo che a chiamarmi è stato il preside. Ok,adesso si che sono in un mare di guai.
Io: s-si?
Cerco di non far vedere la paura di essere di nuovo espulso oppure di avere una sospensione.
Preside: può venire con me nel mio ufficio?
Io: ecco ora avrei.....lezione.
Preside: non fa nulla,la giustificherò io.
Io: allora ok. Ci vediamo dopo ragazzi,a dopo amore.
Tini: a dopo.
Il preside inizia a camminare,mi stacco dalla mia ragazza e lo seguo. Arriviamo nel suo ufficio,mi siedo in una delle due sedie e il preside si mette nella sua poltrona al lato opposto al mio.
Io: di cosa voleva parlarmi?
Preside: della rissa che c'è stata fra lei e il signor Lanzani.
Io: ah.....ecco io posso spiegare.
Preside: l'ha ascolto.
Io: allora, Peter stava maltrattando la mia ragazza,così ho deciso di aiutarla e siccome lui non voleva mollare la presa ho iniziato a prenderlo a pugni. Lui ha risposto e così.....siamo finiti per fare una rissa.
Preside: quindi tutto questo per la sua ragazza?
Io: certo. La amo e non l'avrei lasciata nelle sue mani.
Sospiro e mi passo una mano nel mio ciuffo la quale lo scombina ancora di più.
Preside: vada in classe e faccia venire qui Lanzani.
Io: certo,arrivederci.
Preside: arrivederla.
Mi alzo, mi avvicino alla porta,esco e mi dirigo in classe.

Arrivato davanti la porta,sospiro, busso e sento un "avanti" da parte della professoressa. Apro la porta, e la prof mi guarda con curiosità.
Io: ehm.....scusi il ritardo prof. ma mi aveva chiamato il preside.
Prof: come mai?
Io: le posso spiegare dopo?
Prof: certo. Adesso vada a sedersi.
Io: In verità ho una cosa da dire a Lanzani da parte del preside.
Prof: vada pure.
Chiudo la porta alle mie spalle,mi avvicino al banco di Lanzani e quest'ultimo alza il capo con fare scocciato.
Lanzani: che vuoi?
Io: senti non farmi arrabbiare e poi ti vuole il preside idiota.
Mi allontano e mi vado a sedere accanto alla mia ragazza.
Tini: tutto apposto amore?
Io: si tranquilla piccola.
Le sorrido e inizio a stare attento alla lezione.

Dopo 5 ore.....

Pov's Martina
Finalmente le cinque noiosissime ore di scuola sono finite.
Adesso siamo tutti fuori dalla scuola e ci stiamo dirigendo a casa mia perchè Mercedes ha avuto la "splendida" idea di mangiare da me e di passare l'intero pomeriggio insieme.
Stiamo camminando tranquilli scherzando e ridendo fino a quando al mio ragazzo squilla il cellulare.
Yoyi: pronto?.....ah Ciao mamma.....si certo.....no Cande sta venendo a casa di Tini.....ok ciao. Sorellina,la mamma ti vuole a casa per le cinque del pomeriggio.
Cande: perchè?
Yoyi: dice che la devi aiutare a cucinare.
Cande: uff.....e va bene.
Io: ti secca così tanto?
Cande: non immagini quanto, ma non per la mamma ma perchè ogni volta che deve cucinare e chiede aiuto facciamo mille cose.

Scoppiamo tutti a ridere finché Jorge non guarda davanti a sé e si mette davanti a me.
Xxx: è tutta colpa tua!!!!
Dalla voce capisco che è Peter e stringo ancora di più la sua mano nella quale trovo rifugio. Quel rifugio che mi tiene sempre stretta a se e mi protegge a costo della sua vita.
Yoyi: ma di che stai parlando?
I ragazzi prendono per mano le ragazze le quali sembrano terrorizzate dallo sguardo di Peter.
Sento i suoi passi avvicinarsi e così indietreggio facendo indietreggiare pure il mio ragazzo. Leva la sua mano dalla mia e avanza verso Peter il quale sembra volerlo uccidere.
Peter: sono stato espulso. Sei un cretino Blanco!
Yoyi: non è colpa mia se fai l'idiota.
Peter: questa me la paghi.
Jorge gira la testa verso di me e mi fa cenno di andarmene dopodiché ritorna a guardare Peter. Io però non lo ascolto e rimango a guardarli mentre Peter alza il braccio a mezz'aria ma qualcuno lo ferma prima che possa colpire il mio ragazzo. Peter si gira e vedo che è stato proprio mio fratello a fermarlo.
Fran: adesso basta! Mi hai rotto. Sta mattina te lo fatta passare ma questa volta ci penso io a te.
Peter: che paura.
Fran: dovresti.
Mio fratello lo sta proprio minacciando con lo sguardo e se gli sguardi potrebbero uccidere Peter sarebbe già morto.
Fran: non ti permetterò di rovinare la vita di mia sorella e dei suoi amici. Quindi adesso tu vieni con me e la finiamo qui. Chiaro?
Peter: e se io non voglio? Che mi fai?
Mio fratello si avvicina ancora di più a Peter il quale non lo teme nemmeno un pò.
Fran: in questo preciso instante non ti conviene minacciarmi. A meno chè tu non voglia morire. Adesso comincia a camminare dritto e appena vedo che guardi mia sorella sei sotto una macchina.

