Capitolo 8

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CAPITOLO 8: calma apparente

Mi sveglio accanto a Jace. Non mi ricordo di essermi addormentata, ma okay. Il mio ragazzo sta dormendo tranquillamente. È restato con me tutta la notte. Sapeva che ne avevo bisogno e mi è restato accanto tenendomi fra le sue braccia. Ha i capelli leggermente arruffati, gli occhi chiusi e la bocca socchiusa...sembra un bambino. Sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia. La finestra della camera è ancora aperta si sentono i suoni e gli odori della città. Mi alzo dal letto e corro in bagno. Mi svesto e mi metto sotto il getto d'acqua calda. Esco dalla doccia e metto un jeans nero con sopra una maglia azzurra. Spazzolo i miei ricci ribelli e poi li raccolgo con un mollettone. Mi metto un filo di trucco. Sono pronta. Torno in camera. Jace ancora dorme, meglio lasciarlo riposare. Esco in corridoio e senza fare rumore vado in cucina. È vuota...beh meglio così. Preparo la colazione per me e per il mio ragazzo. Cappuccino, brioche, zucchero e fette biscottate con burro e marmellata. Sistemo il tutto dentro un vassoio e mi volto verso la porta. Per poco non faccio cadere tutto! Izzy...ha lo sguardo arrabbiato.

-ciao Iz...
Isabelle: ti ucciderei, lo sai?
-lo so...ma poi ti mancherei...per questo so che non lo farai -le faccio l'occhiolino-
Isabelle: sei identica a Jace ! Stai bene? Perché sei uscita senza dire nulla?
-si che sto bene, volevo solo fare due passi
Isabelle: e le armi? E il graffio che hai sulla guancia?
-non esco mai senza, lo sai. C'era un demone che attaccava una ragazza, ho dovuto ucciderlo e nella piccola lotta che ho avuto con lui mi ha graffiato.
Isabelle: senti...oggi tu vai con Simon a prendere un vestito per la festa del liceo e io vado con Jace... va bene?
-va bene -sorrido- così riesco a parlare un po' con Simon. Ora scusami...devo farmi perdonare dal mio ragazzo...
Isabelle: se non sbaglio è stasera che vai dai tuoi...poi passiamo a prenderti e andiamo a caccia, giusto?
-esattamente -la sorpasso- a dopo Iz

Esco dalla cucina, ma sento il suo sguardo su di me. Il fatto di essere sempre sotto lo sguardo attento di qualcuno sta diventando snervante...non ne posso più. Entro in camera. Eccolo li l'amore della mia vita. Appoggio il vassoio sul comodino e mi avvicino a lui. Gli sposto una ciocca di capelli dagli occhi e li lascio un bacio all'angolo della bocca, mugugna qualcosa di incomprensibile. Sorrido e comincio a lasciargli una scia di baci sul collo. Apre gli occhi e mi sorride. Mi attrae a se è mi bacia.

-buongiorno amore mio
Jace: buongiorno a te piccola -mi lascia un bacio-
-ti ho portato la colazione, ti va di mangiare qualcosa?
Jace: va bene, ma mangi anche tu...
-certo, ho una fame!
Jace: per forza, non hai mangiato nulla ieri sera...
-lo so, ma non avevo fame.
Jace: pazienza, con te ci vuole molta pazienza
-si, credo proprio di si.
Jace: cos'hai preparato -mi lascia andare e si siede sul letto-
-cappuccino, brioche e fette biscottate con burro o marmellata
Jace: sembra tutto squisito, o almeno migliore di quello che cucina Isabelle
-guarda che è migliorata parecchio con le mie lezioni di cucina.
Jace: che successo!

Ridiamo insieme. Che scemo! Ma è il mio scemo, nessuno deve toccarlo o portarmelo via. Prendo il vassoio e lo appoggio sul materasso. Parliamo di tutto, di libri, del passato e del futuro. C'è lo immaginiamo insieme. Ti amo tanto Jace Lightwood e tu non riesci neanche a immaginare quanto. Sono le undici e qualcuno bussa alla porta. Entra la mia Parabatai.

Isabelle: ma non siete ancora pronti?
Jace: per cosa?
-per andare a compare i vestiti per la festa del liceo di domani sera
Isabelle: forza fratellone, muoviti a vestirti che Simon ci sta aspettando qua fuori
- Jace...?
Jace: e va bene! Mi muovo -si alza e va verso la poltrona dove ha lasciato i vestiti, li indossa- sono pronto

Mi alzo dal letto e metto un paio di all star nere. Prendo la borsa e ci metto dentro il portafogli, cellulare e altre cose che servono a noi ragazze. Usciamo dall'istituto, con noi c'è anche Alec...ma non verrà per negozi, lui va da Magnus.

The shadow of the pastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora