Magic, Coldplay
Le parole di Isa mi rimbombano in testa. Lei mi guarda, in attesa di una risposta, o forse no. Siamo fermi sotto un mandorlo in fiore, occhi negli occhi. Lei accenna un sorriso.
"Ora, o mi baci o te ne vai, di solito è così che funziona.."
Le sue parole e la sua espressione mi fanno sorridere. Mi passo una mano tra i capelli, senza smettere di guardarla. Lei mi fissa curiosa, come per dire "testa di cazzo, che aspetti?! Baciami.."
Ed io, infatti, non aspetto un secondo di più. Le prendo il viso tra le mani e poggio le mie labbra sulle sue. Hanno tutto un altro sapore rispetto a quella sera in discoteca. La bacio delicatamente per poi, a ritmo del mio cuore, accelerare quel bacio che vorrei potesse non finire mai. Non riesco a smettere. Come se fosse droga. Lei mi abbraccia forte.
Ci sediamo ai piedi del mandarlo, con la sua schiena sul mio petto. La riempio di baci e mi sento così dannatamente smielato.
"Sono troppo romantico?", le chiedo, quasi insicuro se le faccia piacere o meno.
Lei scuote la testa ed io mi rassereno.
Perchè, sai, cara Gin, io romantico non lo sono mai stato. Ogni volta usciva così tanto il lato peggiore di me che a sentirmi stronzo c'avevo fatto quasi l'abitudine. Perché, sai, cara Gin, se fossi stata un'altra, ci avrei messo due secondi a scaraventarti sul letto della mia mansarda e dopo due ore dirti un grande "ciao, è stato un piacere!". E invece no. Perché io domani avrò voglia di vederti e dopo domani pure. Senza "scaraventarti" sul letto della mia mansarda. Avrò voglia di vederti perché nei tuoi occhi io trovo un equilibrio. Lascerò a casa lo stronzo che è in me, semmai esista, e ti darò la parte migliore di me. Il letto, la mansarda e le lenzuola verranno dopo. Perché con te voglio rispettare i tempi, io che di tempi non ne ho rispettati mai. Frenerò le mie voglie, andrò contro me stesso, ma il nostro non sarà mai soltanto sesso. Io vorrei che il nostro fosse amore, ed ancora non è il momento. Saprò aspettare, promesso. Non ti chiedo nemmeno di farmi salire da te e mi sta bene che tu non lo faccia. Hai quasi paura, quasi ti scusi, quasi ti senti in colpa. E, invece, no, mia cara Gin. Tu devi sapere che é tutto ok.
"So bene che non è il momento, Gin. E questo non significa che io non voglia passare la notte insieme a te, perché, credimi, non so cosa stia riuscendo a trattenermi in questo momento per evitare di saltarti addosso. Ma stavolta voglio aspettare perché con te vorrei rischiare e far l'amore, perché l'amore l'ho fatto solo una volta e quella sensazione ha tutto un altro sapore. Io vorrei fare l'amore con te e alla fine dirti che ti amo, vedi un po' come sto messo!"
È diventata tutta rossa, sorride.
"Allora, a domani.."
Poggia le sue labbra sulle mie ed io sento terribilmente caldo.
"Scendi, per favore, altrimenti non resisto più.."
La seguo con lo sguardo sino al portone. Si volta per l'ultima volta. Poi entra.
Mi manca già.Mi fermo da Thomas prima di tornare a casa.
Non mi dà nemmeno il tempo di varcare l'uscio della porta.
"Vi siete mandati a fanculo o vi siete baciati?", mi chiede curioso, senza girarci intorno.
Rido e chiudo la porta alle mie spalle.
Thomas mi fissa e credo che dalla mia espressione abbia già capito tutto.
"Se la fai soffrire ti ammazzo!"
È serio, lo so. Ma so anche che è felice.
Mi dà una pacca sulle spalle e mi abbraccia.
"Cuginetto..", mi dice prendendomi in giro.
"Lo so che avresti preferito un futuro avvocato o medico per lei, uno con i capelli leccati dalla vacca e occhialino rotondo, che studia tutto il giorno, che la tratta da principessa e che non trasgredisce mai le regole. Che non beve, che non fuma, che non dice parolacce e che non combina mai cazzate. Al posto di uno che, invece, è pieno di difetti, che la scuola vorrebbe lasciarla da tempo, che ama trasgredire, che fa di tutto per apparire e che insegue un sogno che, a detta di molti, è quasi irrealizzabile."
Thomas scuote la testa.
"A Damià, no sfigato insomma! Te dico solo na cosa. Per lei voglio qualcuno che le salvi la vita, proprio come tu hai fatto con me. Perché da quando sei entrato a far parte della mia di vita, tutto è grandioso. Ho smesso di vendere conigli immaginari per i corridoi della scuola, ho vinto la mia paura di sorridere per via dell'apparecchio, ho iniziato a sentirmi un gran figo con le unghie smaltate, la pelliccia con le piume e i mocassini super vintage. Ma soprattutto ho iniziato a inseguire un sogno e, adesso, grazie a te, ci credo."
Thomas non mi aveva mai detto queste cose. E nemmeno io gli ho mai detto che lui, Vic ed Ethan, la vita, l'hanno salvata a me.
