E cazzo...Sapevo di fare un errore
Il bacio si stava facendo sempre piu approfondito quando lui piano piano si staccò da me
- io vol...- cominciai,ma lui mi stoppò.
-Tranquilla Samantha,non devi spiegarmi nulla,ora io ci sono con te ed è questo l'importante- mi sorrise.
-Ma io vol...- e ancora una volta non mi fece finire.
-Ehy piccola- disse afferrandomi il viso tra le suo calde mani.
-Sei ancora la mia ragazza.-
Pensavo mi facessero sorridere quelle parole,ma non fu così,ansi mi fecero rabbrividire e provare un po'di timore.
I suoi occhioni mi guardavano dolcemente aspettando un mio sorriso,che poco dopo sforzai.
-hai pranzato?-mi chiede afferrandomi le mani.
-in verità no..quindi ora vado- dissi alzandomi di scatto.
Quel gesto credo gli abbia dispiacuto.
-ah..ti va di uscire questa sera ?- mi chiede speranzoso
-emh..non lo so vedrò- dico avvicinandomi per dargli un bacio sulla guancia,ma lui si gira e va a finire sulle labbra.
Mentre mi dirigo a casa cerco di capire cosa mi sta succedendo.
Non riesco a capirmi nemmeno io.
Arrivo a casa e per fortuna non sento i miei che litigano. Vado in cucina ma non ci sono.
D'un tratto la fame mi passa,quindi corro in camera per cercare di riposarmi.
Non riesco.
Prendo il cellulare e chiamo Ester,forse l'unica che mi avrebbe aiutata.
Dopo qualche minuto mi raggiunge a casa.
-Okay...che stai combinando?- dice conoscendomi troppo bene.
-è tornato Michael...il mio ex- dico sfregandomi le mani e facendo avanti e indietro per la stanza.
-quello con cui sei stata tanto tempo?-
-si...lui sta a Los Angeles,ci sono uscita prima. Mi ha baciata e pensa che stiamo insieme-dico tremando.
-beh non sei felice?- mi dice sorridendo.
-Ti sembro felice?Solo dalla reazione del mio corpo puoi capirlo. Purtroppo non sono io a decidere le mie emozioni...- dico coprendomi la faccia.
-ho capito...-dice ridacchiando.
-cosa?cosa hai capito?-
-che ti piace mio fratello..-continua a ridere.
-smettila ! Non mi piace tuo fratello-
-Samatha ti conosco bene come tu conosci bene me...non prendiamoci ingiro ..-
-Non sono io a comandare purtroppo ...Sto andando contro le mie emozioni e non riesco-dico ricoprendomi la faccia.
-perché andare contro e non essere felici? Seguile e vedrai che sarai felice...- mi sorride.
Dopo quelle parole mi viene in mente solo Dylan. Solo lui.
Le sue labbra,l'altezza,il fisico.
Il problema non era solo che ero attratta fisicamente da lui. Ma anche la sua mentalità e il carattere mi avevano colpito.
Mi aveva "rubato il cuore"
Non c'era qualcosa di preciso...
Lo amavo e basta. Stranamente l'ho ammesso a me stessa.
-Cazzo se lo amo- dissero le mie labbra,che cercai di attapparmi prima.
L'unica reazione di Ester fu una buffa risata contagiosa mi fece spuntare un sorriso.
-eh...dimmi da quanto?- mi chiese.
-cosa..-
-da quando ti piace?-
-non so dirtelo precisamente... perché all'inizio l'ho odiato,ma quell'odio credo sia stato il più bello della mia vita,perché mi ha portato a questo...chiamiamolo "affetto"- dissi
-uuu che poetessa. Quindi signorina che hai intensione di fare?-
Prima di rispondere ci pensai.
-Io?io non farò nulla,saranno le emozioni a guidarmi-dissi
-finalmente ci capiamo,e le tue emozioni ti lasciano dormire a casa mia oggi?- disse ridacchiando.
-chiedo ai miei ma penso mi lasciano-
Passammo il pomeriggio a fare le sceme,e verso più tardi i miei genitori mi lasciarono andare a fare questo pigiama party.
Stavamo d'avanti casa sua,prima di entrare mi arrivò un messaggio.
Da micheal:
Hey amore,quindi puoi uscire?Mi prese il panico,feci vedere il messaggio a Ester che mi disse di non visualizza e non rispondere, ma non credo sarebbe stata una bella cosa...
Da me:
Hey scusami,ho avuto un cottratempo e non posso uscire...Da michael:
Tranquilla. Sarà per un'altra volta.Si vedeva che ci era rimasto male,e mi è dispiacuto.
-cazzo non ho le chiavi..- disse sorridente Ester.
Suonammo il campanello,e ci aprì il padre di Ester e Dylan.
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Story of My life
RomansaOra non conta più il passato. Grazie a questo nuovo odio proverò l'amore. Questa è la storia della mia vita.. Scopritela