Capitolo 4

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"Ragazzi io preferisco andare a casa, voi andate pure io prenderò l'autobus" sono le 19:00 passate, hanno deciso di fare una grigliata in spiaggia ma io sono stanca, la giornata è stata veramente rilassante, e non vedo l'ora di tornare a casa. "Devo andare anch'io, se vuoi ti riaccompagno jen?" Neithan mi offre un passaggio, gli occhi di tutti sono puntati su di me aspettando risposta, io fingo che la sua proposta mi sia indifferente "certo" rispondo vaga, salutiamo tutti e ci avviamo verso la sua auto. Una volta entrati mi allaccio la cintura, prendo il cellulare dalla borsa e sul display noto una chiamata persa di mio padre e decido di chiamarlo dopo non sono sicura che salterebbe di gioia se scoprisse che sono in macchina con Neithan, diciamo che ai miei non va proprio a genio a causa dalla sua reputazione, di lui dicono che è una testa calda un ragazzo problematico, non esiterebbe a spaccarti la faccia tirandoti un destro all'improvviso davanti ad una stupidata provocazione ma devo dire che con mio cugino si è sempre comportato in maniera civile, ha un carattere difficile, questo si capisce, per non parlare della sfilza di ragazze che si è porta a letto. Io devo ammettere che con me è sempre stato un ragazzo gentile, lo conosco da un paio di mesi ma finora non posso avere giudizi negativi nei suoi Confronti. "Scendiamo o vuoi mangiare in macchina?"  Mi risveglia per l'ennesima volta è solo adesso mi accorgo che a accostato l'auto di fronte al Mamie Burger's un ristorante fast-food. "Facciamo il drive?" Propongo e vedo spuntare un sorriso sul suo viso, si mette in fila per le ordinazioni, sento la vibrazione del suo cellulare e seguo il suo sguardo sul display e leggo il nome di una ragazza "Rebecca" lui riattacca e lo sento sbuffare, si passa la mano sulla faccio in segno di esasperazione , appoggia il gomito sinistro contro il finestrino e si massaggia una tempia con un dito come per scacciare ciò che lo turba, magari sarà la sua ragazza e magari avranno litigato. La curiosità di chiedere mi divora ma non voglio sembrare invadente. Apre il finestrino per ordinare e senza nemmeno guardarmi sbotta un "che cosa vuoi mangiare?" Faccendoni saltare per lo spavento "ma che ti prende? sei pazzo mi hai fatto prendere un colpo!" Si gira e e in contro uno sguardo duro, indifferente "senti Jennifer ordina qualcosa così ti riaccompagno a casa, che ho da fare!" Rimango spiazzata davanti a questa reazione, il tizio del drive ci guarda imbarazzato, "riaccompagnami a casa mi è passata la fame" rispondo a voce bassa, mi guarda sospirando ed ordina qualcosa al ragazzo che si affretta a preparare, non mi guarda e continua a stringere il volante  talmente forte da rendere visibili le vene del braccio, non riesco a capire cosa lo abbia indotto a cambiare umore da un momento all'altro. Dopo pochi minuti il ragazzo arriva con l'ordinazione, lo psicopatico che ho di fianco si affretta a pagare e afferra la busta che mi appoggia sulle gambe e parte con una manovra brusca. Passano pochi minuti e vedo che rallenta nel traffico frequente di Newport "dovresti mangiare" sento il suo sguardo addosso, ma lo ignoro fissando un punto fisso fuori dal finestrino, questo tipo è pazzo a fatto tutto lui, offrendosi di riportarmi a casa di fermarsi a mangiare e poi dal nulla cambia umore senza una motivazione sbottandomi contro. "Prima mi sbraiti contro senza che ti facessi nulla, e poi pensi che dovrei mangiare?" Inarco le sopracciglia, e intravedo la casa di mia nonna e aspetto che parcheggia e apro subito la portiera dell'auto per scendere ma mi ferma per un braccio, "mi dispiace jen, veramente non volevo comportarmi da testa di cazzo ma è una situazione complicata" cerca di giustificarsi senza una vera spiegazione "senti non so quale sia il tuo problema, ma se c'è qualcosa che ti turba, non è una motivazione per trattare di merda la gente" detto ciò esco dall'auto sbattendo la portiera e mi affretto ad entrare in casa. Salgo le scale ed entro in camera di mia nonna per darle la buona notte ma è già nel paese delle meraviglie. Sorrido spengo la Tv e chiudo lentamente la porta per non svegliarla. Scendo in cucina per prepararmi un sandwich e mi siedo sull'isola ripensando alla giornata di oggi. Non capisco cosa è successo io e Neith eravamo tranquillamente in macchina ed è bastata una chiamata da quella Rebecca ed impazzito, cento cose mi frullano in testa quando il suono di un messaggio mi interrompe, finisco di mangiare e mi riempio il bicchiere di succo, bevo e salgo in camera per catapultarmi sul mio letto. Prendo il cellulare e noto il messaggio arrivato e di Neith " mi dispiace, sogni d'oro" lo ignoro ancora troppo incazzata, mi spoglio ed entro in bagno, apro l'acqua calda mi fiondo in doccia, l'acqua scivola sul mio corpo che profuma di salsedine, verso una enorme quantità del mio bagnoschiuma alla vaniglia e strofino sulla mia palle, mi risciacquo velocemente     Ed esco . Dopo essermi asciugata è lavato i denti indosso un completo intimo bianco e mi infilo nel mio letto caldo che mi accoglie, digito velocemente un messaggio a mio padre scrivendoli che lo chiamerò domani è sprofondo nel sonno.

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