Perchè, cari miei adorati Maneskin, siete arrivati nel periodo più buio della mia vita. Quando non sapevo nemmeno più quale fosse il mio colore preferito. E, invece, dal quel momento, dalla prima prova nel covo da sfigati dei Maneskin, avete dipinto un arcobaleno che ha poi perennemente colorato la mia vita. È vero, sono rimasto il solito gran testa di cazzo. Ma voi mi avete voluto e accettato per quello che sono. Non avete mai voluto cambiarmi. Avete accettato persino i miei difetti, che normalmente sono difficilissimi da accettare. Anzi li avete amati, forse più di quanto li amo io. Ed io vi amo. Profondamente. Immensamente.Isa mi ha chiesto di portarla a vedere le stelle. Lì, in quel posto magico. Non me lo sono fatto ripetere due volte. É la prima volta che la rivedo dopo quel famosissimo pomeriggio e non vedo l'ora. E capisco che anche lei non vede l'ora perché è la prima volta che passo a prendere una ragazza e lei non si fa attendere. Anzi. È già pronta, davanti la porta, ed è bellissima. Mi sorride e mi corre incontro. Sale in macchina e si avvicina.
"Ciao Gin.."
Mi accarezza il volto, quasi come per assicurarsi che io sia reale. La bacio dolcemente.
"Mi sei mancato, sai?"
Le sorrido e la ribacio.
Poggio la mia mano sulla sua mentre guido. L'ho spesso visto fare nei film, ho sempre pensato fosse una cosa fighissima e mi è venuta voglia di trovare quella che possa meritarsi questo gesto. Gin, per esempio, se lo merita. Lei si merita di bere dalla mia stessa bottiglia di birra. Si merita la mia coperta leopardata sulle spalle. Si merita il mio cappello bordeaux che mi frega sempre. Si merita la mia felpa con i pappagalli. Si merita, persino, le mie cuffiette. Che non ho mai condiviso con nessuno. Si merita tutto quello che non ho mai condiviso con nessuno.Guarda le stelle ed io guardo lei. È sempre la solita storia. Ecco. Lei merita di essere guardata più delle stelle. E ciò mi sconvolge immensamente.
"Con chi hai fatto l'amore per la prima volta?"
Mi chiede improvvisamente, senza smettere di guardare il cielo.
Non mi aspettavo questa domanda.
"Una certa Giorgia della classe accanto, non mi ricordo di preciso. Era più grande di me ed eravamo ad una festa."
"Non intendevo questo."
La guardo curioso.
"L'amore, Dem."
Deglutisco, appena capisco ciò che vuole dire.
"Si chiama Silvia, credo sia lei. Non so se sia stato amore ma con lei è stato diverso rispetto alle altre. Ci siamo voluti bene."
"E poi?"
"La verità è che non ci siamo mai capiti e abbiamo fatto in fretta a mandare tutto a puttane."
"Ci pensi mai?"
Le sorrido.
"No, tirava fuori la parte peggiore di me."
Isa non dice nulla.
"Perché mi hai chiesto questo?"
Stringe le spalle.
"Così, voglio capire un po' di te.."
"E tu, invece? Chi è quell' Alex della scalinata?"
"Un grandissimo stronzo!"
Sorride e poi riprende a parlare.
"Mi ha tradito con una delle mie migliori amiche."
Si fa seria ripensando a quella storia.
"Se non vuoi parlarne, va bene lo stesso."
Mi sorride, ha gli occhi un po' lucidi.
"È che io, in questo momento, qui, con te, mi sento al sicuro. Sento che posso parlare di tutto e non aver paura di niente."
Le dò un bacio in fronte e la circondo in un abbraccio.
"Non c'è molto da dire, in realtà. Stavamo insieme da poco ma mi piaceva da tanto. Dopo un anno li ho scoperti insieme e da quel momento li ho cancellati entrambi dalla mia vita. Poi sono venuta qui e quindi tutto è stato più semplice."
"Non ti manca mai Verona?"
"A voglia! Più che altro mi manca quello che ho lasciato. La mia famiglia, in primis. Non sai quanto. E poi Chiara. Lei è la mia migliore amica e lo sarà per sempre."Io ed Isa parliamo tantissimo, facciamo le quattro di notte senza nemmeno rendercene conto.
Ci rivedremo dopo domani, per la nostra serata in un locale di Roma. Ci sarà anche Emanuele e ciò mi preoccupa, ho già avvisato Isa. Fortunatamente ci sarà anche mio fratello, starà con lei e quindi ciò mi rende un po' più tranquillo.
Guidare con Isa accanto è bellissimo. Perché con lei voglio ascoltare la musica mentre guido, una canzone di quelle sdolcinate da dedicare ad una ragazza, poggiare la mano sulla sua gamba senza imbarazzarmi e distrarmi ogni tanto solo per guardarla.
Ed è bellissimo.

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Gin Lemon e Liquirizia
FanfictionDamiano David è il ragazzo più particolare che io abbia mai conosciuto. È un figo da paura, e questo non c'è bisogno che lo dica io, lui lo sa benissimo. Ogni cosa gli sta da dio, persino quella pelliccia leopardata che mi ruba sempre e che a me fa...