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Questa è una delle più importanti e significative per me, ho davvero amato scriverla.
Quindi se vi va di dire un vostro parere a riguardo o anche solo per farmi sapere se vi ha suscitato qualcosa, io ne sarei felicissima.
Buona lettura! xx

• 49 — frecce

Mi guardo allo specchio,poi mi volto di profilo e osservo la mia schiena nuda,colma dalle spalle fino all'osso sacrodi frecce che infilzano la mia pelle,gravano su di me,ricordandomi tutti gli errori che ho commesso,tutti gli errori che ancora com...

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Mi guardo allo specchio,
poi mi volto di profilo
e osservo la mia schiena nuda,
colma dalle spalle fino all'osso sacro
di frecce che infilzano la mia pelle,
gravano su di me,
ricordandomi tutti gli errori
che ho commesso,
tutti gli errori
che ancora commetto.
E per ogni errore
ne arriva una nuova
che mi viene scoccata all'improvviso.
Continuo a guardare le frecce,
esce qualche goccia di sangue,
alzo il braccio
e ne afferro una con la mano,
la stringo forte
e tiro,
ancora
e ancora.
Nulla.
Poi poso di nuovo gli occhi
sullo specchio davanti a me
e vedo la tua figura
posizionarsi dietro di me,
mi sorridi e anch'io ci provo
ma il risultato è stato solo
un misero e patetico tremolio
di due labbra che provano
ad incurvarsi all'insù.
Poi posi lo sguardo sulle frecce,
non avresti dovuto vederle,
voglio andare a nascondermi,
ti faccio schifo, non è vero?
O ti faccio pena?
Perché sei qui?
Non avresti dovuto conoscere tutto questo.
Infine ti abbassi
e il tuo viso
arriva all'altezza delle frecce,
inizi ad osservarne una per un po',
la sfiori e ne percorri la forma,
poi sento le tue labbra appoggiarsi lì,
in quell'angolo di pelle occupato
dalla punta della freccia.
Ed in quell'istante
la freccia si stacca immediatamente
e cade per terra.
Lo sento,
lo sento subito
il sollievo che divampa nel mio petto
nel portare un peso in meno,
è un senso di liberazione che non avrei
mai pensato di poter provare.
Poi ne baci un'altra
e un'altra ancora
e ancora
e ancora,
finché la mia schiena è libera,
è pulita,
è nuova.
Poi osservi ed ammiri ciò che hai fatto,
mi sfiori la pelle che tu hai lavato
e sorridi mentre lo fai,
io sorrido ma vedo la tua immagine
più sfocata
forse è perché sto piangendo,
ma in questo momento
non me ne rendo pienamente conto.
Poi ti abbassi di nuovo,
le tue labbra
si posano sugli stessi punti di prima,
ed in quell'istante
dove una volta crescevano frecce
ora nascono rose.

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