Capitolo 2

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You will be mine

Svegliandomi non lo ritrovai nella stanza , mi alzai e notai con piacere che il dolore alla testa era passato  .. e adesso cosa dovevo fare io lì? Sospirai , avevo passato  la notte a convincermi di cercare di cambiare e fare ciò che mi verrà chiesto lo farò per Rosalinde , solo per lei.
Mi guardai intorno e cercai di sistemare la stanza giusto per passare il tempo , dopo due ore di lui nessuna traccia , mi stavo veramente annoiando , lanciai uno sguardo verso la vasca  enorme posta dall'altra parte della stanza ... da quanto tempo non mi facevo un bagno? Sapevo benissimo che non avrei dovuto toccare niente senza permesso  ma avevo veramente bisogno di un bagno e inoltre dubito che qualcuno lo verra mai a sapere ..
Gettai il vestito per terra e mi immersi  completamente nella vasca , l 'acqua era calda e rilassante , cominciai a pensare  a mia sorella , alle parole di mia madre che da piccola mi erano sembrate superflue ed inutili ma che ora sono la mia filosofia di vita ,stranamente   mi venivano in mente solo ricordi felici ...
Mi distesi completamente e chiusi gli occhi godendomi completamente quel momento di pace..
- che stai facendo ? - disse una voce roca risvegliandomi , lui era lì con le braccia incrociate ad osservarmi , sembrava arrabbiato. ..
Cercai di elaborare una risposta mentale per quanto sentissi il mio orgoglio pungere da qualche parte dentro di me , cercai di fare un lungo respiro. Ricorda Isabelle sei una schiava comportati da tale.
- padrone. . Mi scusi io avevo bisogno di un bagno e così ..
- non importa hai finito ? - chiese brusco
- ss..si..-
Uno strano sorriso comparve sul suo volto
- bene allora puoi uscire -  disse in tono divertito finalmente capì dove volesse arrivare cominciai a morsicchiarmi nervosamente il labbro inferiore indecisa sul da farsi  e adesso?
Avrei voluto uccilderlo in quel momentoa ovviamente cercai di trattenere i miei scatti d'ira  tuttavia non mossi dalla vasca
- mi hai sentito schiava alzati ! - disse di nuovo arrabbiato , Sospirai e decisi di alzarmi per due motivi il primo e mia sorella ,secondo ce solamente una cosa che riesce a spaventarmi più della morte , il dolore e qualcosa nei suoi occhi mi diceva che lui era capace di provocarmene parecchio
- allora?!- questa volta il suo tono di voce era decisamente alto
- si - dissi alzandomi infine , i suoi occhi verdi percorssero ogni singola parte del mio corpo nudo cercai di ignorare il suo sguardo , uscì dall'acqua e mi diressi velocemente verso i vestiti  ma lui mi fermo tenendomi per i fianchi e facendo combaciare i nostri corpi ,
-   hai usato la vasca del tuo padrone senza permesso non credi che dovresti trovare un modo per farti perdonare ?-   un improvviso brivido mi percorse la schiena  , probabilmente dovevo immaginarmelo dovevo capire che tutto questo sarebbe successo , che lui avrebbe cercato di avere il mio corpo infondo servivo a quello no?
Ma non potevo sopportarlo , no già essere una schiava era difficile da accettare ma io sono sono una Wilson e non sarò mai la puttana personale di nessuno,mai.
Allora perché in quel momento il mio cuore ha cominciato a battere più del dovuto , perché non trovavo fastidiosa la sua vicinanza? Cancellai immediatamente quei pensieri ,  era solo un nemico , un mostro , suo padre ha distrutto la mia famiglia .. questo lo devo sempre tenere a mente.
- sei così bella - disse cominciando a lasciarmi dei baci sul collo , cercai di allontanarlo con un gesto brusco
- voglio vestirmi!-
- tu vuoi? - chiese accigliato , ok Isabelle mantieni la calma
- padrone potrei rivestirmi?- chiesi cercando di sembrare più docile possibile
Lui scoppio letteralmente a ridire , che cosa ci trovava di divertente in tutto questo?
Gli mandai uno sguardo pieno di odio e smise subito
- smettila di guardarmi così! - disse tornando serio , avrei voluto controbattere ma non ero sicuramente nelle condizioni di farlo quindi mi limitai ad abbassare lo sguardo con la speranza che mi lasciasse.
Dopo avermi squadrato un ultima volta lasciò la presa
- non ti abituare a troppi privilegi schiava - mi sussurrò al orecchio prima di allontanarsi , andò a stendersi sul letto ed io ebbi il tempo di rivestirmi .
- in cucina dovrebbero aver già finito di preparare il pranzo , vai e portamelo-
Disse secco qualche minuto dopo
- si padrone - dissi senza però evitare di usare un tono di voce decisamente acido.
Uscì dalla stanza , bene e adesso dovevo solo trovare "la cucina " ma quel posto era un labirinto dovetti fare tre rampe di scale e controllare ogni singola sala prima di trovarla , entrai e notai che c'erano parecchie persone cominciai a guardarmi intorno spaesata