Peter comincia a camminare a sguardo chino e mi passa accanto senza guardarmi mentre Francisco mi fa l'occhiolino. Lo fermo dal polso e lui si ferma.
Io: stai attento.
Fran: tranquilla.
Mi bacia la fronte e continua a seguire Lanzani.

Appena siamo arrivati a casa ci siamo messi a scherzare,ridere e giocare come se tutto quello che è successo poche ore fa non fosse mai successo.

Sono le sei del pomeriggio e i ragazzi sono già tornati a casa. Io sono qui in salotto a guardarmi la televisione anche se non credo che stia seguendo una sola parola di quello che stanno dicendo. Ho il pensiero per mio fratello non è ancora tornato e ho paura. Accanto a me si siede il mio ragazzo il quale mi abbraccia e lo stringo a me.
Yoyi: ritornerà.
Ci stacchiamo e gli sorrido perchè le sue parole non potrebbero essere più che vere. Lui ritornerà. La serratura scatta e mio fratello fa capolino nel salotto con il suo fantastico sorriso come sempre.
Fran: ho interrotto qualcosa?
Io: Frannn!!!!
Gli salto addosso e lo abbraccio con tutta me stessa. Mi è mancato tantissimo e ho avuto così tanta paura per lui.
Io: come stai?
Scendo dalle sue braccia e lo guardo sorridendo.
Fran: io bene, Peter un pò meno. Jorge tranquillo non ti darà più fastidio.
Yoyi: grazie Fran. Non dovevi.
Fran: figurati. Quello è solo un cretino.
Mamma: a tavolaaa!!!!!

Ci dirigiamo verso la cucina,ci sediamo e iniziamo a mangiare parlando di tutto e di più.

Finito di cenare salgo in camera,mi metto il pigiama e sono già sotto le coperte aspettando Jorge e il suo bacio della buonanotte. Dopo poco sento bussare e senza aspettare risposta entra direttamente trovando me e il mio sorriso al quale lui ricambia.
Yoyi: ehi.
Io: ehi.
Si avvicina,si siede al mio fianco e inizia ad accarezzare i capelli.
Yoyi: sei bellissima.
Io: ti amo.
Yoyi: anch'io tanto.
Mi bacia e subito chiede accesso al quale non gli viene negato. Questo bacio è diverso dagli altri,è cose stesse prendendo tutte le cose che sono successe oggi e le stesse nascondendo oppure le stesse direttamente cancellando dai nostri pensieri. Questo bacio mi fa capire quanto mi ama e allo stesso modo glielo Sto facendo capire io. Lo amo così tanto che a volte ho paura di ciò che provo,però poi ci penso e mi spunta un sorriso che non posso fare scomparire. In questo bacio ci siamo solo io e lui. Tutto il resto è fuori,in questo momento non ci appartiene perchè ci siamo semplicemente IO E LUI.... ci siamo solo NOI.
Ci stacchiamo con il sorriso sulle labbra e le nostre fronti unite.
Yoyi: adesso è meglio che vada.
Io: si è meglio che vai.
Mi lascia un bacio a stampo ed esce facendomi l'occhiolino.
Mi mordo il labbro inferiore pensando a come possa vivere senza il mio principe azzurro e con questo pensiero lascio un'altro giorno e ne lascio venire un'altro ancora. Pronta per la prossima avventura. Per ora mi concedo di riposarmi e di aspettare una nuova alba.

Angolo Autrice
Ciao a tutti,scusate l'assenza ma alla fine ecco qui il capitolo. Spero che vi sia piaciuto e vorrei saperlo tramite i vostri commenti belli o brutti che siano. Vi voglio bene e ci vediamo al prossimo capitolo. Baci Francy😘

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