II.

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Jungkook ha cinque anni quando i genitori gli propongono di cominciare un corso di nuoto.
Al bambino piace molto l'acqua e quando vi si trova dentro sembra quasi avere una connessione con essa ma non ha ancora imparato a nuotare come si deve.
Non è sicuro di voler frequentare un corso di nuoto ma i nuotatori che il padre gli fa vedere in televisione sembrano molto forti e anche a Jungkook piacerebbe apparire così.
Quindi accetta.
Il bambino tiene stretta la mano della mamma quando varcano la soglia della piscina comunale nel quale si svolgono le lezioni di nuoto.
Si guarda intorno con curiosità e la prima cosa che nota è naturalmente l'acqua contenuta nella grossa piscina. Il suo corpo già freme all'idea di immergersi in essa.
Nota poi dei bambini circa della sua età a bordo piscina, stretti nei loro piccoli costumi, seduti in cerchio a chiacchierare.
Quello innervosisce Jungkook.
Il piccolo Jungkook è un bambino molto timido e riservato e non sa bene come approcciarsi alle persone. Non è bravo a fare amicizia ed il più delle volte si ritrova ad osservarle mentre un silenzio imbarazzante si alza tra loro.
E forse è per questo che Jungkook preferisce di gran lunga l'acqua alle persone.
Le persone vogliono per forza fare domande e pretendono delle risposte, urlano, ti guardano e ti giudicano.
L'acqua si avvicina piano e aderisce perfettamente al tuo corpo, non fa domande e ti culla con il suo movimento ed il suo dolce rumore.
Il bambino viene ridestato dai suoi pensieri quando sente la voce della madre chiamare il suo nome. Alza la testolina nella direzione della madre che gli sorride dolcemente.
"Andiamo a cambiarci?" gli chiede lasciandogli una delicata carezza tra i capelli corvini.
Jungkook annuisce e si dirige insieme alla madre negli spogliatoi. I due cercano un posticino libero su una delle panche e poi sua madre comincia a spogliare il figlio con gentilezza fino a quando il bambino non è pronto: costume dei Pokemon e cuffia rossa abbinata agli occhialini.
La madre gli da un bacio sulla fronte e gli augura buona fortuna, assicurandogli che per qualsiasi cosa lei si trova fuori dalla piscina, nel piccolo bar accanto.
Quando Jungkook esce fuori dallo spogliatoio sente un brivido di freddo attraversarlo e sulle braccia comincia a formarsi la pelle d'oca.
La maestra poco dopo comincia la lezione e invita i bambini a mettersi in cerchio e a dire il loro nome così che tutti possano conoscersi.
Quando arriva il suo turno, Jungkook sussurra il suo nome mentre le guance si arrossano per l'imbarazzo e abbassa immediatamente lo sguardo per non dover incontrare quello degli altri bambini.
Quando pensa che il pericolo sia scampato rialza lentamente lo sguardo ma è in quel momento che si accorge di due occhi che lo fissano insistentemente.
Jungkook incrocia così lo sguardo di un bambino dal viso leggermente paffutello e si sente perforato dallo sguardo penetrante che gli riservano quegli occhi sottili e piccoli ma al tempo stesso dolci. Quando il bambino capisce di essere stato beccato a fissarlo però, invece di distogliere lo sguardo, decide di sorridergli e Jungkook ne rimane incredibilmente colpito.
Allora non sapeva ancora dire se fosse per il gesto in sé o per il meraviglioso sorriso di quel bambino.
Dopo lo stretching i bambini vengono invitati dalla maestra a prendere uno dei tubi colorati per restare a galla ed entrare in piscina.
Jungkook osserva da lontano i bambini accalcarsi sui tubi per accaparrarsi i loro colori preferiti e lentamente comincia a dirigersi anche lui verso quell'angolo quando, lo stesso bambino che prima lo aveva osservato gli si para davanti, mentre tiene sotto le due braccia due tubi, uno rosa ed uno verde.
"Quale colore preferisci?" gli chiede il bambino insieme al suo immancabile sorriso.
Jungkook rimane un attimo attonito di fronte al gesto dell'altro ma poi fa un piccolo sorriso. "Quello rosa."
Il bambino ghigna alla sua risposta e gli porge il tubo. "Ottima scelta, si abbina alla tua cuffia!"

Nelle settimane che seguono Jimin – quello è il nome del bambino – sembra aver preso molto in simpatia Jungkook.
Ogni volta che quest'ultimo arriva in piscina accompagnato da uno dei suoi genitori, Jimin lo accoglie immediatamente con uno dei suoi grossi sorrisi e lo aspetta sempre fuori dallo spogliatoio per chiacchierare prima che inizi la lezione.
Jimin ha due anni in più di Jungkook, sette per la precisione, e frequenta il corso di nuoto da quando ne aveva cinque quindi sa già molte più cose rispetto a Jungkook.
Per questo, il più grande si comporta un po' come un maestro e ogni volta che può – specialmente quando la maestra lascia loro gli ultimi dieci minuti per il nuoto libero – Jimin mostra a Jungkook tutto quello che ha già imparato.
Jungkook non capisce in realtà perché il bambino voglia così disperatamente mostrargli quello che conosce ma in tutta sincerità a lui non dispiace.
Gli fa piacere la compagnia di Jimin e Jungkook rimane rapito ogni volta che vede Jimin nuotare con così tanta naturalezza e libertà nell'acqua.
Anche lui desidera essere così e spera che Jimin possa aiutarlo.
Senza che neppure se ne renda conto Jungkook aspetta l'arrivo del mercoledì ed del venerdì con le loro lezioni di nuoto per l'acqua e per Jimin.  

The Best Of Me // JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora