Capitolo 6

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- no.. Isabelle penso che tu ti sia persa di nuovo,la stanza di Louis non è certo vicino alle cucine - sembrava arrabbiato ma non riuscivo a capire se era perché avevo mentito o perché ero con Louis. .
Rimasi a fissarlo in silenzio
- allora non dici più niente?-
- non mi sono persa. .ci sono andata di mia spontanea volontà - dissi tanto per dire qualcosa
- ma non mi dire? E vuoi spiegarmi gentilmente che cosa ci facevi in stanza con quello? -
- io..niente era l'unica persona che conoscevo qui quindi ho pensato. .-
- di poter fare come ti pare come sempre giusto? -
- no..io volevo solo-
- è successo qualcosa tra di voi? -
Chiese bruscamente
- no.. noi non -
- mi stai mentendo -disse stringendo un pugno
- ha importanza ? -
- sai  qual'è la cosa che più odio al mondo? Quando qualcuno si prende ciò che è mio e tu Isabelle Wilson sei mia e nessuno che non sia io ti può avere -
Un brivido mi percorse la schiena , vorrei tanto dire che il fatto che parlasse di me come un oggetto non mi ferisse ma non sarebbe vero.
- ho capito -
- se scopro che lui ti ha toccata o se succede qualcosa tra di voi ..qualsiasi cosa saranno guai -
Mi limitai ad annuire .
- brava ... non voglio farti del male se non mi fai arrabbiare potremmo anche andare d'accordo noi due - disse accarezzandomi la guancia proprio nel punto in cui mi aveva colpito prima, sentivo il cuore accelerare di nuovo quella maledetta vicinanza ..
- bisogna trovarti qualcosa di nuovo da mettere..- disse guardando il mio vestito .
- ora devo andare ..non uscire da questa stanza - disse minaccioso prima di andarsene.
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Saranno passate più di tre ore volevo mantenere la promessa fatta a Louis e cercare di non mettermi nei guai ma ero veramente stanca di stare chiusa lì dentro cominciai ad elaborare mentalmente l'idea di uscire quando la porta si aprì, entrò una ragazza di circa diciotto anni , il suo portamento e il suo abbigliamento lasciavano intendere che era una nobile ma non era tutto..se non avessi conosciuto Alison probabilmente direi di non aver mai visto una persona così  bella , portava i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia , i suoi occhi verdi non si staccarano dai miei neanche un secondo sembrava che mi stesse studiando, un inspiegabile tensione alleggiava nell'aria
- ehm.. il principe Harry ? - disse quando finalmente decise di proferire parola
- non lo so.. è uscito qualche ora fa -
- e tu sei..-
- la sua schiava - odiavo quella parola con tutta me stessa ma non riuscivo a trovare un altro termine per descrivere la situazione ..era così che stavano le cose in fondo.
Lei prese a morsicchiarsi nervosamente il labbro inferiore
- capisco - disse freddamente
- Isabelle giusto? - mi limitai ad annuire
- hai una certa fama qui il che mi porta a pormi una domanda. .-
- cioè ? - chiesi irritata non mi piaceva tutto quel giro di parole ..
- Isabelle .. ci sono ordini del tuo padrone ai quali non obbediresti mai ? -
Finalmente capì la situazione in cui mi trovavo, ma come ho fatto a non capirlo prima? Una bellissima nobile  che si presenta in camera di Harry e si irrigidisce non appena le dico chi sono .. a quel punto anche l'interpretazione della sua domanda non fu difficile era chiaro cosa mi stava chiedendo.
- Sì - mi limitai a dire fissandola negli occhi ci eravamo capite , potevo sopportare molte cose infondo .. tutta questa storia della schiava la potevo sopportare ma quello no.. non sarò mai la puttana di nessuno per quanto possano essere tragiche le  conseguenze.
Lei Annuì soddisfatta
- tu invece chi sei? -chiesi senza temere di essere troppo impertinente
- comunque io sono Demetria, la sua fidanzata-
disse porgendomi la mano, proprio come sospettavo. .
- potremmo diventare amiche noi due - disse senza un filo di emozione, non c'era niente di amichevole nel suo atteggiamento.
Onestamente quella ragazza non mi piaceva sembrava tenere un tipico atteggiamento di superiorità che molto spesso le giovani aristocratiche avevano , forse un tempo anche io sono stata così pensai,ma no decisamente no , nostra madre fin da piccole aveva insegnato a me e mia sorella che chi eri non dipendeva da che famiglia provenivi che le cose potevano cambiare da un momento all'altro. . E aveva ragione tuttavia eravamo cresciute in un contesto sociale in cui era difficile non coltivare un innata passione per le cose materiali e lo sviluppo di un fervente orgoglio.
Quindi il suo atteggiamento non mi era nuovo ma comunque non riuscivo a non trovarlo insopportabile.
Mi guardava accigliata probabilmente aspettando una risposta
-perché vorreste essere mia amica? -
Lei sorrise leggermente
- le mie ragioni non ti dovrebbero interessare alla fine penso che ne trarremo vantaggio entrambe - sembrava che mi stesse proponendo un alleanza più che un'amicizia..
