Capitolo 38

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Pov's Jorge
La sveglia inizia a suonare perciò mi alzo,prendo i vestiti puliti (una maglietta e dei jeans con le adidas) e vado in bagno. Mi faccio una doccia velocissima,mi asciugo,mi vesto e torno in camera a prendere cellulare e zaino. Scendo le scale,entro in cucina e saluto tutti. Mi siedo e inizio a fare colazione.
Tini: amore io sono pronta andiamo?
Io: si piccola arrivo.
Salutiamo tutti e iniziamo a incamminarci per la scuola. Mentre camminiamo,non so come ma finiamo per parliamo dei nostri sogni.
Tini: a me mi piacerebbe diventare una cantante. A te?
Io: stessa cosa. Sono sicuro che diventerai una bravissima cantate e soprattutto sarai la migliore.
Mi sorride e mi lascia un dolce bacio nella guancia.
Tini: grazie amore mio.
Io: prego piccola.

Arriviamo davanti la scuola e subito cerchiamo i  nostri amici che troviamo poco dopo vicino all'ingresso.
Io: buongiorno.
Ragazzi: giorno Yoyi, giorno Tini.
Tini: ciao a tutti.
Mentre le ragazze si mettono a parlare tra di loro io faccio segnale ai ragazzi di allontanarsi da loro.
Diego: che succede amico?
Io: ecco tra poco è il compleanno di Tini e vorrei farle una festa a sorpresa e vorrei pure farle un'anello come tipo di regalo.
Rugg: anello di proposta di matrimonio?
Io: no, è ancora presto. Ma di fidanzamento.
Facu: ma noi che dovremmo fare?
Io: mi dovreste aiutare a organizzare. Insomma, non posso fare tutto da solo. E ovviamente ci serve pure l'aiuto delle ragazze.
Facu: d'accordo. Io ci sto.
Rugg: anch'io.
Diego: anch'io.
Xabi: ci sono pure io.
Io: grazie ragazzi.

Torniamo dalle ragazze giusto in tempo per l'inizio delle lezioni.
Entriamo dentro l'edificio e ci dirigiamo verso gli armadietti per poi andare in classe. A prima ora abbiamo storia dell'arte,quindi ci sediamo e attendiamo che il prof entra e inizia la lezione. Nel frattempo mi metto a parlare con i ragazzi della festa a sorpresa e siamo d'accordo sul fatto che la festa dovrebbe essere in un ristorante.
Io: io avevo anche pensato ad un hotel a 5 stelle da affittare per quella serata. Ovviamente dovremmo mettere insieme i soldi.
Rugg: mi sembra un'ottima idea. Ma alle ragazze glielo hai detto?
Io: non ancora,sono sempre con Martina. Aspetterò il momento giusto.

Il professore entra in classe seguito da Lanzani che mi lancia un'occhiata fulminea alla quale io rispondo allo stesso modo.

La lezione inizia e cerco di stare attento anche se non faccio altro che pensare al tipo di anello che potrei fare a Tini. Ho pensato a diversi tipi di anelli e non so quale decidere.
Perchè lei merita un'anello semplice ma al tempo stesso speciale.