-posso aiutarla signorina - chiese una voce femminile alle mie spalle , doveva avere la mia età o essere poco più grande , rimasi abbagliata dalla sua bellezza ,portava i lunghi capelli neri  sciolti  e i suoi occhi erano di una stupenda tonalità di indaco.
- oh.. sì mi servirebbe il pranzo del..principe- mi sorrise
- tu devi essere Isabelle - come faceva a conoscere il mio nome?
Quasi mi avesse letto nella mente rispose
-sai qui le voci circolano in fretta - disse imbarazzata
- comunque io sono Alison piacere - disse gentilmente , ricambiai il suo sorriso
- piacere mio ora devo andare , ci si vede - dissi salutandola
-aspetta -
- Sì?-
- stai dimenticando il piatto -
- oh scusa - afferai il vassoio e andai spedita in camera , aprì la porta , Harry stava dormendo mi soffermai a fissarlo per qualche secondo era veramente bello , la camicia bianca era ancora bagnata a causa del contatto di prima con il mio corpo , lasciava trasparire i suoi lineamenti perfetti mentre i numerosi ricci gli cadevano sulla fronte .
Continuai a fissarlo mentre avanzavo con il vassoio e non si sa come inciampai facendo cadere tutto per terra , lui aprì gli occhi di scatto.
- ma che hai combinato ? - chiese seccato
- mi dispiace ora raccolgo tutto - dissi chinandomi per terra a raccogliere quel disastro ma la verità era che non sapevo proprio dove mettere le mani e finì solo per fare più casino di prima
- ma ti hanno proprio viziato eh ? Non riesci neanche a fare le cose più elementari -
- non sono l'unica a quanto pare - dissi acida indicando le sue mani che cercavano inutilmente di abbottonare la camicia , il suo sguardo si fece più cupo al mio commento
- ma io non devo ancora fare lo schiavo , quindi invece di giudicare cose che non ti riguardano vieni ad aiutarmi e non usare più quel tono, lascia quella roba lì ci penserà qualcun'altro -
Sospirai per calmarmi
- Sì padrone -
Mi alzai e andai a sistemarli la camicia al mio tocco sul suo viso comparve di nuovo un sorriso perverso. .
- curioso. . -
Alzai gli occhi verso di lui con fare interrogativo
- Ti stai comportando veramente bene ... cioè da come parlavi ieri avrei scommesso che sarebbe stato più difficile cosa ti è successo hai capito qual'è il tuo posto schiava? - pronunciò l'ultima parola con disprezzo e fece scivolare una mano sul mio sedere , lo odiavo stavo facendo tutto questo per mia sorella ma ora lui cosa stava cercando di fare ? Di provocarmi. .voleva che io reagissi perché ? Per poi potermi punire ? Era sadico forse ? Bene perché probabilmente io ero masochista nonostante avessi capito le sue intenzioni non volevo anzi non potevo non risponderli , lo fissai negli occhi nel modo che tanto odiava
- sai una cosa "Harry".. io posso chiamarti padrone , posso fare quello che mi chiedi senza controbattere , posso fingermi insicura e titubante davanti a te ma..non pensare mai,mai che io ti appartenga o cose del genere perché devi sapere che in me ci sarà sempre una scintilla , una parte di me che non riuscirai mai a controllare che prima o poi ti si rivolgerà contro , sono Isabelle Wilson e per quanto tu e tuo padre vi sforzate a continuare questo giochino niente e nessuno riuscirà a farmi dimenticare chi sono o quanto valgo -
Dissi con estrema determinazione senza mai distogliere il mio sguardo dal suo , sapevo che non dovevo gurdarlo , chiamarlo per nome o usare quel tono con lui ma in quel momento il mio orgoglio prevaleva su tutto .
I suoi occhi divennero di fuoco e il sorriso scomparve dalle sue labbra  si avvicinò nervosamente a me e mi spinse con violenza contro la parete
- scommettiamo piccola? Scomettiamo invece che riuscirò a spegnere anche quella scintilla ? Che tu dipenderai completamente da me ? Scomettiamo che mi supplicherai di farti mia ? - pronunciò l'ultima frase con estrema malizia , sentivo il sangue ribollirmi nelle vene e quella cos'era una sfida ?
- Stronzo - sputai acida a pochi centimetri dal suo viso
- come mi hai chiamato ? - lasciò cadere pesantemente la mano sul mio viso
- puttana -
Disse usando lo stesso tono che avevo usato io .
Finalmente riuscì a calmarmi e a riprendere a respirare.
Lui sospirò e si allontanò da me
- cosa credi che succederebbe se ti rivolgessi a me in quel modo davanti a mio padre o altri ? Cosa credi che sarebbe successo se qualcun'altro fosse stato il tuo padrone e tu ti rivolgessi a lui in quel modo? -
Chiese con estrema calma  e adesso cosa stava cercando di dirmi
- cosa?- chiesi confusa
- niente. . Quanti anni hai ? - e adesso cosa c'entrava?
- quindici -
-cosa?! - chiese quasi cadendo dal letto e adesso che gli prendeva?

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