Aveva ragione sapevo benissimo che un'amicizia con una nobile mi sarebbe stata utile in futuro ma la domanda era lei cosa ci avrebbe guadagnato ? Sicuramente non lo stava facendo perché le stavo simpatica dato che mi stava uccidendo con lo sguardo. .ma allora cosa voleva?
- sentì se non vuoi va bene lo stesso neanche tu mi piaci.- disse acida, bene il messaggio le era arrivato.
- mi dispiace solo per te ..non deve essere bello vivere in tutto questo -
- sopravivverò - risposi con lo stesso tono
- forse le Wilson ci sono abituate - rispose con una scintilla di malignità negli occhi sapevo benissimo a cosa si stava riferendo.
- attenta a come parli Demetria. - dissi scandendo ogni sillaba del suo nome con disprezzo, stava insultando chiaramente la mia famiglia e questo non lo potevo accettare.
- è perché dovrei sei solo una schiava - rispose d'impulso , affondai le unghie nel palmo della mano con la speranza di controllare la mia reazione ..insomma per evitare di ucciderla o peggio darle la soddisfazione di vedermi piangere, lei se ne accorse e mi guardo negli occhi
- scusa ..non volevo mi sono lasciata prendere troppo la mano - disse dispiaciuta aspettando una risposta che non arrivò
- va bene me ne vado..se arriva Harry digli che sono passata a trovarlo per favore - disse andandosene.
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Per un secondo ho pensato che le sue scuse fossero sincere sembrava veramente dispiaciuta ..sarà veramente così?
I miei pensieri furono interrotti quando sentì la porta aprirsi , lui entrò più sorridente di prima e andò a sedersi ignorandomi completamente
- spogliati - disse all'improvviso , paralizzando ogni parte del mio corpo..non riuscivo neanche a rispondere per la sorpresa .
-cosa? - chiesi irritata
-  ti ho detto di Spogliarti - scandì di nuovo con pacatezza
- ma..-
- mi stai disobbedendo di nuovo -
- non voglio farlo - dissi sul punto di piangere
- devi- disse freddo avvicinandosi a me e stringendomi a lui
- per favore no- dissi scoppiando totalmente in lacrime questa volta , lui sospirò e fece una smorfia , si  diresse arrabbiato verso il letto e prese una scatola che prima non avevo notato e me la porse o meglio me la scaravento addosso.
- volevo solo dirti di metterti questo ,devo anche girarmi per caso ? -chiese irritato
- Sì - dissi guardandolo negli occhi,credevo si sarebbe arrabbiato invece si limitò a sbuffare e girarsi.
Aprì la scatola e ne scoprì il contenuto , un bellissimo abito celeste , il colore non mi convinceva molto ma sembrava comodo e allo stesso tempo elegantissimo , era bello non c'erano dubbi ne possedevo molti un tempo,  sapevo quanto valevano quindo mi pareva ovvio chiedermi perché me lo avesse preso? Ero solo una schiava no?vorrà qualcosa in cambio?
Rievocai alla mente le parole di Demetria e un brivido mi percorse la schiena.
Indossai l'abito e mi girai verso di lui
- stupenda - disse avvicinandosi a me e scostandomi una ciocca di capelli
- Grazie - dissi imbarazzata , feci un passo indietro per distanziare i nostri corpi ma lui si riavvicinò a me
- c'è qualcosa che dobbiamo finire ricordi- disse a un soffio dalle mie labbra
No.. di nuovo no.., quella strana energia che mi  attraversava il corpo ogni volta che lui si avvicinava a me non tardò ad arrivare.
Fece scivolare le labbra sul mio collo e cominciò a premere leggermente , il suo giochetto fu interrotto quando qualcuno busso alla porta ,Sospirai di sollievo mentre lui andava ad aprire piuttosto arrabbiato
- sire..vostro padre ha bisogno di parlarvi con urgenza - disse l'uomo alla porta
- arrivo..- disse richiudendola
Mi guardò e fece una smorfia
- a quanto pare dobbiamo rimandare di nuovo. .-
Oh ma che peccato ! Mi limitai ad annuire, lui fece per uscire
- padrone. .-
- si..-
- posso andare nelle cucine ?-
- come mai? -chiese con sospetto
- c'è una mia amica che vorrei salutare -
Lui sospirò e mi sorrise
-certo immagino sia noioso stare qui dentro tutto il giorno ..ma quello che ho detto ieri su Louis rimane-
-Sì me lo ricordo - dissi irritata ma non potevo non essere felice. .finalmente avrei potuto uscire e rivedere Alison e chissà magari anche Louis.
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- ehy Alison - Dissi avvicinandomi a lei
- Ciao.- disse con uno strano tono, aveva gli occhi arrossati probabilmente aveva pianto forse è successo qualcosa a suo fratello o a sua madre. .
