CAPITOLO 25

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CAPITOLO 25

~Melo moments~

Mari's POV (Punto di vista)

Sto camminando.
Sono felice, molto felice!

Oggi incontro Zelo e sono davvero taaanto felice!
Si nota? Lo sto ripetendo troppe volte.

Hanno tutti un sacco di impegni durante questo giorno. Per fortuna che io e lui siamo gli unici sfigati che non ne hanno.

I vixx stanno girando 'Eternity', mentre i BtoB sono andati a fare un'intervista.
E per tutti intendo solo loro. I miei korean angels.

All'improvviso sento qualcuno abbracciarmi da dietro.

"Buongiorno Mari." dice con la sua voce fantastica.

Lo adoro.
Con le sue maniere puó sembrare un pedofilo pervertito, ma al contrario, lo trovo davvero dolce.

Ho sempre odiato le cose improvvise, ma con lui è tutto diverso.

Arrossisco. Non mi sono mai resa conto di essere diventata cosí estremamente sdolcinata. Smettila Mari, ti viene il diabete!

E chi se lo sarebbe mai aspettato che quell'antipatico del Zelo che ho conosciuto nascondesse tutta questa dolcezza?

"Buongiorno Zelo." mormoro.

E poi il suo nome. Zelo. Non è bellissimo?
Adoro pronunciarlo.
Adoro chiamarlo cosí.

Ottokaji! E pensare che fino a qualche mese fa le uniche cose che riuscivo a dire su di lui erano: "Lo odio!" e "Non lo sopporto!"

L'amore gioca brutta scherzi.

Aspetta, amore? Ho davvero detto cosí?

S-Sono innamorata?

Beh, se fosse cosí posso assicurarvi che è una bellissima sensazione esserlo.

Del tipo che non fai altro che pensare a lui. Giorno e notte.

Se la osserviamo da questo punto di vista sembrerebbe soltanto una mongolata, ma se si prova davvero.. è quella la scintilla.

Peró..

..cosa sto dicendo? Torniamo alla realtà!

"Dove ti va di andare?" chiede Zelo sorridendo; poi evita lo sguardo e mentre lo fa, prende la mia mano facendo finta di niente.

Mi viene da ridere, ma mi limito a sorridere. Proprio a me doveva capitare questo imbranato?

Stringo la sua mano.
Ha una mano cosí morbida e soffice. È ora di chiedersi se questo ragazzo è una persona normale o un peluche.

Mi guarda negli occhi ed io faccio lo stesso, non me ne vergogno piú.
Il mio sguardo gli appartiene.

"Mari." pronuncia il mio nome in modo troppo carino.

"Zelo." rispondo. In confronto a come l'ha detto lui, mi sento una befana.

"Noi.." inizia, come se stesse pensando alle parole adatte da utilizzare.

Aspetto con calma il continuo della frase. Abbiamo tutto il tempo a disposizione per stare insieme e guardarsi in questo modo sarebbe l'ideale e meno imbarazzante.
Credo di aver già capito cosa vuole chiedermi ma voglio sentirlo da lui stesso.

"Cosa siamo?" chiede.

Ecco, lo sapevo.
A dirla tutta, non ci ho mai pensato prima d'ora.
Infatti.. cosa siamo?

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