Sembra tutto così perfettamente strano, qualcosa di meravigliosamente intrigante. Perché io? Che cosa avevo fatto? Nessun filo logico.
Sono le 22:30 ora che son qui a lasciar spazio ai miei pensieri giocando a fare il detective Conan. Ho sonno, un tempo mi piaceva andare alle feste, un tempo avevo una vita, una vita che ora non è particolarmente differente da quella di un bradipo. Mi piacerebbe parlare con qualcuno... Riley. Mi alzo di scatto dal letto dove fino a mezzo secondo fa ero stravaccata, corro verso il muro di destra che da alla camera della mia suddetta amica. Ok, ultimamente io e i muri abbiamo un feeling particolare; decisamente troppo particolare. Comunque mi affretto a bussare, in pochi attimi sento di rimando due colpetti segno che Riley c'era e poteva parlare. Le dico di venire in camera mia, cercando di non gridare troppo; ed ecco che fa la sua entrata scenica: un tricheco che con aria di polemica si trascina fin dentro la mia umile dimora. Ho bisogno di distrarmi un po', e cos'è meglio di un pigiama party dell'ultimo secondo?
<< Ave mia dolce donzella!>>
Le dico ridacchiando imitando a malo modo una voce cupa.
Forse non è stato il miglior tentativo di approccio, con una spinta mi fa cadere a peso morto sul letto.
Al che scoppio in una fragorosa risata. Ha una faccia stupenda quando si arrabbia...
Tentativo di approccio sbagliato parte due, anche se, udite udite, la signorina tricheco si lascia sfuggire un sorriso fino ad arrivare a lacrimare dalle risate. Non ho ben chiaro il motivo ma ci ritroviamo a dimenarci sul letto che ora sembra un nido di pterodattilo. Dopo che questo momento di puro disagio si conclude con uno scambio di sguardi intensamente disperati cominciamo a parlare, creando di tanto in tanto silenzi alternati a risate acute. In seguito a uno di questi silenzi riflessivi Riley sbotta con un:
<< Cosa hai intenzione di fare? Ti giuro che non ci sto capendo niente. Insomma una sera sei orfana e la mattina dopo il preside è tuo padre!>>
Vorrei dirle che ho qualcosa in mente ma non è così. È troppo stupido anche solo pensare di averci capito qualcosa.
<< Non credevo fosse possibile una cosa del genere, io che ho un padre e una gemella in incognito. Non che ci sia da stupirsi, d'altronde sono la mia famiglia per cui...>>
Riscoppiamo a ridere, io veramente sono sempre più convinta che la situazione ci sia sfuggita di mano.
<< Hai ragione! L'ho sempre saputo che la tua stranezza sia stata ereditata!>>
Io non ho parole...
Riley nel mentre stava morendo dentro, ed evidentemente ora anche fuori... aveva gli occhi semiaperti con qualche lacrima che le scorreva sul viso ormai rosso come un peperone... aiuto!
La serata è completamente degenerata.
Qualcuno chiami i soccorsi.
Dovrebbero farmi santa, non posso convivere con certa gente.Spazio autrice:
Sono una brava persona e per questo ho deciso di ritornare col disagio quello potente.
Detto ciò ciaooooo
Bye💕
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We all have secrets
Random> sospirò e a stento riuscì a finire la frase con la malinconia che le brillava negli occhi >. Avevo così tante risposte nella mia mente, che alla fine tra tutte quelle che avrei potuto dire mi uscì di bocca forse la più sincera. >