- tutto bene ? -chiesi preoccupata
- Sì sto bene -disse freddamente evitando il mio sguardo e continuando a lavorare
- hai bisogno di qualcosa ? -
- sei arrabbiata con me ?-
Lei si sospirò e una lacrima le rigo il viso ma la asciugò subito e tirò fuori uno dei suoi bellissimi sorrisi
- ma no.. infondo non è colpa tua tu non mi hai fatto niente è tutta colpa mia , mia è del mio carattere di merda come lo chiama sempre mio fratello - disse abbracciandomi onestamente non capivo il senso del suo discorso ne il motivo perché stesse piangendo ma pensai che ricambiare il suo abbraccio fosse la cosa migliore al momento.
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- dove sta andando la mia piccola ? -mi sussurrò qualcuno all'orecchio non appena lasciai le cucine , mi girai sapendo benissimo chi era desiderando solo di rivedere quei stupendi occhi azzurri che popolavano la mia mente da giorni ormai.
- Louis - dissi abbracciandolo
- come va ? -
- me la cavo - risposi sorridendo
- non possiamo stare qui- dissi dopo un po' sciogliendo l'abbraccio
-perché no?-
- lui..non vuole che ci vediamo - il sorriso sulle sue labbra scomparve come ogni volta che nominavo Harry
- capisco , tranquilla mi inventerò qualcosa io ,niente mi impedirà di vedere la mia piccola - disse baciandomi la guancia , io arrossì leggermente mi ero affezionata tanto a quel ragazzo ..troppo.
- santo dio - disse all'improvviso
- cosa c'è ? -
- sembri un angelo con quel vestito -
Gli diedi un colpetto sulla spalla
- smettila mi fai arrossire -
- era proprio quello che volevo fare -
- ora però vai piccola non vorrei metterti nei guai - disse baciandomi la guancia, possibile che bastava un bacio sulla guancia da parte sua per farmi stare in paradiso?
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Harry's pov

-cosa ? -
- Harry non cominciare ti prego - disse mio padre serio
- quel tipo è viscido - dissi con disgusto non riuscivo a trovare un modo migliore per descrivere quel uomo , in teoria non mi aveva mai fatto niente ma solo vederlo mi irritava.
- il tipo viscido di cui parli è il miglior alleato che possiamo farci in guerra -
- ma.. -
-niente ma..cerca di ragionare , basta con i tuoi atteggiamenti infantili.  Neanche Louis ha fatto tutte queste storie -
Eccoci di nuovo la stessa storia. ..
-ma cosa c'entra Lui in tutto questo?  Io sono il principe , Louis no! Cerche decisioni le dovrei prendere io! -
-basta - disse lui alzando la voce
- le decisioni qui le prendo io e io dico che ospiteremo Amlinton per la sua permanenza qui e tu dovrai comportarti in modo esemplare , il caso è chiuso. -
- puoi andare - disse indicandomi la porta
Oh anche tu puoi andare caro papà , puoi benissimo andare a quel paese  .
Lasciai la stanza sbattendo la porta , non sarei mai riuscito a capire cosa ci fosse nella testa di mio padre. .
Poi Louis che ovviamente ancora una volta doveva rivelarsi più saggio di me, mi sembra giusto no?
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Demetria's pov
Mi dispiaceva quello che era successo  prima con quella ragazza , anche se il suo atteggiamento mi irritava incredibilmente.
Comunque mi dispiaceva ,sentivo di aver esagerato, se qualcuno insultasse la mia famiglia penso che non ne uscirebbe vivo quindi credo che la sua reazione fosse maledettamente matura .
Comunque aveva cominciato lei non le avevo fatto niente non c'era bisogno di essere così ostili, odiavo le persone ostili forse perché solitamente tutti evitavano di esserlo con me , quella ragazza invece era dotata di un incredibile impertinenza.
Forse me la stavo tanto prendendo con lei quando in realtà il problema era un altro, Harry.
Mi aveva promesso che non avrebbe più avuto una schiava , che non avrebbe più toccato nessuna ragazza che non fossi io e invece eccola lì, bellissima come non lo era mai stata nessun'altra prima di lei , Isabelle, anche il suo nome era stupendo.
Ma ovviamente a lui non poteva interessare di meno se il suo atteggiamento mi feriva o altro , che importanza aveva? Tanto alla fine sarei stata costretta a sposarlo comunque no? No perché io ci tenevo veramente a lui.
Ma infondo non era neanche colpa sua, era colpa dei nostri genitori che ci avevano predestinato a tutto ciò senza neanche preoccuparsi di chiederci cosa ne pensavamo , poco importava cosa provassimo le cose sarebbero andate così.
Per me in realtà non era poi chissà quale tragedia perché come ho già detto ci tengo ad Harry , lui invece sembra sempre distante con me , ogni bacio sembrava forzato, ogni parola superflua .
Stavo percorrendo i corridori con la speranza di incontrare Harry quando incrociai due occhi color caramello che non riuscivo a smettere di guardare ...erano magnetici , mi mancava il respiro solo a fissarli , continuai a farlo ..almeno finché il proprietario di quei occhi così magnetici non mi passo accanto trafiggendomi la spalla e continuando a camminare, ma come si permetteva ?

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