Prologo

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Una lacrima mi rigò il volto, silenzio intorno a me; poi di nuovo buio. Silenzio. <<Non parlare Betty va tutto bene! Non avere paura ci sono qua io ma tu ora fai silenzio!>> Annuì nel buio più totale, mi accovacciai sul gelido pavimento in attesa di un qualcosa  che non tardò a rivelarsi, uno sparo risuonò nella stanza poi un altro e un altro ancora << Scappa! Non fermarti! Ti voglio bene!>>.
Corsi via.
Mi svegliai di colpo, tremavo. Soltanto un altro incubo. Erano le 4:50 il collegio avvolto da un sinistro alone di mistero mi circondava, sicuramente tutti stavano dormendo, tutti eccetto me. Tastando il comodino trovai la bajour, la accesi. Una luce illuminava fioca la stanza dalle candide pareti come al solito in disordine. Presi il mio libro e cominciai a leggere, così, tanto per fuggire un pò da quella realtà che odiavo. Comunque il mio nome è Elizabeth, ho 16 anni e la casa famiglia da cui venivo mi ha spedita in un collegio nel quale passo o almeno dovrei passare, nel mio caso, altri 3 anni comprese le festività... peccato che non perda occasione per scappare e girovagare chissà dove per le strade più remote di Boston. Della mia infanzia non ricordo assolutamente nulla, dicono che alla casa famiglia sono arrivata a 5 anni, da sola, senza padre ne madre. Negli anni successivi sono stata adottata da 3 diverse famiglie che mi hanno malamente riportata indietro... Insomma una come me non ha posto in questo mondo, perciò mi ritrovo qui a litigarmela con i professori e odiando me stessa. Della mia vita rimangono gli incubi...

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