Capitolo 13 - Mi hai rubato il cuore

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CAPITOLO 13

MI HAI RUBATO IL CUORE

Artemis POV

Holmes Chapel, 1 Gennaio 2013

La luce che filtrava dalla finestra mi colpì in volto, destandomi dal lungo sonno ristoratore.

I ricordi della notte precedente si riaffacciarono nella mia mente e non riuscii ad impedire ad un sorriso di gioia di nascere sulle mia labbra, mentre mi voltavo; i miei occhi percorsero le pieghe delle lenzuola e la mia mano destra ne tastò la temperatura, comprendendo che Harry non se n’era andato da molto – dato che la sua parte era ancora tiepida.

Il mio sguardo si posò sul comodino e ciò che vi trovai mi lasciò piacevolmente sorpresa; una rosa rossa spiccava sul legno chiaro del mobile e con essa una piuma nera.

<< Ti amo Aris >>

Il suo sussurro era stato come una dolce carezza e quando sprofondai nel cuscino di Harry, presi un profondo respiro per godere ancora qualche istante del suo profumo; quando ci eravamo uniti, avevo visto un lampo di verità nei suoi occhi e quel secondo bastò a convincermi totalmente, bastò a solidificare la mia determinazione riguardo ciò che avrei dovuto fare.

Il flebile rumore di un pezzo di carta che veniva accartocciato mi ridestò dai miei pensieri, facendomi alzare il capo dal cuscino e solo allora notai un fogliettino sulla fodera bianca.

Aprii lentamente il foglio ripiegato in due e subito riconobbi la calligrafia veloce, disordinata, e sottile di Harry.

Under the lights tonight

Turned around, and you stole my heart

Just one look, when I saw your face

I fell in love

Balzai fuori dal letto e mi vestii velocemente, prendendo la rosa, la piuma e la lettera ed infilandole nella borsa per poi uscire dalla stanza – trovando la casa completamente avvolta nel silenzio; erano solo le undici ed i miei amici avevano festeggiato fino a tardi, proprio come avevamo fatto Harry ed io.

Il salotto era un disastro e mi dispiaceva squagliarmela, ma ciò che dovevo compiere era decisamente più importante; trovai carta, penna ed una busta in uno dei cassetti della cucina e velocemente scrissi un messaggio che sicuramente poi sarebbe stato recapitato ai Generali ed agli Arcangeli.

Facendo attenzione a non svegliare nessuno, entrai nella camera di El – trovandola profondamente addormentata tra le braccia di Louis – ed un dolce sorriso si disegnò sulle mie labbra nel vedere quella scena; posai la lettera sul comodino, dalla parte del castano, e senza ripensamenti uscii dalla stanza e subito dopo dall’abitazione – dirigendomi verso casa mia per preparare lo stretto necessario.

<< Noto che hai fatto la tua scelta >>.

Al suono di quella voce sussultai, voltandomi di scatto verso la porta della mia camera e trovandovi tranquillamente poggiato niente meno che il Signore dell’Inferno.

<< Sì, ora so cosa devo fare >> confermai, chiudendo lo zaino con decisione.

Lucifero entrò nella stanza, fissandomi fermamente negli occhi e fermandosi solamente quando pochi centimetri dividevano le nostre figure.

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