Prof: per favore signorino Blanco può fare un riepilogo della lezione?
Io: eh? I-io?
Prof: si lei.
Deglutisco,guardo il foglio del mio quaderno bianco e guardo quello della mia ragazza pieno di appunti.
Mi mordo il labbro inferiore e vedo che la mia ragazza mi guarda preoccupata.
Io: ecco.....
Prof: Blanco le devo fare una nota?
Io: cosa?? No!!
Prof: non è la prima volta che la vedo distratta. Nel suo mondo!!! E non alzi più il tono di voce con me!!!!!
Io: bhe, se sono distratto ci sarà un motivo,no?
Prof: ritiri quello che ha detto. SUBITO!!!!
Io: mai!!!!
Prof: in presidenza immediatamente!!!!
Mentre mi alzo,il professore scrive una cosa nel registro e sono sicuro che sia una bellissima nota. Uffa!!!!! Questa proprio non ci voleva.
Prof: l'accompagno.
Io: conosco la strada grazie.
Esco dalla classe,sbatto la porta e mi incammino verso la presidenza.
Busso e sento un "avanti" dall'altra parte. Apro la porta e mi ritrovo lo sguardo del preside addosso.
Preside: Blanco. Non mi aspettavo una sua visita.
Io: sorpresa!!!!
Mi siedo davanti a lui e mi guardo attorno.
Guardo tutto come se fosse la prima volta anche se conosco questa stanza come le mie stanze.
Preside: allora, cosa la porta qui?
Io: il professore d'arte mi ha detto di venire solo perchè ero distratto.
Preside: è come mai lo era?
Io: fatti miei. Comunque stavo dicendo che mi ha mandato qui solo perchè ero distratto ma non può pretendere che stia tre ore consecutive attento.
Preside: mi porti il suo quaderno di storia dell'arte.
Io: si.
Mi alzo,esco e mi dirigo verso la mia aula.
Arrivo davanti la porta,busso e senza attendere risposta entro.
Prof: Blanco. Che le ha detto il preside?
Io: sapesse.
Mi avvicino al mio banco,prendo il quaderno e lascio un bacio nella guancia alla mia ragazza che mi sorride.
Prof: Blanco queste cose di coppia fuori dalla scuola.
Mi avvicino alla cattedra,sbatto le mani sopra e vedo tutti sussultare.
Io: lei mi può dire quello che vuole ma non queste cose. Perchè quella è la mia ragazza e non credo che lei non abbia fatto queste cose con sua moglie quando eravate fidanzati. Quindi mi faccia il piacere di stare zitto!! Grazie. Ora con il suo permesso andrei in presidenza.
Riprendo il quaderno,esco dalla classe e mi riincammino per andare dal preside.
Entro,poggio il quaderno sul tavolo e mi siedo.
Il preside lo guarda attentamente. Pagina per pagina,lettera per lettera.
Preside: non vedo cosa ci sia di così tragico da addirittura mandarla qui.
Io: è quello che mi domando pure io.
Preside: venga, andiamo in classe.
Ci alziamo,usciamo dall'ufficio e ritorniamo in classe. Il preside bussa, aspetta il "avanti" e alla fine entra.
La classe si alza in piedi e il capo dell'istituto gli fa segno di potersi sedere.
Si rimettono composti,il preside si avvicina alla cattedra e io gli sto dietro.
Preside: professore Ferrari,ho guardato il quaderno del signorino Blanco e non vedo nulla di tragico da addirittura mandarla qui.
Prof: signor Preside con tutto il rispetto,ma il signorino non sta mai attento.
Io: ma poi mi faccio dare gli appunti.
Prof: e la lezione? Come la sa se non sta attento?
Io: c'è la mia ragazza,mia sorella o i miei amici che me la spiegano.
Preside: non mi sembra una cosa così grave professore. Perchè come ha ben sentito poi se la fa spiegare la lezione.
Prof: ma.....ma.....
Il professore cerca di dire qualcosa ma il preside gli dice che la questione si chiude lì e così mi vado a sedere con un sorriso trionfante seguito da quello della mia ragazza.
Tini: se lo è meritato quel professore.
Mi sussurra con un sorriso vincente e con uno sguardo fiero di me.
Io: già,non ne potevo più.
Prof: silenzio!!!!

Mentre il professore riinizia a spiegare suona la campana e così ognuno di noi esce dall'aula per poter finalmente tornare a casa.

Usciti dall'edificio ognuno di noi (a coppia) va per la sua strada e camminiamo mano nella mano.
Tini: sei stato davvero coraggioso oggi.
Io: grazie,ma non ci voleva niente. E poi prima o poi si doveva rimettere al suo posto questo professore.
Tini: hai ragione.
Io: adesso basta parlare di scuola o di altro. Anzi me lo dai un bacio?
Mi sorride e mi stampa un bellissimo bacio nelle labbra che ricambio facendolo diventare qualcosa di più.
Chiedo accesso alle sue labbra che non viene negato e da lì inizia una danza delle nostre lingue che si cercano,si trovano e non si lasciano.

Appena ci stacchiamo,ci sorridiamo e ci continuiamo a guardare negli occhi. Gli lascio un leggero bacio nel naso e lei mi abbraccia forte.
Tini: ti amo.
Io: anche io tanto.

Pov's Martina
Dopo la nostra breve "pausa",
ricominciamo a camminare con le nostre dita intrecciate godendoci il silenzio che ci avvolge.
Arriviamo a casa e andiamo direttamente in cucina, dove troviamo mia madre intenta a cucinare la pasta con il salmone.
Papà e Fran tornano a casa e così iniziamo a mangiare,ridere e scherzare.
Papà: Jorge,tu cosa farai finiti gli studi?
Yoyi: ancora non ci ho pensato bene. Ma credo che troverò un lavoro qui in zona. Come mai questa domanda?
Papà: perchè ho saputo che da me cercano un segretario che sappia cantare, ballare eccetera. Così ho pensato che potevi essere interessato.
Yoyi: cosa?? Ma sarebbe fantastico Ale,grazie!!
Papà: figurati. Sapevo che ti sarebbe piaciuto.

Sorrido per il fantastico rapporto che hanno il mio ragazzo e mio padre e sono molto fiera di quest'amicizia che hanno. All'inizio mio padre lo vedeva come un nemico,ma dopo aver visto che Jorge stava quasi per farsi uccidere per me ha cambiato totalmente idea. Perchè si sa i padri sono sempre gelosi delle figlie femmine.

Finiamo di mangiare e io e Jorge saliamo in camera mia per fare i compiti. Ci sediamo e iniziamo a studiare storia dell'arte.
Yoyi: amore?
Alzo lo sguardo e vedo il mio ragazzo con la matita tra le mani che mi guarda preoccupato.
Io: dimmi piccolo.
Sospira e cerca di evitare il mio sguardo spostandolo da una parte all'altra.
Yoyi: secondo te verrò di nuovo bocciato?
Abbassa lo sguardo e "gioca" con la matita.
Io: non lo so.....amore mancano ancora tre mesi alla fine dell'anno.
Yoyi: e che ho paura di deludere di nuovo i miei. Insomma,è vero oggi ho tenuto testa a un professore ma con quel atteggiamento il prof avrà una scusa per mettermi due in condotta.
Lo vedo sospirare,posare il libro e alzarsi avvicinandosi alla finestra. Mi alzo,mi avvicino a lui e gli metto una mano nella spalla.
Io: vedrai che quest'anno verrai promosso. Non deluderai i tuoi genitori e tutto andrà alla grande.
Yoyi: sai c'è una cosa che non ti ho mai detto. Quando ero in terza media, avevo tutti i voti dieci,non ero un genio ma me la cavavo. Un giorno nel compito di matematica ho preso quattro. Da lì in poi i miei mi hanno sempre mandato al doposcuola ed era raro che uscivamo. I miei mi ripetevano sempre che era colpa mia se non uscivamo e che oramai dovevo farci l'abitudine.

Sospira ancora una volta e guarda davanti a sé come se il ricordo fosse vivido nella sua mente.
Io: come mai avevi preso quattro?
Yoyi: per una volta volevo provare cosa significava "non studiare". Ma ho capito che ho fatto una stupidata.

Lo faccio girare verso di me e lo bacio con tutta la forza che ho in corpo e lui non fa passare nemmeno due secondi che ricambia.
Ci stacchiamo e lo abbraccio fortissimo sentendo il battito del suo cuore che va a ritmo con il mio.
Io: mi dispiace tanto,vedrai che questa volta andrà tutto bene.

Ora che ci penso se i suoi genitori hanno fatto così soltanto per un quattro non oso immaginare cosa è successo quando hanno scoperto che doveva rifare il quinto anno. Rimaniamo così per un bel pò dopodiché ritorniamo a studiare.

Angolo Autrice
Ciao a tutti ragazzi e ragazze. Scusate l'assenza ma con la scuola non è facile trovare del tempo. Adesso ecco a voi un nuovo capitolo,spero che vi piaccia e se volete mettete pure una stellina. Ci vediamo al prossimo capitolo. Baci Francy😘

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