fiucia

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mi feci una bella doccia calda,le ossa tornarono a vivere,mi insaponai i capelli ora mi sentivo un po meglio. uscita dalla doccia vidi sul mio letto  un vestito lungo ma leggero dato il caldo che c'era, e visto che avevamo ospiti dovevo essere vestita in maniera abbastanza presentabile,sicuramente me lo aveva preparato mamma, anche se non avevo tanta voglia di stare in mezzo alla gente, avrei indossato la maschera più ingenua e dolce che possedevo.

<<bella sei qui?>>mio padre entró in stanza mentre mi pettinavo i capelli.io non risposi,lui si venne a sedere sul letto,

<<sei ancora arrabbiata? >>
Abbassai gli occhi, e sospirai.
<<cosa vuoi sentirti dire papà... Non me ne starò qui a vivere in una bolla come se nulla fosse, sono abbastanza grande per capire e sapere!! >>
Mio padre si alza  si incammina  verso la porta. Si ferma
<<ti voglio solo proteggere!!! Sei mia figlia ed è giusto così!! >>
<<anche marco e tuo figlio eppure lui sa tutto!! >>
<< lui è un uomo!!! >>
Mi urlo mio padre, le lacrime bruciavano, sospirai e cercai di calmarmi
<< papà... Non pretendo che tu mi dica tutto adesso, ma non escludermi ti prego!. >>
<<ne riparliamo domani! Finisci di prepararti, stasera abbiamo ospiti importanti per affari!! >>
<< affari?? Ma quali affari papà?? >>
<< volevi sapere no?? Stasera incomincerai a capire!! Mettiti l abito grigio che ti ha preparato tua madre, sarai  accompagnata da Christin!! >>
Il nervoso mi sali hai capelli
<< cosa???!! No non se ne parla, non lo voglio neanche vedere!! >>>
Mio padre si giro verso di me fulminandomi con lo sguardo
<< tu farai quello che ti dìco io!! Questo non è un gioco!! Sarai accompagnata da lui e non fiaterai, almeno che non te lo chieda io!!
Tuo figlio starà insieme alla bambina di Cristian, li terrà tua sorella al piano superiore,!! >>
Le lacrime scesero ormai non riuscivo più trattenermi, non ho idea di cosa mi sarei trovata davanti  questa sera, ma mio padre non mi ha mai trattata così, sono sempre stata la sua piccola principessa, adesso stento a riconoscerlo.
<< spero di essere stato chiaro!! E se non ti é chiaro qualcosa o non ti ha vene ciò che ho deciso per te!!! stasera faremo a meno della tua presenza!! >>
Abbassai la testa facendo cenno di aver compreso il volere di mio padre, come se nulla fosse si giró e uscì sbattendosi la porta alle spalle.

Eravamo tutti in sala ad attendere i nostri ospiti, mentre sorseggiavo il mio bicchiere di vino,
<<Possiamo parlare, e tutto il giorno che  mi eviti>>
La sua mano sulla mia pelle bruciava di desiderio, mannaggia a me il mio corpo mi tradiva sempre anche se la mia testa lo avrebbe ucciso,
<< leva la mano! Che sia chiara una cosa sono qui perche voglio capire, mio padre mi ha obbligata ad essere accompagnata da te anche se non ne capisco il motivo!! >>
<<non c'è bisogno che tu capisca!! >>
Lui mi ringhio dietro, io mi alzai e lo fulminati con lo sguardo
<< ah no? Beh prima o poi scoprirò tutto, e poi starà a me scegliere, quindi Christian, vedi da che parte stare... Se... Da quella di mio padre, o dalla mia>>
Mentre mi allontanai per andare vicino a mia madre, entró mio padre con gli ospiti.

