Capitolo 5

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È mattina. Mi sono appena svegliata e ho freddo. Ho passato tutta la notte a pensare alla voce nella stanza segreta. Non ho chiuso occhio.
Mi alzo, sono le 7:25. Devo cominciare a vestirmi, mi hanno sospesa per 4 giorni... con l'obbligo di frequenza. Fra pochi minuti il mio tutore dovrebbe venire a prendermi per portarmi dal preside.
Magari scoprirò chi ieri mi ha fatto fare la figura dell'idiota.

Sono pronta. Stavolta mi tocca mettere la divisa del collegio. Gonna blu che arriva fino alle ginocchia, camicia bianca e giacca blu con lo stemma di questo posto orribile.
Il tempo di sistemare i capelli, che mi ritrovo il signor Tinker dietro la porta.
Insieme ci avviamo verso la presidenza.

<< Buongiorno signorina Smith, grazie mille Tinker, buon lavoro.>>
Tinker si congeda. Rimaniamo io e il preside. Entriamo nello studio, un brivido mi corre lungo la schiena.
<<Elizabeth, ho deciso che sconterai la sospensione qui dentro. Potrai leggere qualche libro interessante e magari imparare qualcosa. Dovrai stare qui dalle 8:15 fino alle 14:00 e poi di nuovo dopo la pausa pranzo dalle 15:30 alle 18:30. Questo sarà il tuo orario per i prossimi 4 giorni. Buona lettura. Arrivederci.>>
<<Arrivederci.>>
È giunto il momento di sapere chi si nasconde in quella stanza.
Mi avvicino lentamente alla parete dalla quale ieri sono uscita ansimando, mi muovo con un angoscia tale da non riuscire a fare un passo degno di essere chiamato così.
Spingo la parete in avanti e mi ritrovo là dentro.
Il cuore batteva all'impazzata.
<<C'è nessuno?>>
Nessuna risposta.
<<Chi sei?>>
Ancora niente.
Sento un rumore dall'esterno.
Stavo per uscire quando vidi un ombra in controluce. Urlo. Richiudo la parete.
Intanto nello studio era entrata una ragazza...
<<Mi spieghi perché stai gridando?>>
Amber?
<<Perchè sei qui?>>
Provo a cambiare discorso.
<< Secondo te perché? Ho i capelli viola!>>
Ero così tanto presa da cercare di fare una domanda plausibile che non me ne sono resa conto.
<<Ti stanno bene>>
Quando posso essere imbecille?
<< Lo so. Ma per loro non sono adatti e quindi mi hanno sospesa... dovremmo condividere lo studio.>>
Ma perché? Si ok, le donano i capelli viola ma poteva anche aspettare per tingerseli. E poi chi è che si tinge i capelli in un collegio?
<< Resta il fatto che non mi hai ancora detto perché urlavi.>>
Non so perché ma ho la sensazione che sto per dire qualcosa di veramente privo di logica.
<< Perchè ho trovato un libro FANTASTICO!>>
Non se la beve.
<<Che droghe stai assumendo?>>
E quindi sarei io la drogata! Una tipa è rinchiusa nella stanza qui affianco, lei ha i capelli viola ed il prete ha una stanza segreta, e sarei io la drogata? Che faccia tosta.
<< Allora, non ci crederai mai ma dietro questa parete c'è una stanza. In questa stanza c'è qualcuno che mi ha spaventata a morte per ben due volte da ieri.>>
Ho paura che non mi creda.
<< Tu hai dei seri problemi, e smettila di avere la faccia di chi ha visto un fantasma!>>
Infatti...
<<Non ci credi? Bene, ora vieni lì dentro con me e poi vediamo se mi reputerai ancora una pazza.>>
<<Ok.>>
<<Benissimo allora.>>

Entriamo.
<< Oh mio Dio!>>
<<Ora mi credi?>>
<<Può darsi. Comunque non c'è nes...>>

Non riesce a finire la frase. Una voce impaurita ci immobilizza.

<< Che cosa volete?>>

Amber comincia a stringermi forte il braccio.
<< Chi sei?>>
Un momento di silenzio, poi di nuovo
<< Mi spieghi perché sei nascosta nello studio del preside Helmet?>>
Silenzio.
<<Allora mi puoi dire perché sei rinchiusa qua dentro?>>
Attesa. Amber era svenuta. Panico.
Esco in fretta trascinandola implorando aiuto alla tizia della stanza.
Dopo pochi minuti si mostra.

Tutto il mio corpo si irrigidisce.

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