Capitolo 1

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Bene... suona la sveglia, io non la sento, continuo a dormire e per questo sono in ritardo una cosa come di 40 minuti. Che belli i lunedì mattina!
Come tutte le settimane in quella specie di prigione, la sveglia delle 6:30 strappa bruscamente i poveri alunni dal tepore delle coperte, c'è chi si arrende all'idea di dover rinunciare a tutto quello che di bello la vita ci offre e c'è chi si ostina come me a fregarsene della sveglia e con puntualità posticipare di svariati minuti le lezioni. Infatti, eccomi qui... di nuovo. Quante volte ancora dovrò ignorarla prima che la divina provvidenza non metta a tacere per sempre il suo rumore infernale ponendo fine alle mie sofferenze? Tralasciando le domande esistenziali, sarebbe il caso che mi dia una sistemata. Allora, jeans ci sono, felpa abnorme c'è, capelli ordinatamente adagiati in modo poco aggraziato sulle  spalle pure, direi di essere pronta! Con un getto d'acqua gelido dritto in faccia, un pó di dentifricio schizzato negli occhi e il mascara della serata precedente che rende il tutto più angosciante, ecco che comincio la giornata , pronta per affrontare la nuova settimana...
Quindi, una volta prese le chiavi della mia stanza e lo zaino, mi dirigo verso la classe che se non sbaglio, cosa alquanto improbabile, è quella di storia. Camminando, come ogni mattina, mi fermo a guardare il sole aldilà delle ampie vetrate del collegio... Odio questo posto, ma il sole della mattina mi ipnotizza, perlomeno guardare il sole rientra nella categoria delle cose  che mi sono concesse, perciò io e lui abbiamo il nostro appuntamento, beh non sarò sempre in orario, ma lui mi aspetta sempre, lui è irraggiungibile... come la mia libertà!
Sarei rimasta per ore ad ammirarlo, ma quella brava donna della prof di storia, non riusciva proprio in nessun modo a non ruggirmi  contro un miscuglio di parole tipo:" Signorina Elizabeth quante volte devo chiederle di arrivare puntuale alle mie lezioni e non perder tempo nei corridoi!"
E poi dicono che rispondo male... ma cosa si può dire ad una persona del genere che ti vieta anche di guardare il sole, come se non lo sapesse che o dentro o fuori dall'aula io la sua voce gracchiante non l'ascolto lo stesso!
Un bel respiro ragazza che poi va a finire che ti sospendono come l'altra volta, tanto ormai dovrebbe mancare poco alla fine dell'ora.

Tra una smorfia e l'altra mi siedo in ultima fila sperando solo si non fare troppi casini.

Spazio autrice:
Ehi,
spero vi piaccia questo capitolo anche se non succede praticamente nulla. Da i prossimi si comincerà a capire la storia.
E niente... vi salutò persone che ipoteticamente leggeranno💙
BELLA👊🏻

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