<< cara i nostri ospiti sono arrivati, Carlos de andré e suo figlio Andrew>>

<<Benvenuti>>

un signore ben messo, veste un abito di alta sartoria,da quello che posso intuire dagli abiti e i grossi anelli che portava al dito sicuramente é gente benestante, mi sentivo osservata, non da lui ma ben si da suo figlio, un ragazzo sui 30 anni, dai lineamenti marcati capelli spettinati neri, quello sguardo cosi penetrante, gli occhi neri come due pozze, mi metteva in soggezione,ma io sono bella la figlia del piu rispettato imprenditore di tutta italia e... beh non so cos altro ma lo scoprirò presto,Nonostante suo padre avesse un portamento notevole suo figlio non era da meno, non svaniva dietro al padre, anzi... una forte stretta intorno alla mia vita mi distolse da quello sguardo, per quanto in quel momento era davvero l'ultima persona che volevo al mio fianco,il suo abbraccio cosi protettivo nei miei confronti mi diede una scarica di forza e adrenalina dentro di me. Christian si mise a fissarlo,

<<Vi prego accomodatevi, Vi voglio presentare mia figlia Bella accompagnata da Christian mio figlioccio del quale avete gia fatto conoscenza.>>

il padre si presento e mi fece il baciamano , come si faceva hai vecchi tempi, mi porse i suoi saluti e quelli del figlio, che anche lui a sua volta inchino leggermente la testa senza distogliere mai lo sguardo dal mio.

<<Sono lieta di fare la vostra conoscienza signori, sono sicura che trascorreremo un ottima serata in compagnia>>

Mio padre, mi guardó con una faccia tutta seria, mi osservava voleva capire, dove volevo arrivare, ma caro papa forse ti sei dimenticato che una cosa sicuramente lo presa da te, la mia testardagine,e non mi fermerò mai finché non saprò la verità. A cena parlarono principalmente mio padre e il signor Carlos, su un carico che doveva arrivare e delle varie parcelle, sinceramente non capivo piu di tanto, spero che mio padre domani mi spieghi tutto come ha promesso di fare.

una voce di cui non conoscevo volto richiamó la mia attenzione.

<< allora... Bella.. di cosa ti occupi tu di preciso? sai una ragazza cosi posata, mi chiedo quale possa essere il tuo ruolo in tutto questo.>>

<<Andrew... come ben sai le donne non sono tenute a trattenere nessun genere di conversazione almeno che non le venga dato il permesso!!>>

<< Beh data la sua presenza a questo tavolo, credevo avesse gli stessi diritti di tutti noi! Non capisco quale sia il problema, se non e qui per parlare di affari,per cosa e qui??>>

<< Non ti permettere, lei e con me!! devi rivolgerti a me, a lei non la devi neanche considerare.>>

Andrew sghignazzo, Christian si gonfio come a voler vincere quella sfida... ma nessuno si rendeva conto del mio stato d'animo? ero schifata dalla non considerazione di nessuno ne per me ne per mia madre. sbattei il tovagliolo sul tavolo e feci striciare la sedia per terra. Si girarono tutti verso di me con facce perplesse, mio padre mi fulmino con lo sguardo e proprio mentre mi stavo alzando Christian mi afferò il braccio, che io a mia volta, con poca eleganza strattonai, mio papa si alzò, ma io lo precedetti.

<<Scusatemi signori ma credo di averne abbastanza di questa pagliacciata!!,per quanto riguarda la sua domanda signor Andrew non capisco se voleva essere semplicemente gentile nei miei confronti o pensasse semplicemente di avere qualche diritto che non gli appartiene.>>

<< Bella chiedi subito scusa a tutti!!>> 

 mi girai verso mio padre con una freddezza che pensavo non mi appartenesse

<< vorrete scusarmi ma non continuero a far parte di questa cena, spero che possiate concludere al meglio i vostri affari, buona serata. Papa...>>

mi incamminai verso il retro del cortile avevo bisogno di una boccata d'aria fresca, non ne potevo piu, di nessuno, il comportamento di Christian e stato inadeguato,avrebbe dovuto lasciare a me il diritto di parola. non siamo nell'800 dove le donne erano solo come soprammobili senza diritto, ne di parola ne di pensiero, mi sedetti su una sdraio e mi accessi una sigaretta, e sinceramente pensai solo una cosa, fanculo a tutto. 



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